Incontro tra spasimanti...

5 2 0
                                    

In quel momento Lily non sapeva cosa dire o cosa fare, le sembrò più giusto chiamare Azraphel e Crowley per discutere della faccenda con loro, sapeva che forse il ritorno di quel nome nella loro vita, non avrebbe giovato al loro rapporto; ma bisognava prendere il toro per le corna e affrontare a testa alta i problemi. Così prese i due bambini da parte e gli disse: <Andate a chiamare lo zio Azraphel e lo zio Crowley...È importante!...Su correte.>. I due annuirono e uscirono di casa, una volta fuori il piccolo Antony disse alla sorella: <Non ha senso andare tutti e due dalla stessa parte. Io andrò alla libreria e tu a casa degli zii, non sappiamo se li troveremo lì, ma vale la pena tentare...>, la piccola Rose annuì, ma prima di andare il fratello le disse: <Mi raccomando sta attenta...>. La bambina sorrise e corse via; Antony poi si diresse alla libreria. Appena arrivato, non sembrava fosse aperta o ci fosse qualcuno dentro, ma sapeva che lo zio stava sempre sul retro e gli aveva detto che per entrarci bisognava andare nel vicolo accanto alla libreria, e così fece il bimbo. Nel vicolo c'era una porta e per sua fortuna non era chiusa a chiave, così entrò e nella poltrona vide sdraiato Azraphel, in un sonno profondo, come se la notte prima non avesse chiuso occhio. Si avvicinò all'angelo e disse: <Zio Azraphel...sveglia...zio...>. Azraphel si svegliò di soprassalto e sorpreso di vedere il nipote lì rispose: <Antony! Santo cielo! che ci fai qui?>. <Mi ha mandato la mamma...è... urgente...>, rispose il bambino; urgente? Cosa ci poteva essere di tanto urgente, per mandare il bambino a chiamarlo. Così rispose: <D'accordo...lascia che mi sistemi...>. Il bambino annuì, si sedette e aspettò che l'angelo si preparasse.
Nelfrattempo Rose era arrivata a casa degli zii, una volta dentro, chiamò: <Zio Crowley! Zio Azraphel! Siete in casa? Sono Rose...>. Crowley al piano di sopra, appena sentì la voce di Rose, tirò un sospiro di sollievo e sorrise, poi con molta fatica si alzò dal letto, si avvicinò alla porta e disse: <Rose... sono qui...>. La bambina salì di corsa le scale e vedendolo appoggiato allo stipite della porta, per reggersi in piedi, si preoccupò non poco e gli corse incontro. Una volta davanti a lui, con le lacrime agli occhi disse: <C...come stai...zio...?...>. Crowley non rispose si limitò a sforzare un sorriso, in quel momento però, dinuovo quel dolore gli attraversò il corpo e la mente, tanto da farlo inginocchiare a terra, emettendo un gemito di dolore. La bambina corse verso di lui e lo abbracciò, piangendo; dopodiché urlò : <I...i..io lo so che è colpa mia! Perché lo hai fatto?! Io non voglio che tu soffra!>. Crowley, sorrise poi la strinse forte a sé, dicendo : <Non dirlo neanche per scherzo ok?! Io vi proteggerò...qualunque cosa accada!..Ora...si gentile Rose, prendimi quel sacchetto sul comodino...>. La piccola annuì e gli portò il sacchetto; Crowley prese due pillole e le inghiottì contemporaneamente, senza bisogno di acqua o altro; dopodiché le chiese: <Allora, come mai sei qui?>. La bambina si strofinò gli occhi e poi rispose: <Oggi al parco, abbiamo incontrato una donna; lei ha detto di essere un angelo e di stare cercando l'amore della sua vita, mi ha anche scambiato per lui; e poi mi ha raccontato una storia molto triste, della caduta di quell'angelo, Raphael e...>. <Ra...Ra...Raphael?!!>, disse Crowley tremando, <Sì...e ha menzionato anche lo zio Azraphel, so che può essere strano...ma la mamma ha detto di chiamarvi...>. Crowley in preda a quasi un attacco di panico, non disse nulla prese la bambina e si diresse a casa di Lily.
Intanto anche Azraphel ed Antony si erano avviati, con la differenza che Antony non aveva raccontato tutta la storia ad Azraphel, che ignaro si era sbrigato per conoscere questa grave urgenza di cui Lily doveva parlargli, tuttavia non sapeva ci fosse anche Crowley. E fu così che si ritrovarono tutti e quattro davanti alla porta di casa, nello stesso momento. I due si guardarono, ma non si dissero nulla; Crowley voleva dirgli qualcosa, ma vedendo la sua riluttanza, esitò.
Una volta in casa Lily si avvicinò ai due e sottovoce disse: < È di là, sta prendendo il tè...> , <Chi? Mia cara, se posso...>. chiese Azraphel ; Lily sorpresa disse: < I bambini non ve lo hanno detto?!>. Azraphel scosse la testa mentre Crowley disse: <Rose, mi ha detto tutto...>. Si vedeva che era scosso e anche Azraphel se ne accorse.
Quando entrarono nella stanza, ebbero entrambi la stessa sensazione di stupore, appena videro la donna seduta sul divano. Quella improvvisamente si alzò e stupita, guardò entrambi dalla testa ai piedi. Una volta che si rese conto di chi aveva davanti, si fiondò verso Crowley avvinghiandosi a lui stringendolo forte. Crowley sconvolto, guardò Azraphel, visibilmente scosso e si allontanò dalla donna. Allora lei disse: <Raphael! Amore mio! Che ti è successo?! Dove sono i tuoi bellissimi capelli lunghi, e perché copri i tuoi meravigliosi occhi ambrati con questi occhiali scuri?!...>. La donna gli tolse gli occhiali e si rese conto che i suoi occhi erano completamente cambiati, sì il colore era lo stesso, ma la forma dell'iride no ; si spaventò inizialmente, poi guardò Azraphel e disse con tono severo: <Sei stato tu?! Non è vero?! >, <Prego?!!>; disse Azraphel con tono di disappunto, ma quella convinta continuò: <Angelo inetto! Tu hai sempre voluto rubarmelo! E adesso hai avuto l'occasione! >, <inetto?! Inetto io?!!>, ribatté Azraphel :< Ariel cara, io non ho mai fatto niente per cambiarlo! Chiedilo ai tuoi amici, il motivo per cui i suoi occhi e capelli sono cambiati! >. Crowley in tutto questo era sconvolto, stavano davvero litigando per lui?! Il guaio era che non sapeva cosa fare, come fermarli. In più tutto questo stava accadendo davanti a Lily e ai suoi nipoti. Così prese coraggio e disse: <Coraggio non c'è motivo di litigare in questa maniera, possiamo risolvere...>. Ariel allora sotto lo sguardo arrabbiato di Azraphel, gli accarezzò una guancia e gli disse : <Amore...tu non devi preoccuparti...questo stupido angelo, non può capire il nostro amore...>. Azraphel allora, preso dalla rabbia urlò: < Benissimo! Allora sai cosa ti dico! Tienitelo! Non mi interessa! Sicuramente non sarò uno stupido angelo, per qualcun'altro!>. Così in lacrime prese il soprabito e uscì; Crowley sconvolto si voltò , ma venne tirato per un braccio da Ariel che lo voleva per sé. Tuttavia quella situazione aveva turbato Crowley talmente tanto, che dentro di lui un'altro filo si allentò e in preda a quella rabbia repressa che solo Hyde poteva portare, e urlò: <IO NON TI AMO! NON TI HO MAI AMATO! È AZRAPHEL CHE IO HO SEMPRE AMATO! E ADESSO SCUSA, MA DEVO RAGGIUNGERE L'AMORE DELLA MIA VITA!>. Dopodiché corse via...

La Maledizione ritornaWhere stories live. Discover now