36. Possiamo parlare?

57 3 0
                                    

Cassidy's pov
"Come se fosse pioggia, come se fosse aria
Per rendere la vita più complice
Per me e per te" canto a squarciagola nella doccia, appena arrivata a casa, ho deciso di farmi una doccia calda, mi viene in mente Connor, chissà cosa fa, perché non va sempre a lezione o agli allenamenti, sa che potrebbe essere sia cacciato dalla squadra che bocciato, io proprio non lo capisco, esco dalla doccia e metto una tovaglia attorno il mio corpo e torno nella mia stanza, mentre mi metto davanti l'armadio per vedere che cosa mettermi suona il campanello, mio zio è in ufficio con un signore e quello stupido di Seth ovviamente non va ad aprire, scendo velocemente al piano di sotto, apro la porta e...e rimango bloccata per qualche secondo vedendo di fronte a me Connor, dopo non so quanti giorni rincontro il suo sguardo e sento dei brividi, probabilmente causati dall'aria fredda che entra a causa della porta  aperta ma allo stesso tempo mi sento bene, mi sento bene perché vedo che sta bene, o almeno, i suoi occhi verdi sembrano quasi opachi
"Che cosa vuoi?"chiedo arrabbiata, non so nemmeno io il perché
"Devo parlare con tuo zio"dice lui, 
"Vai conosci l'ufficio" dico e scappo al piano di sopra, dopo qualche secondo sento chiudere il portone di casa e dei passi sulle scale, mi asciugo velocemente e metto dei vestiti a caso, una maglia a maniche corte blu e dei leggings neri, mi metto davanti la finestra e inizio a guardare fuori, magari non dovrei essere così dura con lui, prima avevo sentito una conversazione tra mio zio e Seth e mio zio diceva qualcosa come 'le armi non coincidono' o qualcosa del genere, non so bene di cosa parlavano ma il fatto che Connor deve parlare con mio zio c'entra la morte dei miei genitori, magari è l'ora che mi faccia spiegare bene cosa sia successo, anche se non sono sicura che sia una cosa positiva perché i miei attacchi di panico sono ricominciati, ma devo capire cosa è successo, devo ammettere che mi manca Connor, mi manca arrabbiarmi con lui, mi mancano gli abbracci, mi manca il suo essere protettivo come quando abbiamo incontrato quel ragazzo alla partita o il suo fastidio verso Michael e già gli da fastidio Micheal, non so perché è un bravo ragazzo ed è molto bravo a recitare...
Qualcuno bussa e fa interrompere i miei pensieri
"Avanti"dico ed ecco che vedo mio zio
"Cassidy che fai?"chiede
"Niente stavo pensando"dico con un mezzo sorriso
"Non essere troppo dura con Connor, forse è l'ora che ci parli, se vuoi ascoltare la mia versione ti aspetto in ufficio"dice e mi sorride per poi uscire dalla stanza, forse ha ragione, poi voglio sapere, scendo al piano di sotto e vedo che Connor sta per andarsene
"Noi due dobbiamo parlare"dico, lui si ferma per un secondo poi si gira verso di me
"Io ho lascio soli"dice Seth e sale al piano di sopra
"Dimmi"dice Connor guardandomi
"Perché non ti fai vedere in giro? Hai classi di passare e partite da vincere, e non ti fai quasi vedere più in mensa"dico incrociando le braccia al petto
"Perché dovrei stare nel tavolo con qualcuno che non mi vuole vedere?"Dice lui guardandomi freddo, in un modo così freddo che non avevo mai visto, neanche quando ci siamo incontrati la prima volta
"Le lezione e gli allenamenti invece?"chiedo
"Io faccio quello che voglio, quindi vado a lezione o agli allenamenti quando voglio"dice semplicemente, mi avvicino a lui, siamo abbastanza vicini
"Devi studiare o non passerai le classi, e se non ti alleni perderai il posto in squadra  e la possibilità di diventare capitano un giorno" dico con tono dolce
"Non mi porta"continua a essere freddo, non so perché fa così, mi vengono i brividi, ma non di freddo, parlo di quei brividi che ti fanno quasi paura, quei brividi che ti fanno sentire al posto sbagliato, come se non conoscessi quella persona, invece io questa  persona la conosco, l'ho portato nel mio posto preferito, ho dormito con questa persona, mi ha fatto sentire al sicuro, l'ho anche baciata, senza pensarci troppo mi avvicino e lo abbraccio, lui si irrigidisce poi però ricambia e una sensazione di calore si propaga su tutto il mio corpo
"Mi sei mancata occhi blu"mi dice lui con tono dolce
"Anche tu"sussurra e mi stringe di più a se, rimaniamo per qualche minuto abbracciati per poi separarci
"Io ti dovrei spiegare qualcosa, penso che te lo meriti"dice
"Si ma andiamo da mio zio anche lui deve spiegarmi"dico, lo prendo per mano e salgo le scale per poi entrare in ufficio da mio zio
"Avete fatto pace?"chiede mio zio ridendo e noi annuiamo
"Si ma Ora parlate, sono abbastanza grande per sapere"dico e mio zio fa segno di sedermi, i miei occhi finiscono su una foto che non avevo mai visto, ci sono mio padre, mio zio e...e
"Io l'ho vista questa persona"quasi urlo
"Cosa succede Cassidy?"mi guarda mio zio confuso
"Io conosco quell'uomo, era quel giorno al parcheggio"dico ricordandomi, questo è l'uomo che si trovava con i miei genitori, l'uomo che è stato sparato prima di loro....

Sei il mio impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora