capitolo 40

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Il mattino dopo, il risveglio fu abbastanza carico, soprattutto per le due ragazze. 

Furono le prime a svegliarsi, avevano intenzione di proporre ai ragazzi di andare a fare colazione in un bar, e mentre aspettavano anche il loro di risveglio, decisero di ascoltare un po' di musica. 

A Sam, poi, venne un'improvvisa voglia di ballare, e chiese al capitano di mettere un qualcosa di più ritmato. Anche lei se la cavava piuttosto bene nel ballo, i suoi movimenti non erano perfetti, ma dopotutto neanche quelli di Abby lo erano, dato il suo mancato allenamento.

"Puoi darmi qualche lezione?" le chiese, fermandosi per un attimo per legare i capelli biondi in una treccia.

"Vuoi che ti insegni a ballare?" l'amica annuì.

"Mi piace il modo in cui balli, a Liam fa impazzire e credo che anche Harry apprezzi il modo in cui muovi il culo." Abby roteò gli occhi, sorridente, e si alzò per potersi mettere al suo fianco. "Paul! Alza il volume della musica." urlò all'uomo, che le sorrise prima di esaudire il suo desiderio. 

Una nuova canzone partì, ed Abby cominciò a farle vedere alcuni dei passi più importanti; le canzoni spagnole, con un grande ritmo, erano perfette per eseguire determinati passi, sculettando oppure muovendo il bacino.

Nel frattempo, nella camera dei ragazzi, Harry fu il primo ad alzarsi per potersi andare a fare una doccia, ancora mezzo addormentato. 

Indossò una maglia grigia, larga, e un paio di pantaloni neri. Lavò anche la faccia e i denti, e quando udì nell'aria una certa melodia proveniente da fuori, divenne curioso e decise di andare a dare un'occhiata. 

Erano Sam ed Abby, allegre mentre ballavano sulle note di una canzone spagnola; eseguivano passi davvero provocatori, ma in modo particolare, il suo sguardo si poggiava sulla coinquilina; la trovava davvero attraente, forse per via delle mosse che continuava a ripetere pur di insegnarle alla sua imbranata amica, e per lui fu inevitabile far scivolare i suoi occhi su' e giù lungo tutta la sua figura. 

Si appoggiò al muro accanto alla porta, mordendosi il labbro inferiore. Era davvero difficile per lui non far cadere lo sguardo su' quelle morbide forme che possedeva, e pensò che non sarebbe stato male prenderle e sbatterle a dovere.

"Non riesco a starti dietro." mugolò Sam, facendola ridacchiare. 

"E' semplice, devi solamente fare tutto con naturalezza, a me riesce così." disse semplicemente, fermandosi per un attimo. 

Aveva notato Harry, e provava un leggero imbarazzo nell'esibirsi in quel modo davanti a lui. Gli sorrise leggermente, e gli fece un cenno della mano come per salutarlo.

"Oh, ciao Harry." lo salutò anche Sam, lasciandosi cadere liberamente sulla poltrona. "Liam ancora dorme?"

"No, sono qui." disse una voce dietro le sue spalle, e Sam corse subito ad abbracciarlo. 

Harry alzò gli occhi al cielo quando cominciarono a pomiciare, e si andò a sedere di fronte ad Abby. Solo in quel momento notò che aveva addosso la collana con la conchiglia che le aveva regalato la sera prima.

"Io avevo pensato di andare a mangiare qualcosa fuori, sia per la colazione sia per il pranzo, va bene per voi?" propose Sam, avvicinandosi agli altri due.

Abby annuì, cosa che fece anche suo cugino, e fu in quel momento che tutta l'attenzione cadde su' Harry, rimasto a contemplare le unghie corte delle sue grandi mani.

Mad Soul. [hes]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant