Capitolo 41

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[Isabelle's POV]

Mi preparo per uscire con Amelie, muovendomi proprio come se mi trovassi in mezzo alle sabbie mobili.
Mi viene impossibile anche reagire dopo ieri notte.
Sono stata obbligata a soddisfare i bisogni di Eric, nonostante fosse l'ultima cosa al mondo che volessi fare, e non posso nemmeno dire niente.
Perché sennò metterei Dylan in pericolo.

Quindi mi limito a soffrire in silenzio, chiudendomi in me stessa e reprimendo costantemente il bisogno di piangere.

Qualcuno bussa alla mia porta ripetutamente e sussulto considerando la possibilità che sia Eric, ma presto mi ricordo che è Amelie.
Apro la porta e lei mi avvolge in un forte e caloroso abbraccio che mi fa, anche se per solo un secondo, dimenticare tutti i miei problemi e le mie preoccupazioni.

''Dove sei scomparsa?!'' mi domanda per poi lasciarmi dalla sua stretta.

''Niente, il mio ragazzo mi sta minacciando con delle prove incriminanti sul mio ex e mi obbliga a fare tutto ciò che vuole lui. Incluso andarci a letto nonostante io non voglia.
Il solito.'' penso fra me e me.

Scuoto la testa e sospiro rumorosamente.
''Ho solo avuto molto a che fare con i book fotografici e le lezioni. Te come stai?'' dico.

''Tutto bene, tranne...'' comincia a dire ma si ferma.

''Beh?'' dico io incitandola a continuare.

''Brandon mi ha scritto l'altro giorno.'' annuncia e serra le labbra con un'espressione insicura.

''Cooooosa?!'' esclamo io mettendomi le mani sulla bocca.
Lei annuisce e scrolla le spalle.

''Non so perché l'abbia fatto...anche se dopotutto è passato un anno.'' mormora tirando fuori il telefono.

Mi mostra le chat e leggo i messaggi di Brandon.

- Amelie, mi manchi veramente tanto. -

- Possiamo riprendere i rapporti, anche solo in amicizia? -

- Per favore, rispondimi. Sto ancora malissimo per quello che ho fatto. -

Le passo il telefono e mi passo una mano fra i capelli confusamente.
Amelie si mordicchia un'unghia per poi sedersi sulla poltrona.

''L'hai chiamato?'' chiedo e lei scuote la testa.
Sul suo volto appare un'espressione ancora più confusa di prima, proprio come se non sapesse decidere fra le due opzioni.

''Forse dovrei lasciare tutto nel passato e richiamarlo. Te che ne pensi?'' domanda, confermando i miei dubbi.

Beh, considerando il fatto che ti abbia tradita con la nostra peggior nemica, direi proprio di no.
Ma tutti meritano una seconda chance.
Specialmente dopo che è passato un anno in cui siamo cresciuti e maturati.
O almeno, io la vedo così.

''Puoi provarci. Vedi cosa ti vuole dire, cerca di capire se è sincero e poi da lì decidi come agire.'' le spiego e lei tamburella le dita sul tavolo, visibilmente in ansia.

''E Jake?'' dice lei.

Ci penso un po' su prima di darle una risposta.
''Mica lo stai tradendo! Se vuoi, gli puoi spiegare la situazione, ma non c'è questo bisogno. Almeno per ora.'' affermo io e lei annuisce.

''Beh, parlando di lui, ci sta aspettando qua fuori. Andiamo insieme a un bar.'' annuncia ed entrambi ci dirigiamo verso la macchina di Jake.

Mi saluta dandomi anche lui un forte abbraccio per poi entrare tutti in macchina.
Amelie si siede dietro con me e Jake mette su un finto broncio.

''Vi porto a uno dei migliori bar di New York.'' afferma lui mettendo in moto la macchina mentre io e Amelie ridiamo.

''Ah, bella questa.'' dice Amelie fra le risate per poi posargli un bacio sulla guancia.

Vedere la loro relazione così sana e tranquilla mi fa subito sognare, immaginando me e Dylan nei loro panni.
Sereni, a darci dei baci mentre guidiamo per New York, senza troppi problemi e senza troppi pensieri.

Dylan, però, ha scelto di continuare la sua carriera lavorativa pericolosa, che se io avessi deciso di seguire, probabilmente avrebbe posto fine alla mia vita nel giro di poco tempo.
Come stava per succedere molte volte.
Come è successo a Soleil.

Arriviamo e ci sediamo a un tavolo fuori.
Devo ammettere che Jake aveva ragione: il bar è stupendo.
La brezza primaverile è piacevole mentre intorno a noi ci sono motivi floreali colorati e luminosi.

Ordino un caffè e un cornetto per poi accorgermi che Eric mi ha mandato un messaggio.

- Dove sei, amore? -

Sbuffo sonoramente appena lo leggo, ma so che sono obbligata a rispondere.

- A un bar con un'amica. -
rispondo semplicemente per poi spegnere il telefono.

''Tutto bene, Isa?'' mi chiede Amelie poggiando la sua mano sulla mia, un gesto rassicurante che però adesso non fa effetto.

''Sì, tranquilla. Va tutto ok.'' mento spudoratamente ma lei sembra crederci.

''Beh, io devo andare in bagno.'' afferma lei alzandosi.

''Vuoi che ti accompagni?'' domando ma Amelie scuote la testa, perciò resto sola con Jake.

''Forse lei ci crederà, ma io non la bevo così facilmente. Cosa c'è che non va, Isabelle? A me lo puoi dire, lo sai.'' mi rassicura Jake fissandomi negli occhi.

Saresti la persona perfetta a cui rivelare tutto, Jake.
Sapresti come agire, sapresti se dirlo a Dylan o no, sapresti proteggermi senza renderlo ovvio.

Ma se io adesso, in questo preciso momento, decidessi di rivelarti tutto, metterei troppo a rischio Dylan.

In qualsiasi modo tu agisca, c'è sempre la possibilità che Eric lo scopra.
Sempre.
Chi mi dà la certezza che non abbia fatto infiltrare uno dei suoi uomini nella gang, oppure che non abbia infilato dei dispositivi per spiarvi?
È un uomo troppo importante e conosciuto e so che non si lascia sfuggire niente.
Neanche i minimi dettagli.

Potrei mai spiegarti tutta la situazione, per poi rimanere con l'ansia che mettano in prigione tutti noi?
Credi sia possibile per me restare all'infinito col rimorso, chiedendomi una sola domanda: e se avessi sofferto in silenzio, senza provocare tutto questo?

Eric è un uomo pericolosamente potente di per sé, ma le prove che lui ha in mano in questo momento, lo rendono mille volte peggio.

Per questo motivo resto in silenzio.
A soffrire.
A chiedermi se Eric farà cose peggiori rispetto a quello che mi ha obbligata a fare ieri notte.
A domandarmi se il peggio sia passato oppure se debba ancora venire.

Perché proprio come Dylan ha fatto di tutto per proteggermi, ora è il mio turno.
Anche se lui non lo saprà mai.

''Ma no, Jake. Va tutto bene. Sono solo stanca, veramente.'' mormoro con un sorriso finto disegnato sul volto.

E forse è vero.
Sono stanca.
Ma dormire non mi farà stare meglio.
Perché sono semplicemente stanca di tutto.

Il Tuo Punto DeboleWhere stories live. Discover now