capitolo 38

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Il campeggio era stato divertente per Abby, e sicuramente rientrava a far parte di una delle giornate più belle della sua vita. 

Avevano scattato persino una serie di foto, con la polaroid di Sam, e una di queste l'aveva Abby, nella sua camera sulla sua scrivania. Era la più spontanea, con in primo piano Liam che tentava di scattare e Sam ed Abby che lo seguivano, tutti e tre sorridenti. 

Nella foto Harry non c'era, durante quegli scatti era andato a posare alcune cose in auto, e un po' le dispiaceva non avere una foto anche con lui. 

D'altro canto, Abby non era affatto pronta per iniziare di nuovo la scuola, dopo le famose vacanze di primavera, nonostante mancassero ancora due giorni all'inizio. 

Aveva fatto colazione, dopo si era andata a lavare denti e faccia e si era anche vestita in bagno, ed era scesa di nuovo di sotto quando sentì il campanello della porta suonare. Pensava fosse il dottore, ma nel momento in cui aprì la porta e si ritrovò davanti Niall, non sapeva come reagire. 

Se non fosse stato per lui, non avrebbe avuto una costola rotta e un braccio quasi insensibile; lo avrebbe voluto perdonare, per quell'incidente, nonostante dentro ci stesse ancora male. Il Niall di una volta non l'avrebbe mai fatto, non ne sapeva niente dell'argomento vendetta, e ancora si chiedeva il motivo di quella trasformazione radicale.

"Che ci fai qui?" gli chiese immediatamente, senza farlo entrare ancora in casa.

"Sono venuto per salutarti," rispose, ed Abby alzò un sopracciglio. "Parto per New York, starò lì per un po', dai miei."

"Oh, va bene,." disse solo, scrollando le spalle, indifferente. "Come mai hai deciso di partire, all'improvviso?"

"Non è stato all'improvviso, stavo progettando da un bel po' di tempo questa partenza, ma ritornerò in tempo per gli esami." sospirò, avvicinandosi per abbracciarla. "Stammi bene."

Abby lo fermò giusto in tempo, e lui si allontanò da lei, con un'espressione in viso davvero triste. "Buon viaggio." sussurrò, con acidità in voce.

Niall si era allontanato, aveva raggiunto di nuovo la porta ed era uscito di casa dopo averle dato un ultimo sguardo.

Abby aveva chiuso la porta, e si ritrovò a sbuffare sonoramente con una mano nei capelli.

Non poteva e non doveva rimanerci male, ormai con Niall stava spezzando del tutto i rapporti, non gliene doveva fregare nulla di lui e delle sue scelte immotivate.

Dopo una mezz'ora bussarono di nuovo alla porta, e come Abby stava sperando, si trattava del fisioterapista che entrò e decise di sottoporla agli esercizi sul divano, nel salotto. 

Lei acconsentì, e si sedette sul divano come lui gli aveva detto di fare. 

Ci furono una serie di esercizi, abbastanza pesanti per Abby dato che sentiva il braccio sempre più staccato dal resto del corpo, fin quando con un esercizio di spalla non riuscì a muovere perbene tutte le dita delle mano. 

Si alzò spontaneamente dal divano, osservando quei movimenti con la bocca semi aperta, e ben presto riuscì a sbloccare anche alcuni movimenti del braccio stesso. Non poteva crederci, stava per riprendere del tutto la sensibilità perduta.

"Il mio braccio si muove bene, di nuovo." quasi esclamò, e un sorriso spuntò sulle sue labbra quando l'uomo annuì, anche lui con un sorrisetto soddisfatto. 

Mad Soul. [hes]Where stories live. Discover now