Dall'ira al dubbio...

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I bambini corsero a più non posso, fino alla casa degli zii, ma non c'era nessuno così aspettarono seduti sui gradini dell'ingresso; fino a quando non arrivò Crowley, che si meravigliò nel vedere i bambini, per di più sconvolti. Appena lo videro si alzarono e gli vennero in contro, erano terrorizzati. Crowley allora si inginocchiò e gli disse: <Ehi, ehi, che succede?...>. Rose si avvicinò e piangendo rispose: <Quel mostro! La mamma! Le farà del male!>. <È entrato in casa e poi le ha preso la mano, strattonandola!>, continuò Antony. Crowley si alzò in piedi, strinse i pugni e insieme ai bambini si diresse a casa di sua figlia preoccupato e in tutta fretta. Arrivato davanti alla casa sembrava esserci silenzio, troppo silenzio. Nelfrattempo era arrivato anche Alastor e vedere quei tre davanti alla porta, senza entrare, lo stupì non poco; così si avvicinò e chiese : <Che fate qui fuori, entriamo?>. Crowley si voltò e rispose, preoccupato: <Penso che il diavolo abbia approfittato della tua assenza!>. Alastor impallidì, ma non disse nulla , si limitò ad aprire di fretta la porta intimando i bambini di stare fuori; dopodiché entrò con Crowley. La scena che gli si presentò davanti fu straziante, per entrambi ; Lily era a terra svenuta, i suoi abiti stracciati, piena di lividi...
Questo fece infuriare Alastor e ancor di più Crowley, etrambi si inginocchiarono vicino alla donna, la presero e la misero a letto, Alastor rimase con lei, ma Crowley uscì fuori immediatamente : arrabbiato, infuriato , avrebbe potuto uccidere chiunque; la sua mente vacillava, in quel momento era sia Crowley che Hyde, indignati entrambi per l'affonto subito e desiderosi di vendetta; sì, stavolta era davvero impazzito e nulla poteva fermarlo, mentre camminava si sentì tirare per la giacca, si voltò e vide Rose, la bambina alzò lo sguardo, serio e disse : <...Uccidilo...>, aveva i suoi occhi in quel momento, sembrava davvero il demone Crowley, all'inizio dei tempi...
Il demone perciò si diresse dritto allo Skygarden, per compiere la sua vendetta, avrebbe ucciso il diavolo e poi sarebbe andato da Azraphel a sbattergli la verità in faccia, poi magari lo avrebbe anche buttato sul letto, ma per ora questo era in secondo piano. Scese nell'inferno fece strage di tutti i demoni che gli si posero davanti, fino a quella porta, che aprì con un calcio.
Lui lo aspettava seduto sul suo trono, così appena lo vide disse:<Oh...demone Crowley...che piacere...>,< Non lo è affatto!>, rispose acido Crowley. Questo stupì il diavolo che subito disse: <Ma andiamo Crowley...non darci tanto peso, dopotutto...>, <Dopotutto cosa?! Del fatto che ti sei scopato mia figlia! Credimi te ne pentirai! > ribatté Crowley; fiondandosi verso di lui con tutta la rabbia che aveva in corpo, tuttavia qualcosa lo bloccò, si accasciò a terra, ai suoi piedi, questo lo infastidiva, ma non poteva farne a meno il dolore era talmente forte da farlo quasi svenire; il diavolo allora rise soddisfatto e poi disse: <Che ti succede? Hai perso la tua grinta?! Ahahahah! Oppure il mostro si fa sentire?! Eh?! Ahahahah! Avanti! Non te la prendere...>, ridacchiò, poi aggiunse : <Tanto non è la tua vera figlia, Raphael...>. Quella frase fece imbestialire Crowley, che si alzò improvvisamente e gli si scagliò nuovamente addosso, venne però dinuovo fermato:<Ah!...Tu...brutto...Ahh!> disse allontanandosi, indietreggiando piano e sospirando stanco; <Troppa cattiveria ti pervade le vene, amico mio...>, disse il diavolo; <Non sono... Ah...tuo!....amico...> ribatté Crowley sforzandosi di parlare. Il diavolo lo guardò con sufficienza, dopodiché chiamò dei suoi sottoposti e gli disse di portarlo, anzi trascinarlo fuori dall'inferno.
Una volta fuori Crowley a stento si reggeva impiedi, fortunatamente Alastor era appena arrivato per fare la stessa cosa per cui era partito Crowley; tuttavia appena lo vide lì a terra, si apprestò a soccorrerlo, una volta che finalmente fu impiedi i due si incamminarono verso casa. Durante la strada Alastor chiese: <Allora...non mi sembra sia andata molto bene...>. <Dici?... >, si sforzò Crowley. <Come mai?...>, chiese Alastor; Crowley si voltò verso di lui, con uno sguardo di tristezza, mista a rabbia e poi rispose: < Secondo te?!...Se non fosse stato per...questo!...io...mhm con chi hai lasciato la mia piccolina...?>, sforzò un sorriso. <Non preoccuparti...>, disse Alastor: <C'è Azraphel con lei, gli ho spiegato quello che è successo...senza i dettagli riguardo te, intendo...>, Crowley annuì, poi improvvisamente un'altra fitta lo attraversò, si staccò da Alastor e poi disse: <Alastor io...Va adesso, non preoccuparti...io me la caverò torna da tua moglie... ha più bisogno lei di te, di quanto ne abbia io ...>, <Sei sicuro?...>, chiese Alastor; Crowley annuì e una volta che vide Alastor lontano, si trascinò arrancando in un vicolo, si gettò sul muro e si lasciò scivolare a terra dopodiché disse: <D'accordo...Hyde...hai vinto anche stavolta...>.
Azraphel stava al capezzale di Lily, da più di due ore e aspettava preoccupato il ritorno di Alastor e Crowley. Quando finalmente sentì la porta aprirsi si voltò, con la speranza di vedere Crowley entrare da quella porta, tuttavia questo non accadde e quando vide Alastor entrare da solo, si rattristì; poco dopo però gli chiese:<Dov'è Crowley?...>. Alastor lo guardò titubante, non sapeva cosa rispondere tuttavia si limitò a dire: <È tornato a casa...era molto stanco e spossato, dopo tutto quello che è successo...>. Azraphel sospirò, poi si alzò e si indirizzò verso la cucina, dove prese una tazza di cioccolata calda, fatta poco prima per tranquillizzare i bambini. Stavolta però serviva a tranquillizzare lui, era così triste , per quello che era successo a Lily e rammaricato dal fatto che non era qui a proteggerla, dal momento che dormiva per i trascorsi della serata precedente, di cui si vergognava amaramente e davvero ci teneva a dimostrare a Crowley che in realtà lo amava veramente e certo non gli avrebbe parlato di quella notte; tuttavia adesso aveva cominciato a credere che Crowley non lo amasse più, insomma lo evitava, non si vedevano quasi mai in quel periodo, non erano più stati insieme in quel senso e questo lo turbava.
Così disse in risposta ad Alastor : <Certo...ovviamente...immagino...lui non vede l'ora di scappare dai problemi...> dopo quelle parole Alastor sospirò tristemente, perché sapeva la verità, ma non poteva dirla...

La Maledizione ritornaWhere stories live. Discover now