Sbadigliai e mi stiracchiai, prima di aprire gli occhi e mettere a fuoco la stanza d'albergo in cui mi trovavo.
Sentivo un mal di testa assurdo, causa dell'alcol che avevo ingerito la sera precedente.
Eravamo stati in un pub e mi ero lasciata un po' andare solo perché sapevo che ci sarebbe stato Kyle a tenermi sotto controllo, evitandomi qualche mossa avventata o imbarazzante.
Allungai una mano, sfiorando l'altra parte del letto, ma era vuoto.
Dov'era andato? Erano soltanto le otto del mattino.
Non passò neanche un minuto che la porta si aprì e sulla soglia spuntò il mio meraviglioso ragazzo con un vassoio tra le mani.
«Colazione in camera», esclamò sorridendo e mostrando le sue adorabili fossette.
Mi misi seduta, poggiando le spalle contro la testiera del meraviglioso letto matrimoniale e aspettai che mi posasse il vassoio davanti agli occhi.
Era incredibile: aveva preso un mucchio di cose.
Ciambelle e croissant di ogni tipo, omelette fumanti, caffé, succhi di frutta di ogni gusto, latte caldo, cereali al miele, qualche barretta dietetica e anche la frutta.
«Mi fai innamorare sempre di più ogni giorno che passa», esclamai.
Lui scoppiò a ridere, sedendosi sul letto al mio fianco.
«Quanto è vero che per far innamorare di te una ragazza devi prenderla per la gola».
Lo guardai male, mentre addentavo un croissant al cioccolato.
«Tu mi hai preso per le gambe e mi hai gettata dentro ad una fontana, in realtà», precisai e lui sorrise.
«Oh, e tu mi hai macchiato tutti i vestiti di vernice spray», replicò.
Scoppiai a ridere e lui mi rubò il croissant dalle mani, infilandolo tutto dentro la bocca.
Spalancai gli occhi e lo colpii al braccio.
«Non osare mai più!» esclamai guardandolo torva.
Lui, per tutta risposta, mi stampò un bacio sulle labbra.
Lo guardai male e lui ci riprovò, ma mi scostai.
«Non voglio darti nessun bacio!» mi finsi offesa.
Prese il vassoio, poggiandolo delicatamente su un comodino.
Poi salì a cavalcioni su di me e mi prese il viso con entrambe le mani e riprovò ancora una volta a baciarmi.
Mi teneva ferma, perciò non riuscii a divincolarmi, ma non ricambiai, mentre lui continuava imperterrito a stamparmi baci sulle labbra.
«Ti amo, lo sai?» un altro bacio.
«Io no», risposi.
«Bugiarda», un altro bacio.
Lo fulminai con lo sguardo.
«Sei bellissima», un altro bacio.
«E sei mia», un altro ancora.
Sorrisi, incapace di trattenermi e questa volta fui io a fiondarmi sulle sue labbra.
Lui ispirò di scatto e ricambiò con passione, e soprattutto amore.
Mi fece sdraiare sotto al suo peso e presto mi ritrovai in balia di lui e delle sensazioni che riusciva a farmi provare.
Mentre entrava dentro di me, mi baciava ogni centimetro di pelle e mi sussurrava all'orecchio quanto mi amava, raggiunsi l'apice del piacere e, poco dopo, lui con me.
Restammo così, accoccolati, ad ascoltare il respiro dell'altro.
Restammo così, perché quello era il nostro posto.
Il nostro piccolo angolo di paradiso.
«Andiamo a mangiare sushi, io amo il sushi!» esclamò Sharon mentre stringeva la mano di Paul.
Lui alzò gli occhi al cielo, senza farsi vedere dalla mia migliore amica, poi ci pregò con lo sguardo.
Sapeva quanto potesse essere insistente la bionda, quando si impegnava, quindi tanto valeva accontentarla.
«Per me va bene, ho già mangiato qualcosa in albergo. Perché la mia ginecologa non ha fatto altro che ripetermi all'infinito quanto sia importante l'alimentazione in gravidanza! Prenderò qualcosa da bere», intervenne Margaret.
Trevor la guardò male. «Ha ragione la dottoressa, non lamentarti».
Margaret sbuffò, ma poi gli sorrise e gli stampò un bacio soffice e tenero sulle labbra.
Erano bellissimi, sarebbero stati dei genitori fantastici.
Quindi, dopo aver parlato del più e del meno, decidemmo di andar a mangiare sushi e far così contenta Sharon.
Quando entrammo al locale, venni investita da un odore dolce di cannella.
Prendemmo posto ad un tavolo in fondo alla sala, vicino ad un'ampia finestra, dopodiché ordinammo.
«Dio, quanto posso amare questo cibo!» esclamò la bionda, chiudendo gli occhi.
«Tesoro, hai bisogno di un secchiello? Sembra che tu stia per venire», affermò Paul e tutti scoppiammo a ridere.
Lei lo guardò male, per poi arrossire leggermente e colpirlo al braccio con uno schiaffetto.
«Sei un maiale!».
«Ti piace quando lo faccio, ammettilo», ribadì lui e le sue guance andarono a fuoco.
«Sta' zitto! Sei disgustoso», quasi urlò.
Stavo ridendo così tanto che per poco non mi andò anche il cibo di traverso.
Tossicchiai un po', ma non rischiai la morte, se non altro.
Kyle mi diede dei colpetti alla schiena, per aiutarmi a riprendermi ed io sorseggiai un po' d'acqua.
«Siete dei cretini», borbottai.
Il pranzo passò nel migliore dei modi, tra chiacchiere e risate. Mi sentivo veramente bene, senza nemmeno il peso dell'università addosso.
Dopo esser usciti da quel ristorante giapponese e aver augurato una buona giornata ai camerieri, ci fermammo in una caffetteria poco distante.
Ma, prima che entrassimo, mi voltai verso Kyle e notai che il suo viso era diventato pallido e serio, mentre fissava il cellulare con mani tremanti.
Il panico prese immediatamente il controllo su di me.
Lo scossi un po' per le spalle. «Amore, cosa sta succedendo? Che hai?» gli domandai ma lui non sembrava dare segni di vita.
Era come se fosse entrato in trance e non stesse guardando più il cellulare.
Il suo sguardo era fisso nel vuoto.
Anche gli altri se ne accorsero e ci guardarono preoccupati.
Gli presi il viso tra le mani, obbligandolo a guardarmi.
Ma lui non mi vedeva.
Era come se non ci fosse più, come se si fosse perso in qualche angolo remoto della sua mente.
Come se non riuscisse più a tornare al presente.
Ero spaventata da morire.
Poi tre paroline, tre semplici paroline che fecero ghiacciare il sangue che scorreva nelle mie vene.
Tre semplici paroline che bastarono per far girare il mondo al contrario.
«Mamma sta morendo».
ANGOLO AUTRICE.
Eieiei, buonasera miei amati readers. So che ho accantonato un po' questa storia, ma ho davvero avuto tanto tanto da fare.
Mi dispiace di avervi fatto attendere così tanto. Spero di non avervi fatto passare la voglia di leggere questa storia!
Allora, che ne pensate di questo capitolo? Fatemi sapere.
Lasciate qualche commentino e qualche stellina.🌠🌠
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PS. Attendo i vostri pareri sulla creazione della storia scritta interamente dal punto di vista di Kyle.
Kiss.❤️