Senso di colpa...

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Quando i due tornarono a casa, nessuno, come aveva ordinato Crowley, fece parola dell'accaduto. E in quella serata tutto si svolse com'era nei piani. L'indomani al pranzo di Natale tutti si riunirono dinuovo a casa di Lily, per scambiarsi e aprire i regali.
Lily ed Alastor iniziarono per primi, consegnarono i loro regali e tutti i presenti li aprirono e furono felici di vedere le sorprese che i due coniugi gli avevano preparato. Antony dopo aver visto il suo regalo, corse in camera e tornò con una busta, piena di regali e li consegnò, uno per uno. Poi fu la volta di Rose e infine di Azraphel e Crowley. Entrambi allo stesso tempo si misero a distribuire regali; per poi arrivare a ritrovarsi faccia a faccia con due buste in mano, i due si guardarono intensamente negli occhi, come se si volessero baciare; provocando un lieve sorriso da parte di tutti, soprattutto di Lily. Crowley allungò la busta verso di lui e disse, arrossendo : <A...Angelo...questo è per te...>, l'angelo lo prese e anche lui arrossendo gli porse il suo. Entrambi furono felici di vedere che avevano pensato l'uno all'altro.
Dopo il pranzo, tutti si sedettero a ridere e divertirsi. Poi Lily si voltò verso tutti e disse: <Facciamo un gioco! Ognuno racconta qualcosa, di bello, brutto o strano; che gli sia capitato quest'anno! > ; prese una scatola di cioccolattini e la lanciò in aria. La prima che la prese fu Rose e disse: <Quest'anno...>, voleva dire che si era innamorata di Lucifer, ma esitò; così disse : <Parteciperò ad un talent musicale!>. Tutti sorrisero ed applaudirono; poi passo la scatola ad Azraphel, che disse: <Quest'anno... una persona...mi ha sorpreso molto...>, arrossì e lanciò la scatola in aria, Crowley sapeva che si trattava di lui e perciò sorrise. Tuttavia la scatola arrivò a lui, e fu il piccolo Oliver a svegliarlo da quella trans , perché gli disse : <Zio Crowley...tocca a te....>. Crowley si risvegliò, prese la scatola e disse: <Quest'anno io...>, guardò il bambino e gli venne in mente cosa dire, perciò sorrise e continuò: <Quest'anno ho fatto il viaggio più lungo, più devastante che mi sia mai capitato! Con il più grosso rompiscatole che abbia mai conosciuto! >, il bambino lo guardò triste, lui invece lo guardò sorridente, gli scompiglió un po' i capelli e continuò: <Ma che ci si può aspettare da un bambino così dolce!>. Il bambino sorrise e tutti gli altri fecero un verso di tenerezza; poi Crowley passò la scatola a lui, che disse, ridendo : <Va bene, va bene, ecco qui...allora>; si schiarì la voce e continuò, velocemente : <Quest'anno ho visto la mia mamma combattere, senza nessuna speranza di farcela, contro un mostro, fortissimo e ferocissimo! Finito! A chi tocca?>. Tutti lo guardarono sconvolti, poi Crowley disse: <Ehi! Piano, piano! Come?!>. <Aspetta un momento! Credo che tutti vogliamo sapere come va a finire...>, ribatté subito dopo Alastor. <Sapevo che lo avresti detto...mhm...vediamo...>, rispose il bambino, mettendosi a braccia conserte per pensare, poi continuò: <Quella sera faceva così freddo, che la mamma non poteva lasciarmi solo a casa, così mi ha portato a lavoro con lei... non era un bel lavoro, ma ci permetteva di mangiare... lei aveva detto di stare in una stanza nascosto, così non mi avrebbero visto, e soprattutto mi ha detto di stare zitto zitto...Durante la sera improvvisamente in quella stanza sono entrati sia lei, che un individuo strano, alto, magro e con gli occhi rossi!>. Crowley si allarmò e fece un'espressione terrorizzata; Rose se ne accorse immediatamente; e gli volse lo sguardo preoccupata. Nelfrattempo il bambino continuò: <Allora...la mamma non aveva via di scampo! Il mostro l'aveva messa con le spalle al muro!>, improvvisamente, Crowley si ricordò di quello che aveva fatto Hyde, il cuore iniziò a battergli forte e il suo respiro si fece affannoso. <il mostro le diede uno schiaffo così forte da farla cadere a terra! Ma lei si rialzò e lo spinse via! Voleva urlarmi di scappare, ma aveva paura che mi vedesse; così continuò a dimenarsi e a spingerlo!>, continuò il bambino; Crowley stava tremando, ma era fermo immobile ad ascoltare il racconto. <Quello le diede un'altro schiaffo! E poi tanti calci! La lanciò sul muro! Non ho mai avuto tanta paura in vita mia! Poi credo di essere svenuto, Quando mi sono svegliato, c'erano tanti poliziotti e non ho più visto la mia mamma... >. Crowley respirava affannosamente quei ricordi...l'aveva uccisa...Aveva ucciso sua madre! Lui voleva così bene a quel bambino, non poteva sopportarlo...
Era immerso in questi pensieri quando improvvisamente il bambino gli tirò la giacca e gli chiese: <Zio? Che ti prende zio Crowley?...>. Non riusciva a guardarlo negli occhi; si alzò immediatamente, mentre tutti esprimevano la loro inquietudine e tristezza riguardo la storia e indietreggiò, urtando Azraphel, che gli chiese: <Crowley...caro...che ti succede?...>. Crowley allora con la voce tremolante rispose : <D...d...devo andare! M...mi...dispiace...>. Subito dopo corse via.
Quando Crowley fu ormai lontano, scoppiò in lacrime. Con tutte le donne che c'erano, proprio quella doveva uccidere?! Si chiedeva...In quel momento dietro di lui comparve Gabriele, che felicemente disse: <Chissà, magari se sparissi, tutto si sistemerebbe...>. Crowley si voltò arrabbiato e urlò: <Cosa vuoi?! Non hai seminato abbastanza zizzania?! Ho capito mio caro che il problema sei tu! >. Gabriele rise: <Ahah...oh beh...sarà...ma almeno io non ho ucciso una persona, rovinando l'infanzia ad un bambino...Raphael...>. Una volta sentito quel nome Crowley si voltò improvvisamente, si scagliò verso di lui e lo lanciò su un muro, tenendolo alto, a pochi centimetri da terra, con una mano intorno al collo. <Non devi mai più pronunciare quel cazzo di nome! >, urlò rabbioso. <Lo...vedi...non...è...Hyde...sei tu...>, disse Gabriele singhiozzando. Crowley lo lasciò andare e sospirando si voltò indietro; ma lui continuò : <Io... lo so che siamo partiti con il piede sbagliato, caro fratello...ma possiamo rimediare...Lo sai...nostro padre ha sempre avuto un occhio di riguardo per te...e scommetto che non sarà un problema per lui aggiustare tutto...>. Crowley scosse la testa e rispose: <Non pensare neanche lontanamente che io dia retta a te! Dopo tutto quello che è successo! >, rispose Crowley adirato; Gabriele allora sorrise e disse: <Bene! Speravo che tu mi dicessi questo...odio i classici convenevoli, mi fanno vomitare. È meglio dire le cose come stanno!...Ti renderò la vita un'inferno! Crowley! >. Improvvisamente un dolore atroce colpì Crowley, che si accasciò a terra. Gabriele allora gli si avvicinò, gli alzò la testa, gli fece ingoiare una pillola e gli disse : <Questa, farà diventare Hyde ancora più forte...Salutamelo...ahah>. Dopodiché si voltò e sparì. Crowley lo guardò sconvolto, poi un'altra fitta atroce, lo fece impazzire...

La Maledizione ritornaWhere stories live. Discover now