32. La verità fa sempre male

56 3 0
                                    

Cassidy's pov
Sono qui in questo parco vuoto ma un'ora ormai, ma cosa voleva dire mio nonno, non può essere, che cosa significa che il padre di Connor ha ucciso i miei genitori, il mio cellulare squilla, e Seth, continua a chiamarmi ma io non gli rispondo, mi alzo dalla panchina e vado verso il cimitero, magari è ancora lì, cammino velocemente, probabilmente se ne è già andato ma devo provare
"Sei tornata"sento una voce e mi giro di scatto, ecco mio nonno che mi guarda, mi fa quasi strano chiamarlo nonno, ho sempre avuto rapporti con i miei nonni materni, i miei nonni paterni non si sono mai fatti vedere, neanche quando mio padre era in vita, mio zio mi ha sempre detto che non sono mai andati d'accordo mio padre e i miei nonni, non so bene il motivo
"Si sono qui, ora spiegati"dico incrociando le braccia a petto
"Cosa vuoi spiegato, io non ero mica li, ma l'assassino dei tuoi genitori è McCartney"dice lui
"Si ma come fai a esserne sicuro? Chi te l'ha detto?"chiedo
"Persone di cui mi fido ciecamente, sono i tuoi zii che non si fidano di me, soprattutto tuo zio, non l'ha mai voluto ammettere"dice lui, aspetta i miei zii lo sapevano? Non può essere, mi hanno tradito anche loro, li ho sempre trattati come due genitori e mi hanno mentito
"Cosa succede Cassidy? Non volevi sapere la verità?"chiede lui
"Non è questo, sono confusa, mi sento tradita"sussurro
"Lo so mia cara, i tuoi zii mi hanno sempre tenuta alla lontana da te, non mi hanno mai permesso di dirti cosa è realmente successo, ma possiamo rimediare, vieni con me"dice lui, lo guardo, se i miei zii mi volevano tenere lontano da lui ci sarà un motivo, non so bene quale ma c'è qualcosa
"No ho bisogno di pensare"dico
"Okay, questi sono i documenti se vuoi sapere altro, e c'è anche l'indirizzo dove puoi trovarmi" dice lui, mi porge dei fogli e si allontana, sospiro, mi sento così confusa, non posso credere che il padre di Connor è l'assassino dei miei genitori, non ha senso, il mio cellulare continua a suonare, è sempre Seth, non voglio parlare con lui, chissà se Connor sa che suo padre ha ucciso i miei genitori, vado verso la fermata dell'autobus e salgo, non so bene dove mi porterà ma spero lontano da casa, i miei zii lo sapevano, e non me ne hanno mai parlato, ho 19 anni merito di sapere la verità, non importa quanto male possa fare, guardo i fogli che mi ha dato mio nonno e ci sono le date di morte dei miei genitori, il tipo di pistola che li ha uccisi e altre cose che non capisco, mi guardo attorno e mi accorgo che sono arrivata nella zona della spiaggia dove vado sempre, decido di scendere, magari il mare mi aiuta, mi arriva un'altra chiamata e adesso sono i miei zii che chiamano, a quanto pare non capiscono che non voglio parlare con loro, Matthew McCartney, Matthew, Matthew questo nome mi sembra così familiare, ma dove l'ho sentito questo nome.
Non so da quanto tempo mi trovo in questo posto, so solo che sta iniziando a tramontare, mi arriva l'ennesima chiamata, guardo il cellulare e per poco non perdo un battito Connor McCartney no lui no, non voglio neanche pensare a lui in questo momento.

Sei il mio impossibileWhere stories live. Discover now