Don't hate me. Love me. ~ KOO...

By RoxyTaekook

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| COMPLETA | Taehyung trova un numero di telefono nel bagno della scuola. Contatta lo sconosciuto per noia. M... More

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Epilogo
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By RoxyTaekook

Jeongguk's pov

La sveglia del mio cellulare iniziò a suonare, allungai un braccio e la spensi. Quel rumore così fastidioso di prima mattina era impossibile reggerlo, ma visto che sono dormiglione non ho molta scelta e devo puntarla ogni mattina se voglio arrivare in tempo a scuola.
Provo ad alzarmi, ma delle braccia mi bloccano sul letto.

Avevo Taehyung letteralmente appiccicato a me e io rimasi un po' sorpreso della cosa, anche perché non ero abituato a svegliarmi con qualcuno accanto, figurarsi stretto così a me.
Fino a ieri sera teneva le distanze su quel letto, stando talmente tanto vicino al bordo da poter cadere da un momento all'altro e invece adesso me lo ritrovavo che abbracciava il mio petto.

Guardai il suo viso attentamente, osservando ogni minimo dettaglio. Notai un piccolo neo sulla punta del naso a cui prima non avevo fatto molto caso, aveva le labbra dischiuse e un po' di saliva nell'angolo della bocca. Non mi ero mai reso conto di quanto quelle labbra fossero così perfette, carnose e rosee. Mi avvicinai al suo viso lentamente vino a trovarmi a pochi centimetri da lui, mi soffermai ancora una volta a guardare le sue labbra. Non so per quale motivo le stavo bramando così tanto, ma più le guardavo più avevo voglia di unirle alle mie.
Si, stavo decisamente impazzendo, ma quella voglia di farlo aumentava sempre di più.

Il grigio strofinò il suo viso nel mio petto e in quel preciso istante lasciai quei pensieri e mi allontanai dal suo viso. Non so perché mi comportavo così, ma l'unica cosa certa era che quel ragazzo mi stava facendo impazzire e non poco.

Guardai l'orario sul mio cellulare e mi accorsi che era tardi, se non ci fossimo sbrigati ad alzarci saremmo arrivati tardi a lezione.

«Taehyung» cercai di svegliarlo, ma l'unica cosa che ricevetti era un lamento da parta sua «Taehyung svegliati o faremo tardi»
Si portò la mano sopra un occhio, iniziando a strofinarlo, aprì l'altro e sollevò lo sguardo su di me e dopo essersi accorto di essere letteralmente appiccicato al mio corpo si allontanò subito mettendosi a sedere.

«S-scusa» abbassò lo sguardo e come al solito le sue guance si tinsero di rosso.

«Tranquillo» risposi io. Ad essere sinceri il fatto che mi fossi svegliato con lui così vicino a me non mi aveva dato alcun disturbo. Strano, ma vero.

«Dormo sempre abbracciando un cuscino e ti avrò scambiato per uno di loro»

«Non è un problema, davvero» lo tranquillizzai io.
Mi alzai dal letto e dopo aver preso dei vestiti dell'armadio uscii fuori dalla stanza per andare in bagno.
Mi lavai velocemente i denti e il viso, guardai il mio riflesso allo specchio e mi accorsi di star sorridendo.

Tornai subito dopo in camera e mi bloccai davanti la soglia della porta. Rimasi a fissare la figura di Taehyung con solo dei boxer neri addosso. Guardai il suo intero corpo, fermandoni due minuti in più ad osservare la sua pancia. Era adorabile.

Il grigio si accorse della mia presenza e dopo avermi lanciato un'occhiattaccia e tirato un cuscino dritto in faccia parlò:
«Si può sapere che hai da guardare?» disse mentre indossava velocemente i pantaloni.
Io non risposi e mi avvicinai a lui, allungai una mano e con un dito inizia a premere sulla sua pancetta.

«È così carina»

«S-smettila di t-toccarmi» afferrò la maglietta sul letto e la porto davanti la sua pancia per coprirla, il viso ormai completamente rosso.

«Perché?»

«Perché è imbarazzante»

«La tua pancia sarebbe imbarazzante?» dissi io cercando di guardare nonostante fosse coperta «Io la trovo carina» allungai una mano cercando di toccarla ancora, ma lui la allontanò subito.

Mi lanciò un'occhiata gelida per poi tirarmi la maglietta in faccia.
«Hai qualcosa da prestarmi?» disse poi guardando verso l'armadio «I pantaloni posso anche rimetterli, ma non mi va di rimettere la stessa maglietta»

«Così da non riaverla più indietro come con la felpa?» lo guardai serio «A proposito, che fine ha fatto?»

Lui sembro ricordarsi improvvisamente della cosa e iniziò a parlare senza fermarsi un attimo.
«Cazzo, hai ragione» iniziò a dire «Mi ero dimenticato di averla. Te la riporto domani, promesso»

«Lascia stare» andai verso l'armadio e presi uno dei miei maglioncini neri. Perché si, io uso quasi sempre il nero «Puoi tenerla» mi avvicinai nuovamente a lui e gli porsi il maglioncino che lui prese senza esitare.

«G-grazie» mi sorrise imbarazzato per poi indossarlo. Gli stava un po' largo, ma comunque benissimo. Si che lui starebbe bene con qualsiasi cosa addosso o meglio ancora senza nulla addosso.
No aspetta, a che cazzo sto pensando?

«Bene» allontanai quei pensieri e presi il giubbotto e lo zaino «Andiamo» dissi uscendo velocemente dalla stanza seguito da lui.

~

Taehyung's pov

«JIIIIN» aprì la porta della classe facendo un gran baccano avevo gli occhi di tutti puntati addosso, ma non ci feci molto caso «JIIIN» mi precipitai verso il banco del mio amico e vi appoggiai le mani «Jin passami i compiti»
Mi chinai verso di lui e solo dopo averlo guardato attentamente mi accorsi che qualcosa non andava. Aveva le braccia incrociate sul banco e il viso sprofondato su di esse. Mi avvicinai a lui, e portai una mano fra i suoi capelli sollevandoli leggermente così da poterlo vedere negli occhi.
«Jin...» dissi in un sussurro «Qualcosa non va?»
Lui non rispose, rimase in silenzio gli occhi chiusi «Jin»

«Sto bene» disse con voce spezzata «Ma mi dispiace, non li ho fatti neanch'io oggi»

«No, tu non stai bene»
Conoscevo Jin da troppo tempo ed era impossibile per me non capire quando avesse qualcosa e lui adesso stava male. Potevo vederlo benissimo.
«Dimmi cos'è successo»

«Niente» aprì gli occhi e finalmente mi guardò. Aveva gli occhi rossi e delle occhiaie visibili.

«Ti conosco da troppo Jin» dissi io «Capisco quando stai male, quindi non mentire» gli accarezzai i capelli «Non hai dormito vero? Lo capisco dai tuoi occhi»
Lui non rispose, si coprì il viso con l'intenzione di ignorarmi.
Lo guardai per qualche secondo, stavo per parlare ancora, ma la porta si aprì ed entro la professoressa.
Yoongi arrivò subito dopo, aveva il fiatone. Prese posto, guardò prima Jin e poi me e ci salutò entrambi. Lo salutai e poi ritornai a guardare Jin, ancora con la testa bassa.
«Ne parliamo dopo, okay?» gli dissi per poi tornare al mio posto.

Non avevo mai visto Jin in questo stato, lui era sempre allegro e su di giri ed era quello che animava sempre il gruppo e che faceva sorridere tutti anche quando la situazione faceva schifo. Adesso vederlo così mi faceva stare male. Volevo aiutarlo, proprio come lui aiutava sempre me.

Le lezioni proseguirono e ovviamente stava andando tutto una merda. Mi ero beccato un due sia in matematica che in coreano. E di chi era la colpa?

Erano finite le prime ore di lezione e finalmente potevo mettere qualcosa sotto i denti. Stamattina quel coglione di Jungkook non mi aveva dato il tempo di fare colazione. Dopo aver torturato la mia pancia era uscito dalla camera andando dritto verso la porta d'ingresso costringendomi a seguirlo e adesso stavo morendo di fame.

Mi girai verso Jin per assicurarmi che stesse bene, ma appena suonò la campana di precipitò fuori dalla classe senza dire nulla a nessuno.

«Ma che gli prende?» mi chiese Yoongi avvicinandosi al mio banco e guardando fuori dalla porta «È strano»

«Non lo so, non mi ha quasi rivolto la parola» ero preoccupato per lui e volevo sapere cosa lo turbava, ma allo stesso tempo non volevo insistere nel farlo parlare, magari aveva bisogno di tempo. Avrei parlato con lui dopo le lezioni «Andiamo in mensa?» chiesi a Yoongi che subito acconsentì.



«Yooongi» Hoseok si alzò dal posto sventolando una mano per richiamarci. Una volta raggiunto il tavolo Yoongi salutò il suo ragazzo con un bacio sulle labbra e prese posto accanto a lui. Io venni tirato dalla maglietta e fatto sedere accanto a Jungkook, per poco non lasciai andare il vassoio.
«Ma che ti prende» dissi guardandolo male, lui ricambio con un sorriso.

«Come vanno le cose?» chiese lui circondando le mie spalle con le sue braccia che io però tolsi subito dopo.

«Davvero lo stai chiedendo?» gli lanciai un'occhiata gelida e lui mi guardo confuso.

«Che ho fatto stavolta?»

«Che hai fatto?» dissi quasi sul punto di urlare «Per colpa tuo ho preso 2 in matematica e in coreano» mi poggiai allo schienale della sedia e mi passai una mano fra i capelli «Se non mi avessi costretto a rimanere da te ieri notte non sarebbe successo» dissi sbuffando.

«Ti avevo detto di copiare da Jin, se sei stato così idiota che posso farci» rispose lui mordendo il suo panino.

«Jin non ha studiato e io sono rimasto come un coglione a causa tua. Mi farai rovinare la media»

«Quanto la fai lunga per un voto» alzò gli occhi al cielo e mi ignorò.

«Hai dormito da Jungkook?» Jimin e gli altri ragazzi ascoltavano la conversazione divertiti. Tutti tranne Jimin che aveva una faccia strana.

«Si, perché?» lo guardai confuso. Non capisco cosa ci fosse di strano.

«Scommetto che lo stronzo ti ha fatto dormire sul divano» Hoseok indicò Jungkook con un dito, l'altro lo ignorò troppo impegnato a mangiare il suo pranzo.

«No» dissi io in un sussurro e con le guance leggermente rosse «Ho dormito nel suo letto» abbassai la testa imbarazzato «Insieme a lui»
A quelle parole Jimin, Hoseok e Namjoon rimasero a bocca aperta e guardarono Jungkook scioccati.
«Perché quelle facce?» chiesi io ancora più confuso, ma subito mi ricordai di quello che aveva detto Jungkook ieri sera.

«Lui non fa dormire nessuno nel suo letto» Jimin adesso guardava il suo amico offeso «Una volta mi ha buttato giù dal letto e fatto andare di sotto a dormire sul divano» gli lanciò un'occhitaccia poi si girò verso di me e continuò «Dice che odia condividere il suo letto con altre persone e che vuole do-»

«Hai finto?» Jungkook ancora con il panino in mano guardò male Jimin come per dirgli di chiudere la bocca.

«No» rispose il biondo «Dicevo» e si rivolse nuovamente a me «Che vuole dormire solo, non gli piace stare a contatto con qualcuno mentre dorme e il fatto che tu mi dica questo mi sorprende»

«Ah...» non sapevo cosa rispondere. Sapevo che Jungkook non avesse mai fatto dormire nessuno nel suo letto, ma ero convinto fosse solo perché erano in troppi.

«A quanto pare a lui non dispiace dormire accanto a te» mi rivolse un'occhiata maliziosa e io ovviamente mi imbarazzai ancora una volta.

«Ora chiudi quella bocca e mangia» disse con tono infastidito il castano.

«Certo, certo. Mangio» Jimin si zittì e riprese a mangiare, ma prima mi fece l'occhiolino e mi sorrise.

«Taehyung» mi girai verso Namjoon che si trovava difronte a me. Era rimasto in silenzio per tutto il tempo e aveva lo sguardo serio «Sai dov'è Jin?»

«A dir la verità no» risposi «È andato via appena è suonata la campanella. Non sembrava stare bene» la sua espressione cambiò improvvisamente e adesso sembrava preoccupato. Era successo qualcosa a Jin, ne ero certo, ma adesso vedere anche Namjoon così mi fece solo arrivare a una conclusione. Era successo qualcosa fra quei due «È successo qualcosa

«N-no» distolse lo sguardo e lo riportò sul suo piatto «Se dovessi sapere dov'è o come sta, puoi farmelo sapere?»

Lo guardai un attimo confuso poi risposi con un semplice:
«Si, lo farò»

A dir la verità avevo una un'idea di dove fosse Jin, ma sapevo anche che voleva essere lasciato solo, quindi non lo raggiunsi. Avrei aspettato la fine delle lezioni per parlare con lui.

«RAGAZZIIIII» Hoseok iniziò ad urlare davanti a tutti gli studenti presenti in mensa, tutti si voltarono verso di lui. C'era chi rideva, chi si era spaventato a quelle urla e chi lo guardava imbronciato per averli disturbati in un momento di tranquillità «Guardate qui» portò il cellulare al centro del tavolo in modo da mostrarlo a tutti. Tutti noi portammo la nostra attenzione a quel piccolo schermo, leggendo quello che vi era scritto «La BigHit» disse guardando ognuno di noi «Cerca dei nuovi ragazzi che sappiano ballare e cantare» disse tutto elettrizzato «Vogliono formare un nuovo gruppo»

«E quindi?» chiese Yoongi confuso, guardando il suo ragazzo che non faceva altro che saltellare sulla sedia.

«E quindi quel nuovo gruppo potremmo essere noi» rispose lui con un gran sorriso sul volto.

«Stai parlando sul serio Hobi Namjoon lo guardò per qualche secondo poi alzo lo sguardo verso l'alto come se stesse pensando a qualcosa «Un gruppo dici?»

«Si» abbassò la testa ripetutamente tanto che sembrava che da un momento all'altro dovesse staccarsi dal collo «Sappiamo cantare e anche ballare. Sarebbe un figata assurda» si alzò dalla sedia con un scattò e iniziò a saltellare sul posto «Vi immaginate? Diventare degli Idol?»

«Sarebbe fantastico» Jimin si alzò a sua volta, andò accanto a Hoseok e iniziò a saltellare insieme a lui «Io ci sto» poi si rivolse a noi «E voi?»

Io e gli altro ragazzi ci guardammo negli occhi e dopo averci pensato un attimo acconsentimmo anche noi.

«Bene» Hoseok si rimise seduto «Adesso dobbiamo solo dirlo a Jin. Sono sicuro sarà felice di questa cosa» si avvicinò al viso di Yoongi e lo baciò, lasciando il menta spiazzato da quel gesto, cosa che durò pochissimo perché subito dopo ricambiò il bacio fregandosene degli studenti che li stavano guardando.



Le lezioni erano appena finite, Jin si era alzato ed uscito dalla classe senza salutare ne me, ne Yoongi. Ci guardammo entrambi per qualche secondo, poi presi tutta la mia roba e la posai nello zaino.
«Vado a parlargli» dissi rivolto a Yoongi per poi correre dietro a Jin, sentendo da parte del mente un:
«Fammi sapere»

«Jin» lo afferrai per il polso costringendolo a fermarsi, lui si girò verso di me. Proprio come stamattina aveva un espressione triste sul volto.

«Tae» disse in un sussurro, forzando un sorriso.

«Facciamo la strada insieme» ricambiai il sorriso, lasciai andare il suo polso e mi misi accanto a lui.
Percorsi insieme a lui la strada verso casa in silenzio. Lui non sembrava avere intenzione di parlare e io non volevo di certo forzarlo, quindi rimasi semplicemente in zitto osservando la strada davanti a me e guardando ogni tanto verso di lui.
Il fatto che fosse così silenzioso mi preoccupava parecchio. Lui non era mai stato così, non vederlo sorridere come faceva solitamente mi metteva una tristezza infinita.
Il mio cellulare squillò, lo sbloccai e lessi i messaggi che mi aveva appena mandato Yoongi.

1 nuovo messaggio da "Suga"

Suga:
Saputo qualcosa?

Me:
Ancora niente.
Non credo voglia parlarne.

Suga:
Cavolo...
Vorrei sapere cos'ha.

Vorrei aiutarlo, non posso vederlo così.

Me:
Proverò a farlo parlare, ma se non vuole non posso forzarlo

Suga:
Okay, fammi sapere come sta.

Me:
D'accordo
A dopo

Suga:
A dopo

Eravamo appena arrivati all'incrocio dove ci saremmo dovuti separare. Lui mi salutò e proseguì per la sua strada, ma io invece di andare verso casa mia lo seguii silenziosamente.
Si fermò di colpo e voltò il capo verso di me.
«Perché mi segui?» mi guardò un po' confuso non riuscendo a capire.

«Ti accompagno»

«Posso andare da solo» e riprese a camminare. Io lo affiancai, mi guardò con la cosa dell'occhio ma non disse nulla.

«Jin...» lo chiamai pronunciando il suo nome in un sussurro «So che qualcosa non va e so anche che tu non ne parlerai. Non ti costringerò a farlo, quindi aspetterò che sia tu a volerlo» aspettai una sua risposta, che purtroppo non arrivò.

Passò un po' di tempo prima che lui parlasse.
«Ho baciato Namjoon» disse d'un tratto prendendomi alla sprovvista «Ma non avrei dovuto farlo» guardava dritto davanti a se, gli occhi un po' lucidi.

«Non capisco quale sia il problema» lo guardai confuso, cercando di capire cosa lo turbasse.

«Ha una ragazza» rispose lui.
Rimasi di sasso ascoltando quelle parole e potei notare che delle lacrime scendevano lungo il suo viso «Sono stato un idiota» disse fra un singhiozzo e l'altro.

«Tu non sei un idiota Jin»

«Si, invece»

«No. Non potevi saperlo, lui non l'ha mai detto a nessuno di noi, quindi non hai colpe» dissi cercando di tranquillizzarlo.

«È stato imbarazzante» abbassò lo sguardo, gli occhi ancora pieni di lacrime «Non riesco neanche a guardarlo in faccia Tae»

Era così raro vederlo piangere. Il suo sorriso sostituito da quelle lacrime mi faceva sentire impotente. Non mi ero reso conto di quanto tenesse a Namjoon. Avevano legato molto, è vero, ma mai avrei pensato che fosse così preso da lui, che gli piacesse così tanto. Senza pensarci due volte lo strinsi forte a me. Iniziò a piangere ancora più di prima e tremava.
«Tu sei un bellissimo ragazzo Jin» dissi stringendolo a me «E troverai qualcuno a cui piaci davvero» lo allontanai leggermente da me, stringendo la presa sulle sue spalle «Devi solo aspettare, vedrai che troverai qualcuno. Namjoon non è l'unico ragazzo sulla terra»

«Già...» mi guardò dritto negli occhi «Devo solo smetterla di pensarci troppo, giusto?»

«So che è difficile» abbassai le braccia lasciando andare la presa «Vedi me, mi interessa un ragazzo stronzo, arrogante e etero che non mi si fila di striscio» feci un piccolo sorriso «Ma ci spero ancora» mi grattai il capo inclinando la testa di lato «Qui l'idiota sono io. Ma vedi...lascio correre e provo a non pensarci e tu dovresti fare lo stesso»

«Lo farò Tae o almeno ci proverò»

«Così ti voglio»

«Grazie» disse «Grazie per avermi ascoltato» e mi sorrise, ma questa volta fu un sorriso sincero.

«Non devi ringraziarmi, tu sei la mia famiglia e ci sarò sempre per te»

Dopo aver finalmente parlato con lui e averlo fatto sfogare, sembrava stare molto meglio. Gli raccontai anche dell'idea avuta da Hoseok riguardo le audizioni della BigHit e sul formare un gruppo insieme. Gli brillarono gli occhi a quella notizia e ne fu entusiasta.
Dopo qualche minuto eravamo finalmente davanti casa sua e dopo avermi abbracciato entrò in caso.

La prima cosa che feci fu prendere il cellulare e mandare un messaggio a Yoongi per avvisarlo di quanto era successo.
Stavo per rimettere il cellulare in tasca, quando mi arrivò un messaggio.

2 nuovi messaggi da "Kook"

Kook:
Ehi merdina

Sto venendo a casa tua

Ma che cazzo. Possibile che debba stare sempre tra i piedi? Non che la cosa mi desse fastidio, ma già oggi mi aveva fatto prendere dei pessimi voti e non lascerò che lo faccia anche questa volta.

Me:
No.

Non sono a casa.

Arrivai davanti casa mia. Appoggiato al cancello c'era lui. Lo zaino in spalla  lo sguardo basso, i capelli spettinati, i soliti pantaloni stretti che gli mettevano in mostra quelle gambe muscolose e il suo sedere tonico. Quei pantaloni che gli avrei strappato volentieri di dosso.

«Ehy» mi chiamò lui svegliandomi da quello stato di trance «Hai intenzione di sbavarmi addosso o mi fai entrare?» mi mostrò il polso e con un dito picchettò su l'orologio «È da ben 10 minuti che aspetto»

«E potevi anche evitare» risposi io avvicinandomi al cancello e prendendo le chiavi di casa dallo zaino.

«Che vuoi dire con questo?» alzò un sopracciglio «Che non mi farai entrare?»

«Esattamente» aprii il cancello e mi infilai subito dentro richiudendo prima che lui potesse entrare.

«Ma che fai?» portò le mani al cancello iniziando a spingerlo cercando di aprirlo «Fammi entrare stronzo»

«Non ci penso proprio» risposi io con aria soddisfatta «Se ti lascio entrare mi farai perdere tempo e non ho intenzione di prendere un altro 2 a causa tua»

«Ma guarda te questo nanetto» incrociò le braccia al petto e sbuffò.

«Ma se sono poco più alto di te»

«Lasciami entrare» disse, spingendo ancora una volta il cancello.

«No» e senza dire altro gli diedi le spalle ed entrai in casa sentendo ancora il castano lamentarsi e mandarmi insulti.

«Sei un coglione Kim» urlò.



~ Spazio autrice ~

Capitolo abbastanza noioso.
Sorry 💜

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