Closer to the love (sequel cl...

By darkshady

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Dopo Closer to me, ritorna il suo sequel Closer to the love, per raccontarvi le nuove avventure di Samantha e... More

Descrizione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
❤️Avviso ❤️
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Avviso
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 54
Capitolo 55
🖤AVVISO🖤
Epilogo
BURNING LOVE
AVVISO
Attenzione
Nuova storia

Capitolo 53

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By darkshady

"Vedo che non è molto in forma.." disse Calvin appena entrai nel suo ufficio, insieme a Dave che mi trascinava e mi sorreggeva a se.

Cazzo Dave ci era andato giù pesante con le botte, ma tutto il quel tempo insieme a me non doveva destare sospetti, così ci aveva preso la mano nel lasciarmi qualche livido..

"Si.. ha opposto resistenza ma quando le ho ricordato che avrebbe sofferto fino alla morte se non avesse accettato.. e adesso eccoci qui, penso che adesso lei sia d'accordo con la sua proposta." Spiegò Dave sicuro e da bravo bugiardo.

Calvin sorrise e con le mani nelle tasche dei pantaloni eleganti, camminò verso di me con sguardo attento.

Si avvicinò a me, mentre sentivo il labbro rotto bruciare e il sapore metallico del sangue in bocca..

" sono sicuro che lei ora abbia bisogno di cure, ma appena avrà finito, sarà scortata in una stanza che sono sicuro a lei piacerà! " rispose lui con sicurezza.

Corrugai la fronte e guardando Dave che fissava che sguardo vuoto Calvin, degli uomini mi presero dalle braccia di Dave e mi portarono via da lì..

Cazzo questa non ci voleva proprio.
Avevo un dolore atroce e a malapena riuscivo a camminare, ma speravo con tutto il cuore che aiden sarebbe arrivato presto a salvarmi.

Qualunque cosa avesse in mente Calvin, era ovvio che era una pazzia ed era assolutamente da fermare prima dell'inevitabile.

Dopo vari minuti di ascensore, uscimmo e mi scortarono in una delle tante stanze asettiche che ero sicura vi erano lì.

Mi sollevarono e mentre cercavo di dimenarvi senza alcun risultato, mi sdraiarono ad un lettino e mi ammanettarono mani e caviglie al letto.

Cercai di uscirne anche questa volta dalle manette ma non riuscivo. Erano troppo strette, e cazzo avevo troppo male.

Gli uomini se ne andarono incuranti e lasciandomi qui mentre cercavo di liberarmi.

Quando mi accorsi che degli uomini in camice bianco vennero verso di me, portando vari carrelli in metallo con non so cosa contenenti, iniziai a spaventarmi.

E se invece di curarmi mi avessero iniettato chissà cos'altro?

****
Pov's aiden
Appena chiusi la chiamata con Sam, chiamai tutta la squadra e Ryan alla base.

Degli altri uomini si sarebbero occupati di quella nuova risorsa.. Sam era più importante.

Salì in macchina e guidai fregandomene della velocità che stavo superando a man mano che mi avvicinavo alla base.

***
"Sentite ragazzi Sam mi ha contatto. È viva ma è in pericolo. So dove si trova e dobbiamo intervenire subito, ogni minuto o secondo può essere importante per salvarla..
Abbiamo bisogno di molti altri uomini e di rifornimento armi e tutto il resto..." accennai infine velocemente verso Ryan che mi osservava incredulo e più sollevato.

Ryan annuì e disse tirando fuori il suo telefono "per gli uomini e le armi me ne occupo subito."

Guardai Jay e prima ancora che potessi fiatare lui disse deciso e attentamente " scarico diverse piantine dell'edificio e il luogo in cui dovete intervenire, ed eseguo una piantina tattica per la missione. "

Annuì soddisfatto e dissi al resto della squadra di prepararsi e rimanere pronti per andare.

Mentre tutto avevano già cosa fare io li lasciai ai loro compiti ed uscì dalla base.

Mi incamminai verso la mia macchina ed infine vi entrai dentro.

Sospirai un po' teso e con le idee chiare misi in moto.

C'era ancora un'ultima cosa che dovevo fare prima della missione. Una cosa che dovevo fare per capire ed aver in pugno una volta per tutte Calvin.

***
"Vai al mio appartamento.
Nella valigetta troverai delle informazioni che non sono riuscita a dirti prima di tutto questo. Mio padre sapeva già che sarebbe successo tutto questo, solo che ora la fine di tutto questo inferno dipende da te, non più da me o noi.. sei l'unico che può cambiare questa situazione, l'unico che può salvarci ad uscire da qui e avere in pugno Calvin e loro."

Pensai alle parole di Sam durante la chiamata telefonica, e mentre camminavo nel suo appartamento tutto messo a soqquadro cercavo quella maledetta valigetta.

Gli scagnozzi di Calvin dovevano essere già stati qui.. con preoccupazione e rabbia temevo che la valigetta fosse già nelle mani di quel bastardo..

Diedi scoraggiato, un calcio forte alla sedia di legno che si capovolse e cadde a terra.

Non so come ma l'occhio mi cadde sul tappeto aggrovigliato a causa della sedia.
Sotto a esso vi erano delle mattonelle che sembravano spostate e non attaccate come il resto del pavimento.

Mi inginocchiai e spostai alcune di quelle mattonelle.

Vi trovai la valigetta a cui forse intendeva Sam..

La presi e vi era un'apertura automatica con codice di sicurezza..

Cazzo.
Pensai a qualunque cosa ma ogni volta che provavo a digitare risultava sempre sbagliata..

Scossi la testa e quando pensai a quale forse potesse essere la parola giusta sorrisi e dissi "che coglione che sono.."

Digitai "family " e dopo qualche secondo di attesa di confermazione, la valigetta si sbloccò.

Sorrisi e scossi ancora una volta il capo.
Aveva messo la stessa parola che si era tatuata nel braccio..

Aprì la valigetta e presi tra le mani uno dei tre fascicoli che vi erano dentro.

Lo aprì e quando lessi e capì che identità fosse quella scritta e analizzata da Sam su quei fogli, ne rimasi incredulo.

Quando ebbi finito analizzai gli altri e capendo cosa volesse e intendesse che  facessi..

****
Pov's Sam
Aprì gli occhi e cercando di deglutire la saliva che neanche avevo a causa della bocca secca che mi ritrovavo, mi guardai attorno.

Cercai di muovere le mani o i piedi ma ero ancora ammanettata al letto.

Ero sempre in quella stanza ma mi sentivo diversa.. mi guardai meglio e avevo vestiti diversi da quelli che indossavo prima essere portata in questa stanza.. erano bianchi e della misura giusta al mio fisico.

Cercai di parlare ma da essa non uscì neanche una sillaba o una vocale..

Mi schiarì la voce e dopo qualche secondo entrarono sempre gli stessi tizi con i camici di prima..
Dopo che loro si disposero in fila, in mezzo a loro comparve Calvin che mi guardava con aria soddisfatta e fiera.

"Bene, signorina collins. È stata curata da ogni ferita o livido potesse avere, ovviamente per fare ciò abbiamo dovuto iniettarle del buon tranquillante, sempre se si possa chiamare così.." asserì alzando compostamente le spalle.

"Comunque sia, dovremo tenerla qua per studiare bene il suo cervello.. mentre ovviamente, io mi occupo di ritrovare per il suo bene e il mio, il suo vero padre. Lo scienziato." Spiegò tranquillamente sorridendomi.

Strinsi i i denti e affondai le unghie nei miei palmi con rabbia e molto furente.

"Ah non si preoccupi.. siamo già a buon punto con le ricerche e comunque sia se lo volevo far sapere, che Christopher prima che me ne occupassi ovviamente..  mi ha chiesto di dirle che le voleva bene e altre cose che non ricordo quasi più. Può stare tranquilla ora e concentrarsi a far un buon o un forse non riposo.." continuò determinato.

Lacrime calde rigarono il mio viso.. non potevo crederci.. Christopher era morto.

Quel bastardo l'aveva ucciso.
Cercai di ricacciare le altre lacrime e guardai con sguardo freddo e vuoto le coperte bianche infondo al letto..

"Vede è questo lo sguardo che ho sempre voluto vederle sul viso.. vuoto e incurante di tutto. Sono sicuro che lei non mi deluderà.
Sarà perfetta e unica per il progetto che ho in mente per lei. Vedrà che lei mi ringrazierà." Parlò lui sicuro avvicinandosi vicino al mio letto.

Voltai il viso verso di lui e lo guardai negli occhi con lo stesso sguardo di prima.

" grazie. " dissi fissandolo negli occhi.

Lui rise e corrugò la fronte.. " come ha detto?" Domando incredulo.

" le ho detto grazie." Risposi sicura e senza vacillare con l'espressione che avevo.

"E per cosa devo i suoi ringraziamenti ora?" Chiese continuando a non capire, ma continuando a guardarmi divertito.

"Grazie..  si prepari già da subito perché non vedrà l'ora di morire, mi supplicherà di ucciderla dopo tutte le cose disumane ed immaginabile che le farò una volta libera da qui. E si ricordi. Nessuno e dico nessuno potrà aiutarla. Grazie perché non vedo l'ora prosciugarla da ogni speranza e tutto quello che ha, dal dolore che lei stesso soffrirà.  Dissi sorridendo e guardandolo freddamente negli occhi.

Lui mi guardò serio ed imperscrutabile. Facendo un cenno a uno di quei tizi.

Io sorrisi e non mi importava se mi stavano iniettando chissà cos'altro liquido, ormai era tardi e io avrei lottato come non mai per farcela e fargliela pagare.

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