il malinteso...

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Era ormai il giorno delle audizioni e tutti i bambini erano in fila davanti all'aula di teatro. E finalmente era arrivato il turno di Antony e Rose, fecero le loro audizioni convinti del ruolo che gli sarebbe toccato; tuttavia alla fine della giornata quando la preside cominciò ed elencare protagonisti e comparse , dovettero ricredersi : <Bene, dopo un accurato consulto con il corpo insegnanti si sono decisi i ruoli; comunque iniziamo, Natasha Redhood tu sarai la guerriera in rosso, Steven Mainford sarai il principe del blu e Millysent Clarence sarai la principessa del verde...> ; quando Antony e Rose sentirono pronunciare quei nomi , il volto di Antony era triste, quello di Rose era arrabbiato, guardava quella bambina con astio , con cattiveria, come se stesse già progettando come fargliela pagare. Poi la preside continuò:<e infine, Antony e Rose Black, voi due avrete l'onore di essere i due protagonisti:la regina e il servo! Un applauso! Sono certa che non ci deluderete!>. Detto questo la preside congedò tutti, si ritirò e tutti i bambini tornarono in classe.
In città invece Crowley girava spaesato, sembrava uno straniero in un paese altrui; si voltava e vedeva migliaia di manifesti che dicevano tutti:"ASSASSINO IN CIRCOLAZIONE! Fate attenzione!"; quella frase lo tormentava, era lui quell'assassino o meglio l'altra parte di lui, ma non aveva modo di contrastarlo e non poteva neanche far preoccupare la sua famiglia, soprattutto Azraphel, ma quel mostro presto lo avrebbe sovrastato, Crowley lo sapeva, si sentiva strappare via un pezzo di sé, poco alla volta. Continuava a girare per la città, senza meta e vedeva ombre , non persone e tutto questo lo spaventava perciò corse a casa; sulla via del ritorno, mentre correva sentì " Ti prendo... dove scappi... non potrai nasconderti allungo..." ; una volta arrivato a casa, fu sollevato perché Azraphel non c'era; tuttavia salì immediatamente le scale, si chiuse in bagno e si lavò la faccia; dopo essersi asciugato il viso , si guardò allo specchio e anziché vedere il suo volto, vide il volto sorridente di quel mostro, che lo fissava; con un movimento impulsivo scagliò un pugno sullo specchio e lo ruppe in mille pezzi. Crowley riprese lucidità, guardò lo specchio e si preoccupò, cosa avrebbe detto ad Azraphel? Poi gli venne un'idea corse giù dalle scale e cominciò a mettere a soqquadro la casa: buttò a terra qualche sedia, qualche soprammobile, qualche cassetto della cucina; di sopra aprì l'armadio, gettò a terra qualche vestito. Era così impegnato a cercare di rendere tutto più simile possibile ad un tentativo di furto, che non si rese conto della sua mano che sanguinava e lasciava dietro di sé delle gocce di sangue in tutta la casa. Nelfrattempo Azraphel stava tornando a casa, aveva comprato dal suo pasticcere di fiducia, un bel vassoio di dolci da mangiare insieme a Crowley e chissà magari poi come si sarebbe evoluta la serata. Una volta arrivato si trovò davanti uno scenario che non si sarebbe mai aspettato, incredulo poggiò il vassoio sul tavolo e urlò: <Crowley! Sei in casa?! Cosa è successo qui?! >. Crowley scese di corsa, cercando di nascondere la mano sanguinante e urlò:<Angelo! Hanno provato a derubarci!>. Azraphel tentò di rispondergli, ma lui non gli diede il tempo e subito disse :<Hanno rotto lo specchio in bagno! Ma non ti preoccupare! Vado subito a comprarne un altro!>. Dopodiché uscì immediatamente, lasciando Azraphel solo in casa. L'angelo però aveva capito che c'era qualcosa che non andava, così decise di salire al piano superiore; ma mentre saliva le scale, notò sui gradini delle gocce di sangue; tuttavia continuò a salire e arrivato al bagno, aprì la porta e vide lo specchio, era in pezzi e anche sui vetri c'era del sangue e fu allora che come un flash, gli oltrepassò alla mente un dettaglio di poco tempo prima; a Crowley sanguinava la mano destra. Questo lo fece preoccupare ancora di più, era stato lui, e voleva nascondergli tutto! Perché?! Si chiese; il suo compagno gli stava nascondendo qualcosa, ma cosa?! Scese immediatamente le scale, prese il cappotto e corse nella direzione in cui era andato Crowley.
Il povero demone in preda alla disperazione, corse nel parco, dove aveva visto Scarlett l'ultima volta. Poi si fermò; con lo sguardo verso il cielo e gli occhi pieni di lacrime, urlò:<Scarlett! Ho bisogno di te! Ti prego!>. Dopo qualche minuto un corvo nero gli volò vicino e si fermò proprio vicino a lui; dopo poco quel corvo si trasformò in una donna, che preoccupata gli si avvicinò dicendo:<Crowley... Ti sta uccidendo non è vero?...>. Crowley non rispose, si limitò a rivolgerle lo sguardo, in lacrime. Scarlett allora disse :<Te l'avevo detto...e adesso, guardati...queste sono le conseguenze! >. <Cosa avrei dovuto fare?! Lasciare che questo accadesse a mia nipote?!!>, urlò Crowley alla strega. Quella allora dopo un breve sospiro, gli diede un sacchetto, dicendo: < Quando ti sarà impossibile trattenerlo, prendi queste pastiglie, sono fatte di un'erba purificante, riusciranno a tenerlo a bada per un po', ma ricorda ogni volta che tu lo sopprimerai, la volta dopo lui sarà più forte>.
Dopo queste parole lo abbracciò e Crowley ricambiò.
Purtroppo però Azraphel lo aveva seguito e non avendo ascoltato la conversazione, quell'abbraccio gli lasciò l'amaro in bocca.

La Maledizione ritornaWhere stories live. Discover now