Capitolo 54

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[Dylan's POV]

Tutti riuniti intorno al tavolo, inclusa Isabelle che mi stringe con forza e ansia la mano, aspettiamo che Jake ci dica cosa hanno deciso gli Yamato Damashii.

''Quindi?'' lo incito a parlare. Quest'ansia mi sta mangiando vivo.

''Purtroppo...gli Yamato Damashii non hanno acconsentito ad attaccare le gang nemiche.'' afferma Jake con un tono serio e preoccupato.

Tutti sbuffano delusi e Isabelle aumenta la stretta sulla mia mano, mentre l'altra la passo sulla fronte. Sono deluso e soprattutto sono nella merda, perché nella registrazione che ormai ho mandato ero convinto che gli Yamato Damashii sarebbero stati dalla nostra parte.
E ora, la realtà è ben diversa.

Ci manca solo che loro si vogliano vendicare siccome abbiamo parlato a loro nome senza avere la conferma che purtroppo non è arrivata.

Tutti mormorano insoddisfatti e angosciati mentre Isabelle cerca di calmarmi stringendomi a sé.
Jake, però, coglie l'attenzione di tutti prendendo di nuovo la parola.

''Ci siete cascati!''

Esclama e tutti sobbalziamo. Io spalanco gli occhi.
''Io ti spacco la faccia, cazzo!'' urlo alzandomi.

Tutti cominciano a gridare e festeggiare per l'emozione. Isabelle mi avvolge in un caloroso abbraccio che sa di vittoria, che sa di libertà, che sa perfino di vita.
La vita che finalmente potremmo ricominciare.

Se non fosse per un ultimo problema... Eric.

Dopo festeggiamenti vari, abbracci, champagne e tantissimi respiri di sollievo, io e Isabelle torniamo su in stanza.

''Che bella notizia che ci ha dato Jake. Finalmente è tutto finito.'' mormora in un abbraccio mentre io passo le mie mani lungo la sua schiena.
Dio, quanto mi è mancato toccarla.

''C'è ancora il tuo caro Eric che devo far fuori.'' replico e lei si stacca dall'abbraccio, sgranando gli occhi.

''Non penserai veramente di ammazzarlo, spero. È un personaggio pubblico. Una delle persone più conosciute dai media qui a New York. Se lo ammazzassi, ti scoprirebbero in due millisecondi.'' dice come se stesse affermando un'ovvietà.

''Mi dispiace, hai già giocato questa carta con Callie. Ma con Eric non funzionerà mai.''

Lei alza le mani in aria allontanandosi da me.
''Dylan, se c'è qualcuno che vorrebbe ammazzare Eric la prima sono io, ma credimi, avrebbe delle conseguenze enormi. Non puoi farlo fuori. Lo dico per te.'' prosegue lei tentando di convincermi.

''Lo farò passare per un suicidio. Nulla di troppo complicato e soprattutto nulla che io non abbia già fatto prima d'ora.'' alzo le spalle e il suo sguardo si rilassa anche se di poco.

''Un...suicidio?'' chiede lei scettica e io annuisco.

''Mi è già successo di doverlo fare. Menzioniamo il suo lavoro stressante, qualche altra cazzata e risolviamo così.'' le spiego tentando di convincerla.

Lei giocherella con le dita nervosamente, in bilico fra le due decisioni, quindi faccio del mio meglio per convincerla ulteriormente.

''Pensi veramente che io possa andare avanti sapendo che Eric non l'ha pagata per ciò che ti ha fatto?'' affermo.
Lei resta in silenzio per qualche secondo.

''Hai ragione. Eric mi ha...'' lascia in sospeso la frase, deviando lo sguardo mentre si ricorda di quella notte.

''Andiamo.'' dice lei, con una velocità tale da sorprendermi, come se volesse acconsentire prima di cambiare idea.

Il Tuo Punto DeboleWhere stories live. Discover now