capitolo 44

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Liam dunque lo aveva accompagnato subito a casa; appena entrato in salotto, Harry non notò la figura della sua coinquilina. 

Non c'era, in effetti né in salotto né nella cucina. 

Quando avvertì un piccolo rumore proveniente dal piano di sopra, tirò un sospiro di sollievo; c'era, doveva solo andare a controllare che stesse bene.

Si spogliò del suo cappotto che poggiò noncurante sulla spalliera del divano, tolse anche le scarpe e, a piedi nudi e con passo silenzioso, si diresse verso il piano di sopra. Sorrise quando notò Abby nella sua stanza, la riuscì ad intravedere perché la porta era praticamente aperta. 

Entrò sempre silenziosamente, senza farsi notare, proprio perché era curioso di sapere cosa stesse facendo.

Ma Abby non ci mise molto tempo a realizzare della sua venuta, infatti sobbalzò e si prese un bello spavento quando lo vide sullo stipite della porta; portò una mano al petto, dopodiché disse.

"Sei rientrato." sussurrò, teneva in mano qualche indumento che doveva ancora inserire nei cassetti. "Io non stavo facendo nulla di male, cioè sono venuta in camera tua per sistemare alcune delle tue, uhm, cose." ridacchiò nervosamente alla fine, posando velocemente gli ultimi boxer nel cassetto accanto al letto.

Harry non disse nulla, continuò a mantenere un espressione piuttosto calma in viso; non era arrabbiato. Certo, entrare nella sua camera le era praticamente vietato, ma non sentiva nessun sentimento negativo nei suoi confronti.

L'alcol gli dava uno strano senso di leggerezza

"Ti sei divertito?" Abby gli chiese, dato che da un paio di secondi stavano in silenzio, solo a guardarsi.

"Non così tanto." fece una pausa, avvicinandosi al letto. Voleva stendersi e riposare, l'alcol stava cominciando a svanire nel suo corpo e non avrebbe retto il mal di testa che gli sarebbe susseguito. "Per di più, non ho neanche guadagnato una maledetta scopata, le ballerine mi sbattevano praticamente il culo in faccia, e io non potevo fare nulla." 

Abby abbassò lo sguardo. "Be', sarà per un'altra volta, no? Sei un bel ragazzo, credo riuscirai a trovare sicuramente una ragazza con cui passare la notte." 

Quando si rese conto di quello che aveva detto, schiuse le labbra e vide le sue guance colorarsi di rosa. 

Harry pensò che quella ragazza era davvero bellissima, come poteva trattarla male? E come poteva trattarla con tanto distacco, specie dopo tutto quello che c'era stato?

La sentì avvicinarsi, la fioca luce della luna che penetrava dalla finestra non gli permetteva di vederla perfettamente, ma la riusciva a percepire comunque. 

Se la ritrovò in mezzo alle gambe, avvertì anche le sue piccole mani che delicatamente stavano accarezzando le sua spalle, dure dato che era teso. Non aveva mai ricevuto così tante attenzioni da una ragazza, quasi non era abituato a quel tipo di contatto.

Quando alzò la testa per poter guardare il suo volto, fu inevitabile far scivolare i suoi occhi anche sul resto della sua figura, e si rese conto solo in quel momento che Abby stava indossando una camicia da notte in seta. 

Incontrò i suoi occhioni marroni.

"Detesto non parlare con te." borbottò, tirando su' col naso.

Abby ridacchiò, grata di quelle parole. "Anche a me non piace..."

Mad Soul. [hes]Where stories live. Discover now