Posso dire una follia?...

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Più tardi Hyde fiero, si ritirò a casa. Nelfrattempo Rose era ancora in quella foresta a provare i suoi poteri e immaginare, come dare una lezione a sua madre per quello che le aveva fatto. La sua vita era stata sempre manipolata da sua madre e si sentiva inferiore a lei. Ma qualcuno, le aveva fatto capire ,che poteva non essere così. Così strinse forte il ciondolo al suo petto e sussurrò :<Gabriel ho bisogno di te...>.
L'angelo in questione, era a Saint James park per la sua corsetta giornaliera. Improvvisamente un brivido gli corse lungo la schiena; capì subito che si trattava di lei. Perciò spiegò le ali e si diresse in volo, dove proveniva il richiamo. Una volta arrivato la vide di spalle, chissà cosa gli stava passando per la testa in quel momento. Tuttavia le si avvicinò e facendo un sontuoso inchino, le chiese: <Posso esserti utile? Milady....>. La ragazza si voltò, gli venne incontro e lo abbracciò forte; cosa che l'angelo non si aspettava e gli disse: <Sei arrivato! Pensavo non venissi! >. Gabriele rise e rispose: <Pensavi...oh! ma io ti ho dato la mia parola...gli angeli mantengono sempre le promesse...>. La ragazza sorrise, poi quello le chiese: <Hai idea di come ottenere ciò che desideri?...>. La ragazza annuì e rispose: <Il concerto...mostrerò a tutti cosa sono ingrado di fare! E la mamma vedrà che non sono più una bambina! >. Gabriele rise, tuttavia non appena vide il viso imbronciato della ragazza rispose, quasi balbettando: <Ma no...non intendevo...Voglio dire...ci vuole qualcosa di più...>. La ragazza lo guardò stranita e lui continuò: <Magari... potremmo parlare coincidere i nostri interessi...se mi sono spiegato...>. La ragazza riflettè e poi avvicinandosi a lui, disse : <Ecco, allora...Posso dire una follia?...>. L'angelo le si avvicinò e rispose: <Non ci crederai, ma io...Amo le follie!>...la ragazza allora cominciò a cantare:
<Ho sperato molte volte in qualcosa per me. Così all'improvviso sei comparso tu...>.
Lui allora le venne dietro :
<E' la stessa cosa che penso io! Perché, non avevo mai trovato qualcuno che la pensasse come....finchè...Beh... Eccoti qui!...>.
<Ma se noi...>, disse lei ; <...Se noi...>, ripeté lui.
<Lavoriamo insieme...>, dissero entrambi in coro.
<Mi sento bene!>, disse Rose e poi i due continuarono insieme tenendosi per mano, e spostandosi correndo da un posto all'altro altro:
<E sarà facile, adesso che io so....Che occasione ho...Con te! E grazie a te!...Che occasione ho...>.
Poi lei lo guardò e cominciò a ridere, Gabriele però ci aveva preso gusto, così le chiese : <Non trovi strano?...>. <Cosa?>, chiese lei. <Sentirsi davvero...>,rispose Gabriele. <Simili!>, lo anticipó lei.
<Stavo per dirlo io!>, disse ridendo lui.
< E' bello accorgersi> continuò Rose, prendendogli le mani. Poi entrambi insieme dissero:
<Che sono uguale a te!...Abbiamo fatto un duetto, che sembra proprio perfetto! >. Gabriele allora sorridendo disse
<Tu...>. <Ormai!>, rispose lei; <Lo sai...>.
Poi insieme: < Piu' di me... Diciamo addio... Alla malinconia...Tutto cambia... ora che lo so! Che occasione ho...>.
Alla fine, la ragazza sorridendo disse : <Fai tutto ciò che è necessario, perché il nostro piano funzioni...>. Dopodiché, l'angelo si inchinò in segno di riverenza, spiegò le ali e volò via.
Mentre era in volo, ancora preso dall'ebrezza di quelle parole volteggiava e girava su se stesso, tanta era la felicità che disse qualcosa che non aveva nulla a che fare con i suoi piani e che lo lasciò con l'amaro in bocca;
rise e poi cantcchiando disse:
<Posso dire una follia? Ahahah!...Io la amo....>.
Si bloccò, non poteva credere di aver detto quella frase, non poteva credere di essersi innamorato di lei. <Oh...no...questo non era nei piani...>, si rispose sconvolto. Tuttavia, ripensandoci sarebbe potuto essere un vantaggio per lui. Sì, perché con lei al suo fianco poteva conquistare non solo i due mondi, ma anche la terra stessa. Anche se una cosa era certa, lei gli piaceva ed anche molto.
Nelfrattempo Antony era andato a cercare Rose, era preoccupato, non aveva mai visto sua sorella comportarsi in questo modo. La cercò in lungo e in largo, ma non la trovò. Così si fermò e si concentrò, per captare la sua presenza; poiché entrambi, ormai avevano capito di riuscire a percepire la presenza dell'uno e dell'altra . Poi finalmente dopo una lunga attesa riuscì a capire la posizione di sua sorella. Corse a più non posso verso la foresta e fu sia sorpreso, che spaventato nel trovarsi davanti quella coltre scura, di cespugli e rovi. Fece un bel respiro e si fece largo tra le foglie e l'edera, fino ad arrivare in una radura, con al centro un lago. Mentre stava assaporando con lo sguardo quel luogo, improvvisamente qualcuno lo chiamò per nome: <Antony!>. Non aveva dubbi era la voce di sua sorella; infatti nonappena si voltò la vide all'inizio neanche la riconobbe, anzi non somigliava per niente alla sua sorellina. La ragazza si avvicinò a lui ; tuttavia di impulso il ragazzo si allontanò. Vedendo l'esitazione del fratello allora lei so fermò, gli sorrise e disse: <Antony... che succede? Non mi riconosci? Sono io! Rose! Ho solo... cambiato look!>. Beh sì, aveva cambiato look, é come se lo aveva fatto! Capelli raccolti, vestito lungo nero . Cosa le poteva esserle successo?! Si chiedeva Antony. Così prese coraggio e le rispose: <Rose...io non capisco...come mai sei sparita?...ti stanno cercando tutti...certo...forse solo lo zio non lo sa ancora...con tutti i problemiche ha...>. <Davvero?!>, lo interruppe lei. Il ragazzo annuì, lei sorrise e disse: <Perfetto! E non dovrá saperlo! Forse posso aiutarlo con Hyde...>. Antony la guardò stupito e le chiese : <Cosa vuoi dire?...>. La ragazza si avvicinò ancora di più e sorridendo, rispose: <Io posso liberarlo! Il giorno del concerto! Una volta che controllerò tutti i miei poteri, lo potrò aiutare! >. <Non riesco a seguirti...>, rispose lui un po' spaventato. Rose gli prese una mano e gli disse : <Sei mio fratello, Antony... so che tu non mi tradiresti mai... Posso contare sul tuo aiuto?>. Il ragazzo indietreggiò e disse: <Non lo so...io...>. Così la ragazza continuò ad avvicinarsi, stringendolo, come in una morsa e cominció a cantare: <Trust in me...Just in me....Shut your eyes...Trust in me...>. Mentre cantava i suoi occhi si illuminarono di un giallo intenso, tendente all'arancio. Il ragazzo piano piano, cominciò a sentirsi assuefatto da quelle parole. Lo aveva in pugno, stretto tra le sue spire; aveva preso il controllo della sua mente...il suo Servant era al cospetto della principessa...

La Maledizione ritornaWhere stories live. Discover now