Il primo a entrare è Jake, che lascia prontamente la mano di Amelie appena mi vede e mi corre incontro.

''Il mio più sentito vaffanculo, Dylan!'' mormora mentre mi travolge in un abbraccio così forte da sembrarmi fraterno.

''Pensavi di poterti liberare di me così facilmente, eh?'' ridacchio io e lui a momenti mi soffoca nella stretta.

Mi guarda negli occhi, come per assicurarsi che non sia un sogno, e vedo che a momenti si commuove.
''Non ci volevo credere, fratello.'' bisbiglia.

Amelie corre dall'altro lato del letto e mi abbraccia fortemente a sua volta, accarezzandomi la schiena.
''Cazzo, Dylan, è successo un casino.'' bisbiglia con voce addolorata.

''Lo so, lo so. Ma insieme riusciremo a salvarla.'' replico io mentre loro si staccano e finalmente mi lasciano respirare.
Si siedono entrambi davanti a me insieme a Mary.

Insieme, raccontiamo ai due come lei è riuscita a salvarmi.
Restano allibiti e increduli ma la ringraziano almeno 10 volte per tutto ciò che ha fatto per me e per Isabelle.

''Noi non sapevamo nulla di quel centro, sapevo solo che lei stava impazzendo e minacciava di fare cose molto brutte quindi abbiamo agito d'istinto.'' spiega Amelie sentendosi in colpa, ma io la rassicuro.

''Ho pensato ad un ipotetico piano per tirarla fuori da lì...'' inizio io.
''E Amelie, te sarai la protagonista.'' proseguo.

''Come sempre.'' sorride lei e Jake gira gli occhi al cielo.

''Entrerai lì dentro con un auricolare nell'orecchio e una mini-telecamera nella penna che terrai nel taschino della giacca.
Io ti guiderò e ti dirò cosa fare.'' propongo.

Mary si alza e va immediatamente a ordinare ai suoi uomini di prendere quanto serve per la missione e io continuo a spiegare tutto ad Amelie.

''Dovrai lusingare il medico, che da quanto capisco è un depravato del cazzo. Quindi sarà facile sedurlo.'' aggiungo e Jake si innervosisce subito.

''È per Isabelle.'' gli dice lei rivolgendogli uno sguardo rassicurante e lui si calma.

''Nella tasca dei pantaloni, invece, avrai una cimice che passerai segretamente ad Isabelle e che lei avrà sempre addosso, poi ci servirà da prova per i comportamenti del medico.'' vado avanti io e lei annuisce.

Mary torna con tutto l'occorrente e ci lascia tutti confusi dal fatto che avesse questi oggetti in casa.
''Segreti del mestiere.'' ridacchia lei.

''Pronta?'' domando io ad Amelie e lei mi dice di sì, con un tono sicuro che mi rasserena.

Colleghiamo i dispositivi e poi i due partono, lasciando me e Mary da soli ed estremamente in ansia.

Finalmente i due arrivano e Amelie si dirige verso il centro.
Dalla telecamera vedo che è così fottutamente cupo, rovinato, deprimente.
Nulla che si possa associare alla mia Isabelle.

''Buongiorno, sono Amelie Lancaster e vorrei parlare con il dottor Richards con urgenza.'' annuncia lei con aria convinta.

Per fortuna la lasciano passare e lei entra immediatamente nell'ufficio del medico.

''Buongiorno, dottor Richards.'' lo saluta lei cambiando abilmente tono di voce, rendendolo più femminile e sensuale.

''Buongiorno Amelie. Ci siamo già visti, vero?'' replica lui lasciando i fogli che ha in mano, poggiandoli sulla scrivania.

''Sì, per la mia amica Isabelle. Sono qui proprio per lei.'' spiega Amelie, avvicinandosi a lui.
Vedo meglio il suo viso e vorrei spaccare lo schermo ma mi trattengo.

''Ti ho già detto che non sono permesse visite per lei, mi dispiace.'' annuncia freddamente.

''Lo so, lo so. Però sto soffrendo così tanto, sapendo che sta qui dentro da sola.'' mormora tristemente, ma il dottore scuote la testa immediatamente.

''Ho già detto che non sarà possibile.'' ripete senza smuoversi.

''Per favore!'' lo supplica Amelie ma tutti i tentativi sembrano essere inutili.

''Mi dispiace, ma potresti parlarle di lui e influire negativamente sul suo ricovero.
Quindi, ancora una volta, no.'' prosegue lui fermamente.

''Amelie, sbottonati un bottone della camicia e digli che farai la brava, solo per lui.'' sussurro nel microfono, ricevendo un'occhiataccia da Mary.

Lei porta le mani al busto, per poi poggiare il palmo della mano sul petto del medico e accarezzarlo lentamente.

''Farò la brava e non dirò niente, solo per lei. Promesso.'' sussurra sensualmente e lo sguardo duro del dottore si addolcisce.

Lei si avvicina ulteriormente al suo orecchio e sussurra:
''Mi dica, non le sembro una brava ragazza, dottore?''

''Solo cinque minuti. E manco una parola sul ragazzo, d'accordo? Sennò dovrai pagare le conseguenze.'' replica spostandole una ciocca di capelli.

Giuro che ti ammazzo, coglione.

Amelie esce quasi correndo dall'ufficio e si dirige verso la stanza di Isabelle che ormai conosce.

''Guarda te cosa mi fai fare!'' bisbiglia arrabbiatamente nel microfono, ma io le ricordo che è tutto per la nostra Belle.

Entra nella stanza velocemente e in quel preciso momento, la vedo.
Cazzo, è distrutta. Le occhiaie le contornano il volto, le rughe le rigano le guance che una volta erano riempite da sorrisi e i capelli sono disordinati.
Ma rimane sempre e comunque dannatamente bellissima.

Corre ad abbracciare Amelie ed è come se la abbracciassi io, come se ispirassi il suo profumo che crea dipendenza e affondassi il mio volto nell'incavo del suo collo.
Vorrei essere io.

''Amelie, come hai fatto a-'' comincia a domandare Isabelle.

''Non è importante, Isa. Ma ora mi devi ascoltare: ti tireremo fuori da qui, ma devi tenere questo e devi averlo sempre addosso, ok?'' dice freneticamente mentre la dà in mano la cimice.

Isabelle sembra visibilmente confusa ma annuisce subito.

''Dille che è bellissima, per favore.'' mormoro con le lacrime agli occhi.

''Mica posso uscirmene così dal null-'' comincia a dire lei, ma Isabelle la interrompe.

''Con chi parli?'' domanda ridendo.
''Devo chiedere ai dottori di ammettere pure te qui dentro?'' continua a sorridere e istintivamente sorrido anche io.

''Passamela.'' quasi supplico Amelie.

Lei aspetta qualche secondo per poi rimuovere l'auricolare e passarlo ad Isabelle che lo prende e se lo mette con incertezza.

''Ciao, Belle.''

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