Martedì 24 giugno 2003. parte II

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Quando la famiglia della Mory ritornò alla pensione dopo essere stata in spiaggia tutto il pomeriggio, la trovarono seduta sul dondolo, pacifica e con sorriso scemo stampato sul volto.

La madre, che già aveva visto rosso quando la figlia si era resa irreperibile per il pranzo rispondendo con un semplice "TORNO DOPO", nel vederla così tirò subito delle conclusioni affrettate.

«Ti sei fatta fare il piercing senza autorizzazione?!».

«Che? No!».

La mamma tirò un sospiro di sollievo, almeno poteva limitarsi ad essere arrabbiata per l'irreperibilità della primogenita. Poi si rivolse al marito.

«Hai visto? Avevo ragione io».

«Ma se ero io che ti dicevo che non l'avrebbe fatto! Tu addirittura pensavi che per ripicca si sarebbe fatta un tatuaggio!».

«Non è vero! Comunque,» riportò l'attenzione sulla Mory «ti sei drogata?».

«Mamma!» la Mory fu quasi indignata dalla madre, «tu forse ti sei drogata per fare queste domande!».

Certo che il sorriso ebete e quell'aria rilassata davano tutta l'idea di una che si era fumata qualcosa, ma lo stato d'animo della Mory era la conseguenza di uno splendido e inaspettato pomeriggio passato in giro in moto.

«Ah, comunque per la cronaca, sei in punizione lo stesso stasera».

Nemmeno a quell'affermazione fatta dalla madre tutta tronfia, il suo sorriso si spense. Rispose semplicemente «Ok» facendo crescere la preoccupazione dei genitori che non si sarebbero mai aspettati una reazione del genere, così composta.

Neanche la Mona era convinta della Mory. Le chiese di uscire insieme, ma con molta tranquillità le disse che non poteva per la punizione, e soprattutto (udite udite) non aveva voglia.

Si, perché quella sera la Mona sarebbe uscita di nuovo con gli amici di Maci. Evidentemente la cosa stava diventando importante per lei, dato l'abbigliamento che si era messa in borsa per il cambio tattico.

La Mory invece se ne restò con i piedi appoggiati alla ringhiera del balcone a guardare la gente che passeggiava tranquilla.

Inevitabilmente pensò a Maci, visto che la Mona l'aveva tirato in ballo.

Ma quello che più l'aveva fatta pensare era Mick. I due ragazzi non erano molto loquaci, e questo era un dato di fatto, ma Maci sembrava inseguire qualcosa di impossibile, una rigidità che lei non era disposta a dargli, era un bravo ragazzo ma non quello giusto per lei, in fin dei conti tra di loro non c'era stato niente, e Maci sembrava aver chiarito questo fatto con il suo comportamento, ma era veramente così?

Mick invece sembrava volersi liberare da qualcosa che lo opprimeva, e faceva molta fatica ad aprirsi con lei, cosa che invece lei avrebbe voluto, oh non sapete quanto! Perché le emozioni che le trasmetteva erano sicurezza e tranquillità, e la voglia di sapere sempre di più su di lui.

Ed in entrambi i casi la Mory non sapeva bene come comportarsi, non erano esattamente le situazioni che lei aveva immaginato quando aveva pensato all'estate 2003, all'essere al centro dell'attenzione, al non pensare troppo alle conseguenze a breve termine.

La Mona era in attesa che finisse in concertino di Louis e la sua band, impegnati in un pub vicino alla pineta di Tagliata, per poter riprendere dalle effusioni della sera prima.

Fu una delle tipe, quella che sosteneva di aver scopato con Shrek, che provò ad accendere i toni della serata.

«Ma la tua amica è a mangiare i gelati anche stasera?».

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