Il bacio del peccato...

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Crowley lo inseguì fino a casa, dove Azraphel si era rintanato a piangere. Aprì la porta e lo trovò seduto sul divano ,con gli occhi sciupati dal pianto. Il demone gli si avvicinò dicendo: <Angelo...>, <Cosa vuoi?! Torna da lei...>, disse Azraphel, < O da quell'altra...>. Crowley stupito rispose: < Come?...Cosa vuoi dire?...>. L'angelo preso dalla disperazione rispose, adirato: <Quella rossa al parco! Bella no?!>, <Azraphel, mi...mi hai seguito?! >, disse Crowley preoccupato, che avesse sentito la loro conversazione. <Sì, Crowley! Ero preoccupato! Ma evidentemente non c'era nulla di cui preoccuparsi, dato che tu stavi facendo altro!>; lo rimproverò l'angelo. Crowley non sapeva cosa dire era sconvolto, come poteva accusarlo di una cosa del genere, il suo angelo. La sua scelta di nascondere tutto ad Azraphel, stava rovinando il loro rapporto, così disse: <Azraphel io...non...>, ma Azraphel continuò: <Sono stanco Crowley! Siamo stati insieme tutto questo tempo e tu mi hai tradito! >. <No!> disse Crowley; <Sì Crowley, mi hai tradito! E mi sento uno stupido ad aver creduto,  che tu ti potessi  redimere...>, <No! Angelo io non...Aspetta...>, disse Crowley bloccandosi immediatamente: <Nemmeno tu...sei stato chiaro...chi ti ha corteggiato?...>, <Cosa?!>, rispose Azraphel: <Che stai dicendo?! Tu mi hai tradito!... e quell'uomo voleva essere solo gentile!... > , <Quell'uomo?!! Chi era quell'uomo?! Azraphel! >; urlò Crowley arrabbiato, Azraphel sembrava intimorito, ma rispose comunque: < Non importa! non so chi fosse!>, <Sì, che importa! A me importa! Non permetterò a nessuno di portarti via da me! Lo capisci?! >; ribatté Crowley, che stava cominciando a perdere la pazienza.  Azraphel però continuò, non sapendo cosa stava per innescare: <Antony J. Crowley! So badare a me stesso! E non sono proprietà di nessuno! Tantomeno di qualcuno, che non sa mantenere la parola data e tradisce la mia fiducia!!>. Fece per andarsene, ma Crowley  sconvolto, arrabbiato e in preda alla rabbia lo prese per un braccio, lo trascinò davanti a sé e gli urlò: <TU SEI MIO! FATTENE UNA RAGIONE! UCCIDERÒ TUTTI QUELLI CHE MI OSTACOLERANNO!! TE LO ASSICURO!>.
Chissà se fu davvero lui a parlare, non lo sapeva nemmeno lui; tuttavia questo scosse Azraphel che spaventato cominciò a tremare, ma allo stesso tempo non voleva dargliela vinta, così disse :<Mi fai ribrezzo! Come se io non potessi rifiutarti! >. Crowley era arrabbiato, stanco, stremato da quella discussione e cominciò a respirare affannosamente, qualcosa stava cambiando in lui e sicuramente non in bene; il suo cuore cominciò a battere forte, sentì il bisogno di allontanarsi, perché quel dolore e il malditesta lo stavano facendo impazzire, così disse: <Basta...Azraphel...sono stanco...>; Azraphel però non aveva alcuna voglia di terminare quella discussione e continuò a ribattere: <Basta?! Ah! lo dico io quando finirà! Che ti piaccia o no! Dove vai adesso?!>, a Crowley scoppiava la testa, sapeva cosa stava succedendo, ma non voleva; anzi non poteva permettere che quel mostro potesse fare del male all'amore della sua vita; così disse: <Ti prego Azraphel, basta così...>, cercò di salire le scale, ma Azraphel lo incalzò :<Dove vai?! Non ti permetto di andartene via in questo modo! >. Crowley in preda al panico corse sulle scale, Azraphel però lo prese per un braccio, strattonandolo . Il demone con rabbia si voltò verso l'angelo e gli urlò, quasi con le lacrime agli occhi : < lasciami angelo! Perfavore!>; Azraphel fu scioccato da quell'affermazione e lo lasciò andare. Crowley corse in camera, cercò quelle pillole, come un pazzo , ma non le trovò da nessuna parte, si era dimenticato che quando aveva chiesto alla bambina di prenderle, lei le aveva lasciate a terra, invece lui era convinto che fossero nel cassetto; così mentre metteva a soqquadro la camera sotto lo sguardo stupito di Azraphel urlò: <Dove sono ?! Dove cazzo sono?! >. Era sconvolto e Azraphel lo vedeva perciò tentò di calmarlo: <Crowley...io...>. Crowley, si inginocchiò e urlò dal dolore, ma non poteva lasciare che lo vedesse, così prese una decisione. Si alzò di scatto, aprì le ali e volò fuori dalla finestra , lasciando Azraphel solo nella stanza. Il povero angelo era sconvolto, cosa poteva averlo portato a tanto, aveva mille dubbi a cui non sapeva rispondere. Così uscì anche lui, sconsolato e si diresse alla libreria.
Quando arrivò si mise nel retro a riflettere. Nelfrattempo Hyde era più forte che mai e si aggirava per le strade di Londra :< Che sensazione magnifica! Mi sento vivo! Ma perché sento che manca qualcosa?...>. Dopo queste parole continuò il suo girovagare e casualmente anche Azraphel era da quelle parti, ma non sapeva cosa lo aspettava.
Hyde camminò fino a un incrocio, dove appena si sporse vide Azraphel, fermo accanto un lampione, in quel momento si rese conto, rise da pazzo scellerato e poi disse sottovoce : <Ho capito...Dolce Angelo, credevo di averti perso...Ma è il fato! Sono pazzo di te...Vedrai...non riuscirai a sfuggirmi...Sono qui, mio caro...>. Lo seguì per tutto il tragitto finché non lo vide entrare nella libreria.
Azraphel era stanco, spossato, sconvolto e in quel momento non era lucido per pensare ad altro; tuttavia Hyde voleva altro, perciò entrò nella libreria. Quando Azraphel uscì dal retro, fu molto stupito da chi vide. Stranamente il suo cuore cominciò a palpitare, era amore? Chi poteva saperlo, tuttavia era questo quello che sentiva. E involontariamente si avvicinò a lui dicendo: <Siete tornato dunque?...>. Hyde lo guardò e si avvicinò al suo volto, dopodiché gli sfiorò una guancia e gli disse: <Avete pianto? Mio dolce angelo...>. Azraphel arrossì, ma non rispose; quello allora gli prese le mani, se le portò al petto e disse : <Di qualunque cosa abbiate bisogno...io...sono vostro...>. Azraphel guardò in basso imbarazzato, lui lo capì e decise di sfruttare la situazione a suo vantaggio; perciò disse: <Se il vostro...compagno non vi soddisfa...io...mi offrirei...>, <Oh.. no, no....i...io non...> balbettò Azraphel, suscitando una risata divertita da parte del suo corteggiatore, che subito dopo disse: <Sapete quanto mi piace...quando balbettate...vi trovo tremendamente...affascinante...>. Azraphel diventò rosso come un pomodoro, il suo cuore cominciò a battere forte. Hyde allora lo prese per i fianchi, lo portò ancora più vicino a sé e baciò intensamente, il guaio fu che Azraphel ricambiò, poiché chissà forse lo voleva veramente quel bacio, che forse gli sarebbe costata la fiducia di Crowley; ma d'altronde era stato lui a tradirlo per primo, secondo Azraphel se lo meritava. Ma come poteva saperlo il povero angelo, che la persona di fronte a lui era proprio quella che amava. Così si lasciò trasportare dalla brezza della notte e si lasciò andare alle grinfie del losco individuo...

La Maledizione ritornaWhere stories live. Discover now