Incontro con il mostro...

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Durante la strada, Rose si voltò verso il demone e disse : <Zio...io vorrei che restassi a guardare le prove...>. Crowley la guardò stupito e lo stesso fece Antony. La bambina allora rispose , diventando rossa come una fragola: <Perché queste facce?! Io ci tengo molto alla tua opinione ok?!! Ma se non vuoi, capirò...Perché io lo so che...non ti senti bene!..E...>. <Va bene...>, la zittì Crowley, sorridendo. <Davvero zio?! >, domandò Antony. Il demone continuando a sorridere , rispose al bambino : <Certo, perché no? In questo modo potrei rilassarmi no? E godermi uno spettacolo in prima fila! Ah! Che c'è di meglio?>, I bambini sorrisero, e anche Crowley fece lo stesso; tuttavia la paura di Hyde era talmente forte che, prima di entrare in teatro, ingoiò una delle pillole, che gli aveva dato la strega.
Appena entrati trovarono l'insegnante che li aspettava. Il piccolo Antony si avvicinò a lei e disse: <Buon pomeriggio, professoressa, ci scusiamo umilmente per il ritardo, ma a causa di un contrattempo i nostri genitori non hanno potuto accompagnarci; e il nostro caro zio all'ultimo momento è riuscito a venire...>, che tono, che parole, che linguaggio, se Crowley non avesse saputo che quello era suo nipote, lo avrebbe Certo scambiato per Azraphel. La professoressa ammaliata da quel discorso perdonò il ritardo e li invitò ad andare dietro le quinte a cambiarsi. Prima di andare però la piccola Rose si avvicinò a lei e le disse :<Perfavore, professoressa. Lo zio Crowley può assistere? Io...ci tengo molto...>, quello sguardo dolce , non potè fare a meno di sciogliere la signora, che immediatamente annuì. Così Crowley si sedette al centro della terza fila e lo spettacolo iniziò.
Il primo che vide entrare fu il narratore che diede inizio allo spettacolo, poi fu la volta di una ragazzina vestita di rosso, in seguito un piccoletto vestito di blu, una ragazzetta in verde, che sembrava una pianta e finalmente vide entrare in scena la sua Rose...
<Tu! Inchinati a me! >, disse la piccola indicandolo e poi cominciò a cantare, con la stessa voce angelica, ma allo stesso tempo con un velo oscuro di sua madre. Quelle parole gli ricordarono quel sogno, era proprio questa la frase che aveva detto; questo lo preoccupò, che con il suo sacrificio non avesse fermato nulla? Tutto questo, tutto quello che stava passando non era servito a nulla?! Mentre rifletteva su quello che poteva aver sbagliato, la canzone era arrivata quasi alla fine; ma all'improvviso, ecco la prima fitta, straziante più del solito, subito dopo la seconda. Si alzò immediatamente dalla poltrona e corse fuori, barcollando, aggrappandosi alle varie poltrone del corridoio. La piccola mentre finiva lo vide uscire di corsa e si preoccupò, appena finì, tornò dietro le quinte e disse al fratello: <Antony...è successo qualcosa...esco fuori, tu fa finta di niente ci vediamo dopo...>. Antony annuì e salì sul palco. Nelfrattempo Rose era corsa fuori, alla ricerca di Crowley, arrivata al vicolo dietro il teatro, lo vide; era lì, di spalle, a soffrire apparentemente senza motivo, ma il motivo c'era e lei lo sapeva. E all'inizio del vicolo urlò : <Zio!...>. Crowley si voltò improvvisamente, la vide e con un filo di voce disse : <No...>; sforzandosi di raggiungerla urlò: <Rose! Va via! Non voglio che tu...ah...>, non riuscì a terminare quella frase, che davanti agli occhi della bambina cadde a terra, contorcendosi dal dolore. Lei non sapeva cosa fare, come aiutarlo, aveva gli occhi pieni di lacrime. Poi improvvisamente tutto si fermò, il demone era a terra e lei si avvicinò piano e disse: <Zio?...Zio Crowley?...>, lui poi, mentre si alzava lentamente rispose : <Crowley? E chi è Crowley?...Principessina... io sono Hyde...>. La bambina non rispose era come impietrita, dalla paura, dalla tristezza, non riusciva a definire quel sentimento. Lui allora continuò : <Avresti dovuto ascoltarlo...paura...non è così?>, si avvicinò, <Coraggio...abbraccia lo zio Hyde...>, la bambina piangendo si avvicinò e lo abbracciò, per paura della sua reazione se avesse detto di no. Poi la piccola disse: <P...Posso tornare alle prove adesso... Zio...Hyde...?>, sforzò un sorriso, che Hyde ricambiò e subito dopo rispose : <Va pure, principessa...sei stata fantastica>. La bambina mantenne il suo sorriso, lo salutò e corse via. Hyde allora si incamminò verso i quartieri bassi, alla ricerca di qualcuno con cui, magari azzuffarsi.
Rose una volta dentro trovò il fratello che la aspettava, si gettò tra le sue braccia piangendo e disse: <Fratellone! Sta soffrendo! Ed è solo colpa mia! L'ho visto!>. Antony la strinse forte e le rispose: <Lui lo ha fatto, perché ci vuole bene e ti vuole proteggere, lo avrei fatto anche io...>.
Azraphel nelfrattempo stava sistemando il retro; quando la porta si aprì improvvisamente, ed entrò Hyde, che lo abbracciò di spalle e lo baciò sul collo, l'angelo rabbrividì, si voltò verso di lui, lo baciò sulle labbra e disse: <Come mai qui? Di solito non vieni mai a trovarmi a quest'ora...>. Lui sorrise: <Devo prendere appuntamento per vedere il mio dolce angelo?...>. Azraphel rise poi rispose: <Certo che no!...ma vieni sempre di sera...>, <Sono le sei del pomeriggio, è uguale! >, lo interruppe Hyde. Poi lo tirò a sé e lo leccò sul collo, poi gli infilò la mano nei pantaloni, l'angelo gemette, poi disse impacciato: <Non ti sembra un po' presto...per...>. <Non mi sembra che dobbiamo seguire una tabella di marcia...>; <N..No...ma...>, rispose l'angelo. <Sai che amo quando balbetti...questo mi eccita ancora di più...Baciami ancora...>, disse Hyde, continuando a toccarlo. Allora Azraphel si lasciò andare, si avvinghiò a lui e insieme si buttarono sul divano del retro della libreria. Cominciò dunque un'altra lunga notte di piacere per Azraphel e Hyde, altrettanto non si poteva dire per Crowley, che pur volendo stare con Azraphel, era costretto a cedere il suo corpo ad un'altro.
Nelfrattempo Lily era andata a prendere i bambini; Rose era visibilmente scossa e Lily se ne accorse, così chiese: <È successo qualcosa?...>. Antony le sorrise e poi rispose : <No...niente mamma...voleva solo che lo zio rimanesse, ma ha avuto un contrattempo ed è dovuto andare via prima...>. Lily allora sorrise e disse: <Oh tesoro...non preoccuparti vedrai che quando ci sarà lo spettacolo, sarà in prima fila>.
La bambina annuì, era ormai sera, alzò lo sguardo e fissò il cielo scuro, pensierosa...

La Maledizione ritornaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant