Soy el diablo, pero soy graci...

By B_hurricane

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"Ti odio perché il tuo umore influisce sul mio, perché quando ti arrabbi mi urli contro, perché se ci sei non... More

★ Trailer ☆
★ Cast ☆
01 -sono tornata-
02-ballo per me-
03-il vero mostro che giace in me-
04-Ti farò uscire dal buio-
05-"Buonanotte Trilly"."Buonanotte Peter"-
06-Spensierati-
07-Non mi scappi, piccola-
08-Vamos a bailar-
09-È possibile sentirsi completi nonostante non si abbia niente?-
10-Ora che ci sei non ti farò più scappare-
11-Cosa vuoi, Einar?-
12-Mi hai portata fuori dal buio-
13-Buonanotte angelo-
14-Fanculo!-
15-Se vuole la guerra, che guerra sia-
16-Ti piace la velocità?-
17-Cosa combini angelo?-
18-Ma io e te non ci odiavamo?-
19-Siamo dei cattivi ragazzi-
20-L'amore non fa per me-
21-È incredibile-
22-Kill him-
23-Nel suo, lascia sembre un segno-
24-Ho bisogno di un altra vita-
25-Non ho paura di lui-
26-Entrambi colori scuri, ma di tonalità diverse-
27-Un'altra pugnalata-
28-Di fingere mi sono stancata-
29-Balenottera-
30-Ruberei quella borsa altre mille volte-
31-But I'm in pieces,pick me up,and put me together-
32-Vinco sempre io,qualsiasi sia la sfida-
33-Io non uccido,io faccio male-
34-In così poco hai fatto così tanto-
35-Insieme ce la faremo-
36-Sei uno sbaglio-
37-Sono un sacco di cose,ma nulla di buono-
38-Non mi fido di te-
39-Voglio te-
40-Like a fire-
41-Sono stanca-
42-Le parole non bastano-
43-Niente è giusto e tutto è sbagliato-
44-L'avrei mai avuto un amore così grande?-
45-Mezzanotte è la mia ora-
46-Il futuro che merito-
47-Ben tornata stronza-
48-Verità nascoste-
49-Chi ama non fa male-
50-Conclusione-
51-Se tu sei dentro,siamo dentro anche noi-
52-Come un re e una regina-
53-Mi cercavi?-
❦ Iris&Einar ❦
54-Mallow-
55-Conosco il mio cuore-
56-L'ultimo momento-
57-Ti odio-
58- La stronza e il presuntuoso-
59-Si ♡-
60-Due menti e un cuore-
62-Amore mio-
Ringraziamenti e nuova storia
Instagram

61-Vivremo felici insieme-

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By B_hurricane

"Bussa tu" .
"No, bussa tu" .

"Avanti, bussa" lo incoraggio, facendogli un cenno verso la porta.
"Senti, l'idea è stata tua, avrei volentieri fatto un altro round. Quindi bussi tu" dice, guadagnandosi un colpo sul petto da parte mia.
"Beh, non potevo di certo nascondere una rarissima relazione ai miei amici. Dai, bussa". Loro devono sapere, soprattutto perché questa è la mia seconda relazione, la prima dopo Justin e molto probabilmente, o finirò per amarlo alla follia e non sarò più capace di lasciarlo andare, oppure ci divideremo e morirò zitella. O Einar, o niente, in poche parole.

"È già tanto che ti ho assecondata" risponde e sto per ribattere, quando però la porta si apre di scatto rivelando uno ad uno i volti dei miei amici preoccupati.

Che sta succedendo?

"Ragazzi?" li richiamo ma nessuno di loro mi dedica un minimo di attenzione, sono troppo impegnati ad uscire imprecando tra di loro. Susan si accorge di me e i suoi occhi da preoccupati mutano a impauriti, così io la guardo aggrottando le sopracciglia, aspettando una spiegazione.

"Ragazzi che diamine sta succedendo?!" alzo la voce, ottenendo l'attenzione di ognuno di loro. "Non c'è tempo, adesso. Sali in macchina che ti spiego" mi dice Cam e così faccio, salgo nella sua auto e li guardo da fuori.

Osservo un Cameron preoccupato impegnato a inveire contro Davis, e a quanto pare la situazione gli sta sfuggendo di mano. Einar si mette in mezzo, e spinge Cameron verso la sua auto, per poi salire nei posti retrovisori insieme a Susan ed Emily.

Guardo Cameron, in attesa di una sua spiegazione. Batte un pugno contro il volante, facendo sobbalzare Susan che si trova sull'orlo di scoppiare, e poi si volta proprio in sua direzione, intimandogli qualcosa.

"Ragazzi?" li richiamo ancora, e la mia voce funge come un via libera per Susan, lasciando spazio alle lacrime di scorgere nel suo viso. Le accarezzo il ginocchio, mentre lei fruga nella tasca per poi mostrarmi il cellulare.

Da Sconosciuto:
Porta i tuoi amici al posto di ieri, Dolcezza. Niente ancora è finito e niente ancora è iniziato.

"Perché diavolo si ostina a scrivere a te?!" esclamo battendo il palmo della mano contro il cruscotto. Susan deve lasciarla fuori, lei è quella che c'entra mano di tutti.

"Perché sono la più debole, Iris. Può manovrarmi come gli pare e farmi fare tutto quello che vuole" risponde, ed io mi arrabbio ancora di più, perché so che questa è solo una grande stronzata.

"Tu glielo permetti!" urla Cam perdendo per un momento il controllo dell'auto. "Cosa dovrei fare?! Sono la più debole e questo l'ha sempre saputo. Ed in più Justin sa il rapporto tra me ed Iris, gioca su questo. Ferisce me per ferire lei, ma a lei non vuole far male, vuole solo riprendersela ed io in tutto questo sono solo un mezzo" continua, asciugandosi l'ultime lacrime acquisendo un tono imponente.

"Sei tu a permettere tutto ciò, e vorrei dire il contrario, credimi. Ma la colpa è anche tua" parlo, con voce ferma e neutra, insomma, quella che uso sempre.

Susan mi guarda, come se non si aspettasse questo da me. Come se si aspettasse che l'avrei in qualche modo giustificata, ma che ci posso fare? Pure lei sa che quello che ho detto è più che giusto, non le sto andando contro, le sto aprendo gli occhi. "Okay.." sussurra ritornando a sedere composta.

Si sarà offesa? Probabile.

Mi importa? Certo.

Farò qualcosa? Certo che no, è giusto capisca anche lei i suoi errori.

"Siamo arrivati" scendo immediatamente dall'auto, andando a passo spedito verso il capannone, ma una mano afferra il mio braccio, spingendomi a voltarmi. "Devi aspettarmi" mi dice Einar tra i denti, mettendosi al mio fianco senza più toccarmi.

"Non adesso, Einar" rispondo guardando dritto avanti a me. Non sono ancora pienamente d'accordo della sua presenza adesso.

"Dico davvero, Einar. Non dovresti essere qui".

"Non dovrei ma invece ci sono. Quindi stai zitta e continua a camminare" quanto odio i lunatici.

Gli lancio un occhiataccia torva, e continuo a camminare. Ma non ho ancora finito. "Senti, non ti ci mettere anche tu" adesso i suoi sbalzi di umore sono l'ultima cosa di cui ho bisogno.

"Non sto facendo niente".

Mi blocco un attimo e lo guardo del tutto. "Si, invece!" ribatto per poi incamminarmi nuovamente affrettando il passo. Ma un passo suo, sono quattro mia quindi impiega poco tempo a raggiungermi nuovamente.

"Ti rende nervosa, eh?" so che si riferisce a Justin, l'ho capito dal tono sprezzante che ha usato. Ma come diamine posso fargli cambiare idea? Justin non mi scalfisce più, nel campo amoroso, intendo.

"Devi smetterla di essere geloso di lui" rispondo, cercando di moderare la voce. Alla fine è solo un po' di gelosia. "Non sono geloso" mi metterei a ridere, se non avesse usato quel tono che odio troppo. "Einar, finiscila" non posso mica pensare ad Einar adesso, ma perché ci sto pensando?

"Finiscila tu, piuttosto. Sei tu nervosa, mica io" mi risponde, forse anche troppo tranquillo, cosa che mi fa dubitare, così mi volto verso di lui ritrovandolo nero in viso, nero nel senso incazzato. Molto probabilmente sta tentando di mantenere la calma.

"Tu mi fai innervosire" ribatto, costatando di avere la pazienza agli sgoccioli. "Oh, ma quale onore" risponde.

"Adesso basta!" grido, voltandomi definitivamente verso di lui. Sta per ribattere, ma una leggera risata proveniente alle mie spalle lo ferma. Inchioda gli occhi dietro di me e posso giurarci di aver visto un muscolo guizzare verso la sua mascella. Io non mi volto inizialmente, sicura che stesse ridendo Zack per qualche stupida battuta di Davis o viceversa, ma vedendo l'espressione di Einar un brivido percorre tutto il mio corpo.

"Avete già problemi? Dopo neanche poche ore al vostro fidanzamento?" ci chiede una voce a me troppo famigliare, appartenente alla persona per cui siamo qui. Mi volto ed in un attimo ci ritroviamo addosso gli sguardi straniti di tutti gli altri, così guardo Einar, in cerca di aiuto, ma lui sembra non aver sentito niente, troppo impegnato a ammazzare Justin con gli occhi.

"No. È tutto okay" rispondo, sbuffando. Perché cazzo gli ho risposto?

Infatti Einar mi lancia un occhiataccia ma non mi ammonisce, menomale.

Justin fa qualche passo verso di noi, lasciandosi alle spalle i suoi uomini, assumendo un espressione abbastanza divertita. Ma io so che dietro quella faccia vorrebbe ucciderci a tutti, me compresa dopo quello che è successo poche ore prima. Einar si piazza davanti a me, ed io alzo gli occhi al cielo. So badare a me stessa.

"Oh, andiamo... sei davvero così geloso?" gli chiede ridacchiando leggermente. Einar non risponde, e lui lo prende come un invito a continuare. "Beh, però, non posso biasimarti. Anche io ero davvero molto geloso, vero, Iris?" le mani iniziano a prudere dalla voglia che ho di mettergliele addosso, ma mi limito solo a grattarle ingenuamente, visto che i suoi uomini sono muniti pure di pistole.

Mi son sempre chiesta il perché avesse così tanta gente attorno. Inizialmente mentiva, mi diceva che erano semplici persone con cui a volte scambiava qualche parola, ma la scusa non è retta per molto, anche se in realtà non ci ho mai creduto. Per mano mia sono venuta a scoprire che quella, era tutta gente che lo 'proteggeva' in cambio di niente poco di meno di droga. Cocaina, Crack, Estasy, Eroina... insomma, quel tipo di droghe da crearne una tale dipendenza da portarti alla morte.

"Già, sembravi il mio cane" lo sfotto. Della serie, o la butto sul ridere o mi butto sotto un tir.

Justin allarga il suo sorriso, e ad un certo punto sento una calda e grande mano afferrare la mia, facendo allargare il mio, di sorriso. "Bella come sei l'unica cosa che potessi fare era il cane da guardia, non volevo che ti sottrassero da me" risponde e sento la mano di Einar irrigidirsi come il resto del corpo, e fa per separare le nostre mani, molto probabilmente per affrontarlo ma aumento la stretta, trasmettendoli un po' della mia forza.

Tutto d'un tratto un'altra risata riecheggia lungo tutta la stanza, così alzo gli occhi e lo guardo dritto in faccia, stranita e confusa da quello che sta facendo. Però, comunque, non posso far altro che pensare a quanto sia bello, maggiormente quando ride. È un sogno, un sogno in cui non vorrei mai svegliarmi.

"Buffo, no?" bofonchia Einar ed io inizio a guardarmi intorno, costatando di non essere l'unica ad essere confusa. È stato muto fino adesso, quasi gli è saltato addosso irrazionalmente visto che alle calcagna ha ben nove uomini pronti a fargli saltare il cervello, e adesso se ne esce così, ridendo.

"Sei venuto qua, da Los Angeles a Buenos Aires per lei. L'hai tormentata, l'hai pure fatta impazzire, e adesso? Adesso che si trova ad un passo da te, la ritrovi tra le braccia di un altro e oltre che a far strano a te e agli altri, fa strano pure a me. Ma che vuoi farci? È andata avanti, ti ha dimenticato" dice, facendo sparire quel sorrisetto spavaldo nel visetto di Justin , lasciando spazio ad un espressione di pura rabbia.

"Fuoco!" ordina, e non se lo fanno ripetere due volte, visto che subito il suono di uno sparo si fa spazio nella stanza. Sbarro gli occhi e mi volto di scatto verso Einar provando a mettermi in mezzo, ma lui me lo impedisce scaraventandomi a terra.

Chiudo gli occhi di scatto cercando di attutire la caduta, ma quando li riapro, vorrei non averlo mai fatto.

Un proiettile ha è scavato nel ventre di Einar e il suo viso è avvolto da un espressione di dolore. Cerca di fermare un eventuale emorragia ed io in un millesimo di secondo guizzo in piedi, precipitandomi verso di lui.

"Einar! Einar, Dio mio! Scusami! Scusami tanto!" lo imploro inginocchiandomi al suo fianco, mettendo le mani sulla sua ferita. No, no, no, non è questo il nostro futuro!

"Piccola non scusart- attenta!" grida prima di mettere le mani dietro la nuca portandomi giù con lui.

Più avanti a me sento il suono di un proiettile che si scontra contro il metallo di un capannone arrugginito, molto probabilmente quello insulso sparo mi avrebbe tolto la vita.

"Amore mio, mi dispiace così tanto.. resiti! Ti porto via da qui, presto finirà tutto questo e vivremo felici insieme" dico avvicinandomi per lasciargli un bacio a stampo e una volta allontanata lui sorride, guardandomi con così tanto amore da farmi tremare.

"Questo non lo metto in dubbio, ma adesso alzati e aiutami, dobbiamo parare il culo agli altri" mi ordina ridacchiando, ma poi il suo viso viene avvolto nuovamente da un espressione di dolore, ed io mi affretto ad aiutarlo. "Giusto. Però prima ti porto al sicuro" dico ma subito lui mi guarda male, facendomi intendere che la battaglia è arrivata, e non posso abbandonarla lasciando bruciare gli altri.

Lo aiuto a rimetterlo in prendi e metto un suo braccio sulle mie spalle, che subito lui scosta. "Ce la faccio. Pensa agli altri adesso" mi dice, così decido di fare quello che mi ha detto, però soltanto dopo aver controllato se fosse capace di camminare.

Ci dividiamo e lui va subito in soccorso a Drake, mentre io a Cameron che mi afferra portandomi dietro una colonna, passandomi una pistola. "E queste?" urlo al suo orecchio per sovrastare gli spari, dopo aver notato che tutti impugnano una pistola, adesso persino Einar e mi meraviglio di veder Susan e Tamera usarne una. "Ci siamo preparati, sapevamo che presto questa guerra si sarebbe conclusa" mi risponde, lasciandomi leggermente stupita.

Ero troppo impegnata a pensare al mio cuore, invece di prepararmi come hanno fatto loro. E hanno fatto più che un buon lavoro, visto come riescono a cavalcare la situazione.

Però non posso dire di non essere pronta. Nonostante le mille cose ho sempre saputo che presto si sarebbe verificato tutto questo, mi sono sempre allenata.

"Spara basso, mi raccomando" urla Cam ed io annuisco. "Sei pronta?" mi chiede ed annuisco per la seconda volta. "Vai!".

Usciamo allo scoperto, e impugno bene la pistola davanti a me. Sparo alla gamba di un uomo alle calcagna Yuri e mi affretto e sequestrargli la pistola.

Successivamente torno dietro la colonna, uscendo poi di soppiatto andando velocemente verso Drake e Susan, che sono praticamente accerchiati da quattro uomini. Vado alle loro calcagna e sparo dritto nei polpacci di ognuno di loro. Troppo impegnata a recuperare gli altri che appena sento un sparo a pochi centimetri dal mio orecchio mi irrigidisco, voltandomi subito. Einar mi sorride da qualche metro di distanza calpestando di proposito l'uomo che ha tentato di farmi fuori e mi affianca, aiutandomi a riprenderci mio fratello e la mia migliore amica.

Una volta recuperati Susan si fionda verso di me e la spingo subito dietro ad un vecchio ammasso di ferraglia. "Dio, Iris!" mi abbraccia mollando la pistola per un attimo.

La stringo forte a me e le accarezzo i capelli. "Non avrei mai voluto tutto questo" affermo separandomi da quel veloce abbraccio. Non avrei mai voluto arrivare a questo, non volevo coinvolgerla, né lei, né Cameron, né Drake e né tutti gli altri.

Ma invece è successo, solo a causa mia, l'ho coinvolti e loro vogliano soltanto salvarmi il culo. "Scusa.." le allontano per un secondo la pistola, non mi piace la visione di lei che spara alla gente e mi mordicchio il labbro,grugnendo poi frustata. "Non devi scusarti.. noi siamo pronti Iris. Tu meglio di noi sai che se non l'avesse scoppiata lui questa stupida guerra, l'avremmo fatto noi" mi rassicura, asciugandosi le ultime lacrime.

"Più che altro. Perché quell'uomo ti ha sparata? Justin non ti vuole viva?" mi chiede, ed io faccio spallucce, alzandomi in piedi. Non so quello che vuole, molto probabilmente vuole intraprendere una sorta di relazione malata con me e quell'uomo non avrebbe dovuto spararmi, ma d'altronde non è il primo a farlo.

"Resta qui" le intimo, per poi uscire allo scoperto.

Mi guardo intorno, sospirando di sollievo quando noto che nessuno di loro è ferito, ma poi quando mi guardo meglio intorno noto l'assenza sia di Justin, e sia di Einar.

Mi guardo meglio attorno e sento il panico impossessarmi di me. Einar è decisamente più grosso e potente di Justin, ma è ferito, e questo può trarre molto vantaggio a Justin.

Cerco di uscire da questo capannone, sperando alla coscia di un individuo che provava ad buttare a terra Cameron e dopo vari ripari, mi ritrovo fuori.

È buio e molto tardi, mi guardo nuovamente in giro e inizio a correre, la gamba mi fa leggermente male, probabilmente è stata sfiorata da un proiettile ma comunque accelero più che posso.

"Pensi davvero di riuscire ad ammazzarmi?" mi volto di scatto verso la direzione in cui ho sentito la voce di Justin e inizio nuovamente a correre. Corro fin quando la loro figura non si fa chiara ai miei occhi, poi mi fermo sul ciglio della strada. Molto probabilmente non si sono neanche accorti di me.

Entrambi impugnano un pistola, potrebbero farsi fuori da un momento all'altro, ma Einar preme fortemente una mano contro la sua ferita mentre Justin gode nel vederlo in quel modo. Alzo la mia pistola in sua direzione, socchiudendo un occhio per non sbagliare il colpo, ma mi viene difficile dato la poca luce del solo lampione che a malapena illumina il merciapiede. Il suono di qualche aggeggio meccanico attira la mia attenzione, così giro la testa per capire meglio e sbarro gli occhi non appena vedo arrivare un camion in loro direzione.

"Einar!" esclamo correndo verso di lui. Sentendomi si volta, e quando si accorge del veicolo si precipita verso di me.

L'ultima cosa che ricordo di aver sentito sono state le sue mani poggiate sul mio corpo, mentre cercavano di proteggermi da quella cosa che di lì a poco ci avrebbe travolti.

Ragazzi, il prossimo capitolo sarà l'epilogo, ed io ancora non posso crederci di essere arrivata quasi al termine della mia prima storia.

Come finirà secondo voi? Fatemi sapere🧡

Come già vi avevo detto, in questa storia c'è stato di tutto, non è mancato proprio niente.

Molto probabilmente continuerò a scrivere, amo farlo e amo voi mie lettrici, quindi prima revisionerò tutta la storia, la sistemerò per bene e appena posso ne inizio un altra.

Detto questo... un gran beso, nos vemos la pròxima vez🧡

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