NOBODY LIKE YOU || Stephan El...

By asrwolves

70.4K 2.6K 234

Amanda Spalletti ha diciannove anni e a causa del lavoro del padre è costretta a trasferirsi insieme alla sua... More

Premessa
Capitolo uno⚽️
Capitolo due⚽️
Capitolo tre⚽️
Capitolo quattro⚽️
Capitolo cinque⚽️
Capitolo sei⚽️
Capitolo sette⚽️
Capitolo otto⚽️
Capitolo nove⚽️
Capitolo dieci⚽️
Capitolo undici⚽️
Capitolo dodici⚽️
Capitolo tredici⚽️
Capitolo quattordici⚽️
Capitolo quindici⚽️
Capitolo sedici⚽️
Capitolo diciotto⚽️
Capitolo diciannove⚽️
Capitolo venti⚽️
Capitolo ventuno⚽️
Capitolo ventidue⚽️
Capitolo ventitrè⚽️
Capitolo ventiquattro⚽️
Capitolo venticinque⚽️
Capitolo ventisei⚽️
Capitolo ventisette⚽️
Capitolo ventotto⚽️
UN ANNO DI NOBODY LIKE YOU
Capitolo ventinove⚽️
Capitolo trenta⚽️
Capitolo trentuno⚽️
Capitolo trentadue⚽️
Capitolo trentatrè ⚽️
Capitolo trentaquattro ⚽️
Capitolo trentacinque ⚽️
Capitolo trentasei⚽️
Capitolo trentasette⚽️
Capitolo trentotto ⚽️
Capitolo trentanove ⚽️
Capitolo quaranta⚽️
NEVER FORGET YOU - Sequel

Capitolo diciassette⚽️

1.7K 62 8
By asrwolves

«Amanda! Aspettami.» urla mio padre mentre chiude lo sportello della macchina.
Siamo appena arrivati a Trigoria e dieci minuti fa avevo un appuntamento con Marco al muretto del campo. Spero sia ancora lì.
Mentre cerco di raggiungerlo, però, sbatto contro qualcuno.
«Sei sempre in mezzo quando non ci devi essere.» , mi rivolgo a Stephan portando le braccia ai fianchi.
«Sono felice di vederti anche io.» dice ridendo. «Ci prendiamo un caffè al bar?»
«Mi dispiace ma devo vedermi con Marco e ho mio padre alle calcagne.» gli confesso sbuffando.
«Tu vai che lo distraggo io.»
«Sul serio?» domando.
«Muoviti prima che cambi idea.»
Gli dò un bacio sulla guancia come per ringraziarlo e scappo dal mio ragazzo.

«Alla buon ora!» , esclama Marco abbracciandomi.
«Amore, scusami, ma con mio padre è impossibile, fortunatamente c'era Stephan.» dico, e subito mi pento amaramente delle parole che ho appena detto.
«Stephan?Non ti avevo detto di stare lontana lui?»
«Ed è così. È stato solo un caso, davvero.» dico poggiando la testa nell'incavo del suo collo.
«Me la bevo.» dice spostandomi uno ciocca di capelli.
«Ti amo.» mi sussurra, poi, all'orecchio.
«Ti amo anche io.»
Marco fa intrecciare le nostre mani per poi avvicinarsi al mio viso e baciarmi. Un bacio diverso dagli altri, forse il migliore fra quelli che ci siamo dati fin ora. Un bacio pulito, sincero, senza fretta.
«Settimana prossima è San Valentino, dove hai deciso di portarmi?» , domando a Marco.
Lui mi dà un bacio per poi strizzare l'occhio e dirmi «Sorpresa.»
«Odio le sorprese.»

STEPHAN
«Buongiorno, mister!» , saluto il mio allenatore bloccandogli il passaggio.
Sono proprio un cretino. Sto coprendo la ragazza che mi piace davanti a suo padre mentre è a fare chissà cosa con il suo fidanzatino.
«Bungiorno, Stephan! Come va la gamba?»
«La gamba?» domando confuso.
«Si, Alessandro m'ha detto che avevi sentito dei dolori ieri.»
«Ah, si. Nulla di preoccupate, è tutto apposto.»
«Bene, perché ti voglio in forma per la partita contro il Carpi. Parti da titolare.» , mi annuncia poggiando una mano sulla mia spalla.
A quelle parole un sorriso spunta sulle mie labbra. Terza partita consecutiva in cui gioco da titolare. Non potrebbe andare meglio di così. Sento come se la Roma fosse la mia possibilità di rinascita, di una rivincita contro quella squadra che non mi aveva dato fiducia.
Per me Spalletti è come se fosse un secondo padre e gli sono grato per darmi tutte queste possibilità per mettermi in mostra.

AMANDA
Sono le 20.45, è appena iniziata Carpi-Roma e io sono seduta sul divano già in pigiama con la coperta che mi avvolge e mamma e Federico che mi fanno compagnia.
In realtà mia madre voleva guardare "C'è posta per te", ma io e Fede abbiamo insistito così tanto per vedere la partita che si è rassegnata. Solitamente è mio fratello a perdere, ma stasera no. Diciamo che sono io l'ago della bilancia quando papà non è a casa.

Le squadre entrano in campo con i bambini come da rito e allo stesso tempo mi arriva un messaggio da parte di Marco.

Stasera usciamo?

Non mi sento tanto bene, scusa

Okay, rimettiti presto
Buonanotte, amore❤️

Perché continuo a mentirgli?Stavolta non stavo facendo niente di male. Solo che non è normale che una ragazza preferisca stare a casa il Sabato sera per vedere una partita piuttosto che uscire con il proprio ragazzo.
Marco è così carino e gentile che non si merita tutto queste bugie.

«Amanda, guarda Stephan.» mi avvisa mia madre.
Alzo lo sguardo e davanti a me si presenta una scena bellissima. Una delle più belle che io abbia mai visto. Stephan ha dato la sua felpa a una ragazzina che stava morendo di freddo. Sorrido.

«È proprio un bravo ragazzo.» , afferma mia madre e io non posso far altro che darle ragione.

Stephan è fatto così, ama prendersi cura degli altri.

Chissà come sarebbe se fosse padre.
Molti già alla sua età hanno mogli e figli, mentre lui no. Forse non ha ancora trovato la persona giusta e io spero che la trovi perché è una brava persona e sarebbe anche un ottimo genitore.

A pochi minuti dall'inizio del secondo tempo, papà cambia El Shaarawy.
«Perchè caccia El Shaarawy?Ma dai, stava giocando così bene.»
«Stava facendo schifo.» , lo insulta mio fratello.
Gli dò un colpetto alla nuca.
«Mamma!» urla il demone.
«Amanda!Da quando ti interessa il calcio e i cambi che fa tuo padre?» , dice cambiando incredibilmente tono.
So dove vuole arrivare, ma non le darò questa soddisfazione.
«Mamma, lo sai che sono sempre stata un'appassionata di calcio.»
«Non è vero. Guardi la partita solo per El Shaarawy.»
«Zitto, gnomo.»
Al 56', segna Lucas Digne che sblocca finalmente la partita.
Sfortunatamente il Carpi pareggia dopo cinque minuti.
La Roma non è in gran forma e io mi sono davvero scocciata di vederla, così salgo sopra e lascio mio fratello e mia madre a guardare la partita.
Chiudo la porta della mia camera e mi butto sul letto pensando e ripensando a Stephan e allo splendido gesto che ha fatto. L'ho giudicato male in passato e devo dire che con il passare del tempo mi sta facendo ricredere.
Così decido di scrivergli un messaggio su Instagram.

Quando smetterai di sorprendermi?

Dalle urla di mio fratello dal piano di sotto capisco che la partita è finita.
La Roma ha vinto ancora una volta e io non posso che essere felice.

Dopo qualche ora, ad attirare la mia attenzione è lo schermo del mio cellulare che si illumina.
È un messaggio da parte di Stephan. Non ci penso due volte a leggerlo: perciò sblocco il telefono e vado su Instagram.

Mai.

Buono a sapersi.

Tu quando pensi di darmi il tuo numero?

Quanto sei sfacciato, El Shaarawy.

Dai, non c'è niente di sbagliato nel scambiarci i numeri. Pensa se ti accadesse qualcosa. Chi sarebbe la prima persona che chiameresti?

Di certo non chiamerei te.

Mi affascina tutta questa acidità.

Stephan quanto cazzo sei pesante.
Ti dò il mio numero solo perché mi fai pietà.

Almeno sono riuscito a rimediarlo💪🏼

Questo ragazzo è davvero incredibile.
Non si arrende mai. Ma mi piace lo stesso.
La giornata passata insieme mi ha fatto intendere che forse c'era bisogno di lui per capire chi sono.
La sua presenza mi rende così vulnerabile e riesco ad essere un'altra persona: migliore, più felice.
Un Amanda più fragile e meno stronza del solito.

Il mattino seguente mi sveglio presto. Oggi non vedo l'ora di vedere Stephan per congratularmi con lui. Mi alzo proprio col pensiero.
Sono le nove e sto aspettando mio padre in macchina. Saranno secoli che lo attendo. Spazientita, suono il clacson.
Contemporaneamente una testa pelata si avvicina alla vettura.
«Amanda, cos'è tutta questa fretta?Sei sempre tu quella in ritardo.» , dice entrando in macchina.
Non gli rispondo. In realtà non so neanche io a cosa devo tutta questa fretta, ma dentro di me c'è un incontenibile voglia di vedere Stephan.
Arriviamo a Trigoria in anticipo e rimango delusa quando scopro che i giocatori arriveranno tra mezz'ora.
Fortunatamente il tempo passa in fretta e da lontano li vedo entrare in campo.
Non ci penso due volte e ne approfitto dell'assenza di mio padre per fiondarmi tra le braccia di Stephan.

«Buongiono anche a te.» mi dice sorridendomi e accarezzandomi i capelli.
È cosí bello quando sorride e poi oggi, in particolare, noto nei suoi occhi una luce diversa. Lo guardo per un paio di secondi, imbambolata come uno stoccafisso fin quando il fischietto di mio padre mi riporta alla realtà.
Così, sono costretta a staccarmi da Stephan, lasciare il campo e sedermi in panchina.

Dopo un po', papà concede una pausa alla squadra e Stephan viene a sedersi accanto a me con una bottiglietta d'acqua.

«Ieri ho giocato da schifo.» , dice bevendo.
«Non importa come hai giocato. Ieri ti sei distinto per il bellissimo gesto che hai fatto.» , lo rassicuro accarezzandogli la guancia.
Lui sorride e abbassa la testa.
Fa così quando è imbarazzato.
«Hai visto la partita?» , domanda sorridendomi e nei suoi occhi posso rivedere la stessa luce di prima.
Annuisco.
«Ho semplicemente fatto quello che mi diceva il cuore. La bambina stava letteralmente gelando, e quando me ne sono accorto, non c'ho pesato due volte a darle la mia felpa.»
«Sei così buono, Ste.»
«Nah, ho fatto quello che avrebbero fatto tutti.»
Scuoto la testa. Lui mi fissa per un po' e io faccio lo stesso fin quando entrambi scoppiamo a ridere.
«Ti voglio bene.» , dico all'improvviso sorprendendomi delle mie stesse parole.
Il "ti voglio bene" più sincero della mi vita l'ho detto a Stephan El Shaarawy.
Cosa mi sta succedendo?
«Niente di più?» , osa chiedere.
«Che sfacciato che sei!» dico ridendo dandogli un schiaffo sul braccio.

«Sempre insieme voi due!» urla Kostas dal campo.
Mi volto nella sua direzione per poi fargli una linguaccia che non ha problemi a ricambiare.
«Ste, invece di fleartare con la figlia del mister, vieni a giocare.» , urla Radja.
Stephan lo incenerisce con lo sguardo e io allo stesso tempo, mi giro per vedere se mio padre ha sentito qualcosa.
Fortunatamente è entrato in palestra.
A parte i compagni di squadra di Stephan, nessuno ha sentito quello che ha detto Radja. Forse i collaboratori che ci sono in campo, ma continuano a fare finta di niente.

Stephan si alza e mi saluta, poi, prende la palla e la lancia prepotentemente in faccia a Radja. Io insieme a tutta la squadra scoppiamo in una rumorosa risata quando vediamo il ninja cadere.
Radja pare non averla presa bene, infatti inizia a rincorrere Stephan per tutto il campo, ma fortunatamente vengono interrotti da mio padre che con un gesto gli fa capire di entrare in palestra.
Mentre i ragazzi entrano dentro, ne approfitto per ripulire il campo dalle varie attrezzature.
A fine lavoro, sento delle voci chiamarmi.
Mi giro e con mia grande sorpresa noto che sono Ilenia e Claudia.
Corro ad abbracciarle e loro ricambiano dandomi due baci sulle guance.
«Siete qua per Ale e Radja? Perché ancora non hanno finito.»
«No, siamo qua per te.» , dice Ilenia.
Aggrotto la fronte confusa.
«Vuoi venire a fare shopping con noi?» , domanda la moglie del 24.
Improvvisamente i miei occhi si illuminano.
Mi hanno appena fatto la domanda della vita.
«Vieni con noi o no?» domanda Claudia.
«Ovvio.» dico quasi urlando.

STEPHAN
A fine allenamento, mi dirigo con Ale verso la sua macchina. Stasera mi ha invitato a cena a casa sua. Però prima di andarmene voglio salutare Amanda. Oggi si è comportata in un modo così strano che credo di incominciare a piacerle.
«Ale, hai visto Amanda?» domando guardando il display del cellulare.
Alessandro si ferma improvvisamente facendomi quasi cadere l'oggetto.
«Ma sei scemo?Mi stavi buttando il telefono.»
«Ste, credo che ci siano cose molto più importanti di uno stupido aggeggio tecnologico.»
Sono confuso. Alzo lo sguardo per scoprire di cosa sta parlando e spalanco gli occhi davanti a questa scena.
Amanda è con Ilenia e Claudia e insieme stanno entrando nella macchina di quest'ultima.
«Amò!» urla Alessandro correndo nella direzione delle ragazze.
«Ndo andate?» domanda il moro dando un bacio a stampo alla moglie.
«Cose tra ragazze, non vi riguarda.»
Ed è a questa affermazione che inizio a preoccuparmi. Le donne insieme sono tremende e dopo quello che ho detto a Ilenia l'altra sera, ho paura che possa rivelare i miei sentimenti ad Amanda. Sono fatte così.
Ma le amo ugualmente.
Dopo qualche minuto ci raggiunge anche Radja.
«Amò, mi sei venuta a prendere?» domanda Radja alla sua Claudia dandole un bacio.
«In realtà no. Vai con Alessandro.»
«Ah, ve siete già messe d'accordo?» , chiedo guardando Amanda.
«Non guardare me, hanno fatto tutto loro.» , si giustifica.
«Voi donne siete così perfide.» , afferma Radja.
«Non siamo perfide, vogliamo solo passare una serata insieme, idiota.» , risponde Claudia.
«Se fa festa, regà» , afferma Ale circondando con le braccia sia me che il numero quattro.
«Stephan non è un tipo da festa» annuncia Amanda.
«Non è vero. Sono un animale da festa.» , ribatto.
Tutti scoppiano a ridere a quella affermazione.
«Ragazzi siete impegnati non potete fare niente, l'unico libero è Stephan.»
«E Amanda.» aggiunge Radja.
«Veramente io sono impegnata con Marco.»
«Chi?»
«Marco Tumminello, quello della Primavera.»
«Seria?È un ragazzo così simpatico, lo adoro, pensa che un giorno mi ha aiutato a....»
Ale dà un colpetto a Radja per farlo smettere di parlare.
Stava ricoprendo di complimenti il mio nemico?Non mi aiuta così.
«Vabbè, noi andiamo.» dice Ilenia dando un bacio ad Alessandro e lo stesso fa Claudia con Radja.
Nel mentre io e Amanda ci guardiamo imbarazzanti, quando lei sorprendendomi mi scocca due baci sulle guance.
Inutile dire che sono diventato rosso.
Ale se ne accorge e mi dà una pacca sulla spalla guardandomi fiero.

SPAZIO AUTRICE
Auguri a tutti i papà, specialmente ai nostri giallorossi: Perotti, Juan Jesus, Paredes, Nainggolan, Dzeko, De Rossi, Totti, Alisson e Florenzi❤️

Continue Reading

You'll Also Like

11.5K 581 36
"Il destino si prende gioco di noi" "E allora giochiamo,no?"
176K 6.9K 67
«"Dimmi che non è un addio", così lontana ma anche così vicina» ⇨♥ «Lo sapevo che non te sarebbe andata bene, non sei il tipo de persona che da secon...
73.7K 3.6K 63
quando incontri la persona giusta poi è così difficile lasciarla andare, diventa il tuo punto di riferimento, la tua casa, il tuo tutto.
217K 8.5K 63
"Vorrei ci fossi quando vado fuori, quando perdo il controllo E sei l'unica che riesce a farmi stare calmo E sei artificio come i fuochi che ora scop...