Legarono le loro biciclette ad un lampione e si incamminarono a piedi verso l'enorme villa che si intravedeva in fondo alla via.

"Senti, io non so se sia il caso, magari è meglio se ci vai da sola" disse Corrado.

"Garmigli, ti prego stai calmo è solo una festa!" disse Beatrice cercando di rassicurarlo.

Corrado sarebbe voluto scappare.

"Quella è casa sua? Del festeggiato intendo..." chiese dando un'occhiata alla modesta abitazione che gli si parava davanti come una cattedrale.

"No, è di proprietà degli zii, la usano per feste, matrimoni, roba così, c'è uno spazio enorme di sotto"

"Quindi ci sei già stata?"

"Una volta, con Margherita, ma era d'estate" rispose Beatrice.

Corrado sentiva crescere l'ansia dentro di sé, non si spiegava come mai l'idea di affrontare una stupida festa lo impaurisse molto di più di quella di dover affrontare un pazzo assassino distruttore del mondo.

Era davvero folle!

Avrebbe voluto una spiegazione, una di quelle scientifiche, che sciorinano dati, numeri e statistiche. Quelle che non lasciano scampo.

Quelle che devi per forza accettare.

L'avrebbe voluta davvero, così poi si sarebbe impegnato a fondo per trovare una soluzione al problema. L'avrebbe trovata come faceva sempre e le cose sarebbero andate bene.

Corrado pensava a questo mentre si avvicinava all'ingresso di quella casa, che non aveva mai osservato con molta attenzione nonostante vi fosse passato accanto in più di un'occasione.

"Ecco Alessandro!" disse Beatrice agitando la mano. "Ale!".

"Perfetto..." pensò Corrado.

Ci mancava solo quel tipo tra i piedi.

Quello era il momento della verità, dopo tre anni passati nell'anonimato era arrivato il momento di uscire dall'ombra, di presentarsi al mondo, di farsi vedere allo scoperto.

"Ehi, guarda chi c'è, alla fine ti sei convinta!" esclamò Alessandro dandole un bacio sulla guancia.

Corrado per poco non svenne. Non capiva come si potesse essere così disinvolti, con una ragazza poi. Come diavolo ci riusciva quel cretino di Alessandro?

"Garmigli? Non mi dire? E tu che ci fai qui?" chiese sorpreso nel vederlo.

"Già..." rispose Corrado in imbarazzo mentre un crampo gli spezzava lo stomaco.

Beatrice sorrise.

"È venuto con me, in realtà non ne voleva sapere, ma l'ho convinto".

Alessandro lo osservava. Il suo sguardo lo interrogava in silenzio e sembrava dire a chiare lettere, cosa diavolo ci fai tu qui?

"Ma come? Mi tradisci con Garmigli? Mi deludi molto, Bea, moltissimo" disse alla fine.

Beatrice sorrise e lo spinse via.

"Smettila di fare l'idiota".

Poi prese Corrado per un braccio e raggiunsero l'ingresso della villa, dove una specie di buttafuori faceva cenno a tutti di dirigersi al piano inferiore, senza passare dall'abitazione, ma da una scala esterna.

Percorsero la scala dove c'erano parecchi ragazzi e ragazze fermi a chiacchierare e fumare sui gradini.

Un paio di loro nascosti in un angolo, si baciavano come se non ci fosse un domani.

Il PassanteTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon