50. Jase: Bellezza

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Angolo Autrice

Dato che alcuni non si ricordano le cose. Ho deciso di fare un "negli episodi precedenti." Non abituatevi. È possibile che mi scordi di farlo.

Negli episodi precedenti.

Zach, James e Seth sono stati mandati da Max a catturare Michael McEwan, su "consiglio" di Barker, che loro sono "gentilmente" andati a trovare.
Durante la partenza Jo finalmente si mette a posto la testa e urla a tutto il bunker che ama Seth Frost. Il ragazzo apatico, soddisfatto dalla risposta si ripromette di ritornare per lei.
Ci ricordiamo che Eli, Court e Miss Cooper (l'insegnante di scherma di Arianne e gli Iniziati) si sarebbero occupati di ricercare Valentine Santos (l'assassino di Sky).
Dunque James e gli altri partono e trovano Michael, solo che l'ambiguo scrittore cerca di aggirare tutti quanti con le sue parole. Missione fallita, poiché il nostro James non ci casca e tantomeno quella testa di roccia di Frost. Vengono assaliti dai Ribelli che si rivelano sottoposti di Ellen Frost decisi a seguire James, poiché il prediletto della defunta madre di Apaticoman.
James batte un duello McEwan che, dopo aver fatto la Fatina buona presentandogli i possibili schiavetti, voltafaccia e confessa di aver mandato i suoi uomini a prendere Sophie e che il caro Valentine possiede ben due Elements e vorrebbe distruggere Susan con quelli. Ma James si preoccupa che possa diventare folle prima che ciò possa accadere, temendo per tutti gli abitanti del pianeta, che carino vero?
Partono e quando arrivano James viene percosso da una brutta sensazione.

«Abbiamo due Imperium di terra. Non dovrebbe essere difficile.» affermò Zach dubbioso osservando la distesa di nulla.
«Se non fosse che il nostro avversario è un mostro distruttivo che controlla tutti gli elementi. Già non era innocuo prima, ora sarà pressoché imbattibile.» affermò Frost. Probabilmente ricordava la distruzione che aveva provocato Santos alla sua dimora.
«Se qualcuno non avesse distrutto il jet, ci saremmo arrivati in volo.» sospirò Zach con una chiara frecciatina.
«Allora era meglio venire bombardati dai Ribelli. La prossima volta dimmelo che vuoi suicidarti, Zach. Magari ti do una mano.» replicai.
«Rimanere qui non è una soluzione. Siamo troppo scoperti.» intervenne Frost.
Scandagliai la zona con lo sguardo. Apparentemente sembrava deserta e probabilmente lo era, ma non ero così ingenuo da sperare che durante l'attraversata non ci avrebbero teso un agguato.
«Sentite, questo posto è praticamente il mio territorio, sabbia, metallo, terra e un caldo infernale. Posso andare per primo e...»
«Zach, non per mancanza di fiducia, ma l'ultima volta sei stato catturato nel deserto sabbioso. Anche lì era il tuo territorio.» lo ripresi.
«Potrei portarvi in volo, se mi liberate.» intervenne McEwan dietro di noi.
Zach rise. «Bella battuta, Luogotenente inquietante. Magari la prossima volta riesci a persuaderci a farti scappare. Purtroppo per te non siamo ancora così disperati.» Poi si accigliò e mi fissò. «Non lo siamo, giusto?» chiese per esserne certo.
«No, non lo siamo. Però mi ha fatto venire un'idea. È pericolosa, e potrebbe essere mortale. A chi va di rischiare?» chiesi allegramente.
«Ti odio. Posso odiarlo?» chiese Zach con molta confidenza a Frost che inarcò un sopracciglio della serie "cosa vuoi da me?".
«Ci catapulteremo.» dissi senza aspettare assensi. «E dato che siete in due a dominare la terra, non dovrebbe essere difficile fare un lancio lontano e preciso.» conclusi.
Zach si mise a ridere di nuovo.
«Buona questa! Ora, perché non ci dici il vero piano?» esclamò divertito. Ma il sorriso si perse non appena incontrò il mio sguardo serio.
«Oppure attraversiamo la distesa di nulla e basta.» affermò Seth. Si alzò in piedi e si diresse lentamente verso l'uscita. Saltò giù dalla finestra rotta facendo trattenere a tutti il fiato. I suoi piedi toccarono il terreno alzando della polvere. Rimase fermo per lunghi istanti, ma non successe niente. Zach espirò sollevato. Frost avanzò a passo sicuro nella direzione della base. Il terreno sembrava sicuro, quindi io e Zach ci apprestammo a seguire il biondo, quando il ragazzo venne risucchiato letteralmente dal sottosuolo, proprio mentre Zach ci apprestava a buttarsi. Agitò le braccia per mantenere l'equilibrio e ricadde indietro di sedere. Fissammo tutti il punto in cui era sparito Frost, in attesa che ritornasse in superficie.
«Beh, che peccato, ho perso un cognato.» dissi quando fui certo che non sarebbe ritornato.
«Pensi che io possa essere un tuo potenziale cognato?» chiese Zach alternando lo sguardo da me al punto critico.
Inarcai un sopracciglio.
«Allora ti sta simpatico! Lo preferisci a me!» esclamò Zach.
«No, Zach. I miei gusti sono migliori di quelli di mia sorella.» sbuffai.
Sapevo bene che non potevo di certo abbandonare quella testa dura biondo platino al suo destino per mia sorella. Quindi, dopo aver sbuffato a dovere, mi voltai per prendere la rincorsa, poi mi gettai a capofitto come se stessi per tuffarmi in una piscina. Come avevo previsto, invece di schiantarmi, venni risucchiato dal terreno che sembrava melma ghiacciata a contatto con la mia pelle.
Appena riemersi compii una giravolta per cascare con un ginocchio a terra.
Mi ritrovai in un lungo condotto di terra e dall'aria infinita. Sembrava un percorso scavato da un verme gigante. Molto gigante. Nessuna traccia di Frost e nessuna traccia di Zach e McEwan. Evidentemente ci volevano separare.
«Tzé, la mia idea della catapulta era migliore.» sbuffai. «Stupidi compagni di squadra.».

Elements: Perdita (in revisione) Where stories live. Discover now