Iris pov's
Non avrei mai pensato di ammettere una cosa del genere,ma è tremendamente bello,anzi,fantastico svegliarsi con una persona al proprio fianco,e soprattutto se si tratta di Einar.
Non so cosa sta succedendo,la mia vita è un tremendo caos,so solo che qualcosa è cambiato dopo ieri sera,sapessi solo cosa...
I suoi occhi pian piano si schiudono,e dentro di me nasce una forte ansia,avrei preferito mille volte continuare a guardarlo mentre dorme,ed invece devo affrontare la realtà.
"Buongiorno"mormoro a bassa voce,ancora accoccolata tra le sue braccia....aspetta,cosa?
Ancora accoccolata tra le sue braccia?
Mi alzo di soprassalto staccandomi definitivamente da lui.
"Che succede?"chiede subito dopo,così scuoto la testa facendogli intendere che non succede niente.
"Vado...vado a cucinare qualcosa,tu vestiti"gli dico indicandolo,un po' in imbarazzo,notando che è petto nudo.
"Metto a dura prova i tuoi ormoni,per caso?"mi prende in giro,con quel diavolo di sorrisetto malizioso.
Non aggiungo altro e scappo,letteralmente,in cucina,seguita dalle sue risate.
"Bussa tu"gli intimo,una volta arrivati davanti alla porta.
"Che?No,bussi tu,io non c'entro niente con questa storia"risponde,tirandosi indietro.
"Dai bussa tu"continuo.
"No,bussa tu".
"Fai l'uomo per una volta".
"Faccio sempre l'uomo,e per oggi fallo tu".
"Io non busso,possiam..."cerco di dire,ma lui sbuffa e sbatte con forza i pugni contro la porta,mentre io sorrido vittoriosa.
Ad aprirci è sempre Luke,ma cos'è il portinaio?
"Ciao bamboccio"lo saluto,entrando senza neanche il permesso,tanto in un certo senso è casa mia.
"Riunioneeeee!"esclamo saltellando qua e là battendo le mani,facendo più confusione possibile.
Mi butto sul divano,completamente addosso a Drake ma me ne frego,e aspetto gli altri.
"Ciao anche a te"mi dice Zack appena si siede anche lui sul divano.
Lo ignoro e prendo il cellulare e rispondo solo ai messaggi di Roman,lasciando perdere tutto il resto.
"Siamo tutti"annuncia infine Cameron,quasi con tono sprezzante.
Quanto è antipatico.
"Okay..."dico,togliendo il cellulare mettendomi composta.
Con mio gran piacere la cornacchia non c'è,e neanche tutto il resto della banda,quindi posso dire ciò che voglio.
"Prima fate parlare me"annuncio,altrimenti domani sono ancora qua.
Sospiro e penso alle parole giuste da dire,ancora non veramente pronta.
Ma pronta non lo sono mai,quindi mi butto.
"Mi dispiace per quello che avete visto ieri,non sarei mai dovuta venire qua,ma casa mia era troppo distante,non ne ho avuta altra scelta.
Non succederà più,starò molto più attenta in futuro,e...non so...non so neanche chi era quel uomo,sicuramente è un membro del team di Justin,o almeno credo"finisco,anche se avrei altre mille cose da dire,ma è meglio tenerle per me
"E dove ti trovavi?"chiede ancora Cameron.
Odio profondamente quando fa così,sa dove mi trovavo,vuole solo sentirselo dire.
"Ancora?Ti ho già detto che ero in giro"rispondo indispettita,e prima che lui possa ribattere,Susan ferma per l'ennesima volta l'ennesimo litigio.
"Questo non è importante...tu ti senti bene?"chiede,rivolgendomi un dolce sorriso.
"Sto perfettamente"le rispondo,ricambiando il sorriso.
"Credo che tu debba ritornare qua,sei più al sicuro"dice poi Yuri,e quasi gli scoppio a ridere in faccia.
Ma mai nella vita.
"Sono al sicuro anche adesso"dico convinta.
"Già,talmente tanto al sicuro che ti hanno sparato"continua.
Roteo gli occhi e sbuffo esasperata...se non voglio,non possono obbligarmi a tornare qua.
"Ho già detto che non tornerò"ribatto,questa volta più acida.
Sospira ma non dice niente,meglio così.
"Comunque so chi è quell'uomo.
Si chiama Clark Narris,nato in Florida classe 1980,cresciuto in una famiglia povera,non sposato e zero figli,e,come tutti sospettavamo,uomo di Justin"afferma Emily smanettando sul computer.
Mi sento quasi in colpa per avergli sparato,lui contro di me non ha niente ed è per questo ho mirato un punto non molto doloroso...e poi non sapevo che fosse uno dei soliti scagnozzi di quell'imbecille.
Sospiro con una consapevolezza che non mi piace affatto,allora sta tornando davvero.
"Iris..."cerca di confortarmi Susan,ma con scarsi risultati,questa storia non finirà mai...
Questa pagina è impossibile da voltare.
"Posso sapere chi è Justin...?"azzarda a chiedere Drake.
"Il mio ex"rispondo subito,evitando che qualcun altro risponda al mio posto,per adesso otterrà solo questo.
"E ne eri così innamorata da star così male?"chiede di punto in bianco Einar con voce bassa e roca,ma comunque perfettamente udibile.
"Sinceramente per me può anche morire in questo preciso instante,non me ne importerebbe niente"ammetto,davvero convinta delle mie parole.
Ho provato dei sentimenti per lui,questo è vero,ma l'odio è di gran lunga superiore a quei sentimenti,il mio problema non è lui come persona,ma è tutto quello che si porta dietro e quello che mi ha strappato.
"Cosa faremo appena lo vedremo?"chiede Davis,intimando con un cenno della mano Barb e Luke di salire di sopra,loro sbuffano e borbottano qualcosa,ma comunque se ne vanno.
Loro non sanno niente,sanno solo che abbiamo avuto una storia d'amore un po' violenta e turbolenta,ma non sanno altro,ed è meglio così.
"Sapete cosa dovremmo fare per liberarci davvero di lui..."afferma Yuri.
Lui vuole ucciderlo,ma lo farebbe davvero di sua spontanea volontà,non come me.
"Non lo faremo mai,altre idee?"continua scartandolo.
"Beh...potrei parlarci..."propongo,ma qualcuno non è della mia stessa idea.
Come sempre.
"Toglitelo dalla testa,tu e lui vicini non ci starete mai più"esclama Cameron.
Alzo gli occhi al cielo e un sorrisetto mi nasce spontaneo sulle labbra.
Lui l'ha sempre odiato...diciamo che Cameron ha sempre avuto l'occhio lungo.
"Invece io credo che parlare con Iris possa essere una buona idea,insomma...negli ultimi anni c'è stata una vera e propria guerra,ma mai un confronto.Credo che Justin ascolterà molto bene le sue parole,d'altronde ne è ancora follemente innamorato"dice Yuri affiancandomi.
"Non è mai stato innamorato di me"ribatto dura,incrociando le braccia al petto.
Sono d'accordo in tutto con lui,tranne sul fatto che lui sia mai stato innamorato di me,altrimenti quella notte si sarebbe fermato.
"Ho detto di no"continua irremovibile Cameron.
Invece io credo che scambiarci due chiacchiere non farà del male a nessuno...forse a lui,visto che non so mai controllarmi in situazioni de genere,l'ultima volta se non fosse stato per Cameron l'avrei investito...sul serio.
Era come se la rabbia per quell'istante avesse bendato qualsiasi altro sentimento o istinto.
Non ero in me,io non sono un assassina....
Io non sono lui.
"Ma questo Justin...è pericoloso?"chiede Drake immischiandosi come al suo solito.
Ma un po' di cazzi tua?
"Altroché"risponde Emily,che se ne è stata zitta fino adesso,ma ovviamente doveva proprio parlare ora.
Mi alzo dalla poltrona e mi allontano,stanca davvero di quest'argomento.
Lui è il mio problema...lui e solo lui.Ed anche se non c'è,io lo sento comunque,ovunque vada,qualsiasi cosa faccia,lui c'è,costantemente.
Mi siedo a bordo piscina e mi accendo una sigaretta,tutto questo non finirà mai...
"Pensi a me?"chiede tutto d'un tratto una voce alle mie spalle.
"Non penso mai a te"rispondo,mentre mi si affianca ridendo.
In realtà,lui è il ragazzo più importante della mia vita...come potrei non pensarlo?
"Come ti va la vita?"mi chiede Cam,affondando i suoi piedi nell'acqua cristallina,senza mai guardarmi.
"Mh...va,tu?"rispondo,domandandogli a mia volta.
"Va"dice semplicemente,senza aggiungere altro.
Va male Cam...va sempre tutto male,soprattutto senza te...
Mi manca così tanto...anzi,mi mancano così tanto.
Non riesco ancora a capire perché mi abbia mentito,perché abbia infranto una promessa e perché mi abbia seguito,vorrei solo sapere il perché,cazzo.
"Perché mi avete mentito?"chiedo dopo un attimo di silenzio,dando voce ai miei pensieri.
Lui sospira,e finalmente mi guarda...so che si è avvicinato solo per parlarmi,altrimenti non ne avrebbe avuto il motivo,quindi è inutile girarci in torno.
"Sospettavo stessi combinando qualcosa,ed effettivamente era così"risponde,facendomi solo innervosire.
"Perché non ti fidi di me,Cameron?".
"Certo che mi fid..."inizia a dire,ma lo blocco immediatamente "No!Tu non ti fidi di me!
Te l'avrei detto,Cameron,ti avrei raccontato tutto se solo tu mi avessi dato qualche tempo!"esclamo,alzandomi infuriata.
"Pensavo fossi nei guai,okay?!
Lo so che ho infranto la promessa,lo so che l'abbiamo fatto...ma per te Iris,solo per te!
Avevo paura fossi infuriata dopo la chiamata di Justin...io avevo paura!"ribatte,anche lui alzandosi per fronteggiarmi.
"Tu non sai quanto sia brutta quella sensazione che ti porti costantemente nel petto,quella in cui ho sempre paura ti succeda qualcosa...
Guarda Iris...guarda tutto questo.
Ho abbassato la guardia per un attimo,e cosa ti succede?Trovi casa,ti allontani da me e ti sparano.
Come diavolo dovrei sentirmi io?Dimmelo!"urla infine respirando a fatica,talmente forte da essersi fatto sentire anche dagli altri,visto che sono corsi in giardino.
Ha ragione,ragione su tutto.
Perché mai dovrebbe fidarsi se ogni giorno combino un sacco di casini?
Non può,punto.
Ad un certo punto,sento due forti e calorose braccia stringermi forte a se,e sentendo quella sensazione così famigliare,mi ci aggrappo con tutte le mie forze.
"Non ce la faccio più Cam...i-io voglio vivere"gli dico schiacciata contro il suo petto.
Si,perché questo non è vivere,è sopravvivere,ed io di sopravvivere non ne posso più,pian piano sto depositando le armi,arrendendomi al mio avversario.
"Ce la faremo JoJo,insieme ce la faremo"esclama lui,stringendosi maggiormente a me.