capitolo 28

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Era passata circa una settimana da quei fatidici episodi, ed Abby si era svegliata piuttosto presto per poter fare un bel bagno caldo. 

Ogni notte sembrava essere la stessa, e dormiva sì e no tre o quattro ore massimo per via di tutti quei pensieri. 

Stava ancora pensando a quello che aveva provato durante il bacio. Era stata una sensazione troppo strana, troppo anormale, proprio non si riusciva a dare pace.

Gli occhi avevano due profonde chiazze nere che stava coprendo con del correttore, per non fare figuracce e per evitare domande assillanti. 

Era dunque ancora immersa nel suo bagno caldo, circondata da schiuma ed acqua calda, quando la porta del bagno si aprì e lei si ritrovò a sussultare. Ringraziò la schiuma, che le copriva il petto, si riusciva a vedere solo la parte della clavicola.

Con le guance esageratamente arrossate, gli chiese. "Ti serve qualcosa?"

Harry la guardò, ridacchiando in testa sua. 

"Dovrei anche io fare un bagno." le rispose, facendola sospirare.

Anche Abby lo guardò, sperò che le sue guance fossero rosse di meno, poi gli disse. "Se mi dai due minuti, esco." 

Ogni volta che lo guardava, finiva sempre per far scendere gli occhi verso le labbra e le iniziava a guardare con sguardo affamato. Non poteva guardarle in quel modo, altrimenti sarebbe sembrava una malata invaghita.

"Allora posso anche aspettare qui." 

Quella, alle orecchie di Abby, non sembrò affatto una domanda. 

Infatti, quando si voltò confusa verso di lui, lo vide appoggiato al lavandino con le braccia conserte al petto e attese. 

Abby alzò un sopracciglio, e tentò di non compiere nessun gesto azzardato, altrimenti lui l'avrebbe vista tutta nuda.

"No, tu non puoi farlo. Dammi un minuto, anzi dieci secondi ed esco." borbottò, abbassando gli occhi sulla schiuma bianca.

Harry arricciò le labbra verso l'alto, solo dopo qualche momento lo vide con la coda dell'occhio annuire, poi abbandonò il bagno. 

Abby buttò la testa all'indietro, socchiudendo gli occhi.

I suoi muscoli erano ben distesi, si sentiva leggermente meglio, quindi uscì dalla vasca e indossò il suo accappatoio; dopo aver recuperato tutte le sue cose, uscì dal bagno, lasciando libero accesso al suo coinquilino. 

Andò in camera sua e chiuse la porta, iniziandosi a vestire e a truccare per la scuola. 

Mise lo zaino in spalla, e con una pigrizia enorme, scese le scale e arrivò in cucina. 

Bevve solo un bicchiere d'acqua, prima di raggiungere l'auto di Harry, infilarsi al suo interno, e sfrecciare verso la scuola. 

Il suo odore era piacevole, ricordava un po' quello della menta data la sua freschezza. 

Quando parcheggiò fuori l'edificio, era nettamente in anticipo. Così tanto, che non c'era ancora anima viva fuori in cortile.

"Perché ti comporti così?" parlò lui, Abby si voltò, guardandolo interrogativo. 

Aveva spento l'auto, e stava guardando la strada dritta davanti a se' con l'indice e il pollice che torturavano il suo labbro inferiore.

"Cosa intendi?" chiese ella a suo modo.

Mad Soul. [hes]Where stories live. Discover now