Il suo petto nudo aveva lunghe ferite che lo marchiavano, mentre il sangue scorreva e sgocciolava sul pavimento, sotto le sue urla agghiaccianti.
Non avevo mai torturato qualcuno, perché ero sempre riuscita in qualche modo a fare parlare la gente..
Per quanto fosse sadico e così peggiore di quanto mi aspettassi, mi fermai e gli ridomandai "quando procederà la convenzione?" Con tono fermo e vuoto.
Dave aveva la fronte madida di sudore e i capelli gli ricadevano sulla fronte appiccicandosi.
Non rispondeva e io dissi " vedi di parlare Dave, perché quello che ti farò ogni volta che tacerai diventerà sempre più doloroso."
Ancora non voleva parlare.. non sapevo se era così stupido o così coraggioso questo bastardo.
Mi incamminai verso il tavolo e vi appoggiai i pugnali con cui avevo marchiato Dave..
Tirai fuori un martello grande e andai verso di lui...
" dimmi tutto quello che sai sulla missione che ha in mente la convenzione.." gli chiesi mentre mi avvicinavo a lui con il martello tra le mani.
Nonostante tutto e forse anche il dolore che aveva, fece una specie di smorfia divertita.
"Lo so Sam che te non hai mai torturato nessuno.. pensi che io abbia paura se mi colpisci o mi ferisci? Sai bene anche tu che ho affrontato di peggio." Disse lui con voce spezzata e divertita.
Mi sentì pervadere dalla rabbia e dalla consapevolezza che aveva ragione in parte..
Annuì e facendomi ricadere il martello dalle mani, che cadde rumoroso per terra...
Andai verso Daniel che sotto lo sguardo confuso io gli presi la pistola che aveva nella cintura.
Micheal e Daniel mi guardarono increduli.
"Sam non vorrai ucciderlo? Ci serve.." disse Micheal confuso e forse preoccupato.
Tolsi la sicura e andai verso Dave "forse hai ragione tu e non sono brava a torturare, ma vediamo se con qualche pallottola confessi tutto.." gli dissi tranquillamente, nascondendo il nervoso.
Vidi l'espressione sicura di Dave vacillare sulle mie parole..
Presi bene la mira e sparai sulla gamba in un determinato punto. Non si sarebbe dissanguato velocemente al contrario di altri punti della gamba e avrei inciso sul suo centro nervoso, per il dolore che può provocare, incondizionatamente da una pallottola che si ha nella carne..
Le urla agghiaccianti e lamenti di dolori uscirono più forti di prima..
"Cosa hai fatto?" Mi sentì domandare da Aiden con tono nervoso..
"Dimmi ora Dave.. quando cazzo interverrà la convenzione?" Gli chiesi sempre puntandogli la pistola contro.
Mentre lui si lamentava e dimenava dal dolore, rispose con voce flebile " tra una settimana. Mercoledì a Times Square.. uno di loro manderà... manderà il virus per poi far esplodere alcune bombe nei posti più importanti che vi sono a New York. Tra tre giorni ci sarà il collaudo delle bombe per farle esplodere quando il virus a tutte le agenzie sarà stato mandato.. non solo sarà una strage governativa ma anche civile.. "
Io mi girai verso Aiden che era come me, pietrificato e incredulo su tutto questo..
"La convenzione si aspetta che ci sia il giorno del collaudo delle bombe e quando non mi troverà sono sicuro.. che.. che capirà tutto. La tua copertura è bruciata alla convenzione.. e o non puoi più fare nulla. Nessuno di voi può più. Dovete accettare il fatto che tutto finirà e regnerà il caos più totale.. siete tutti spacciati." Disse con voce impastata.
Urlai di rabbia e avvicinandomi verso di lui con la pistola puntata pronta per premere il grilletto...
"Sam no... " urlò Aiden.
Sapevo che Dave era ancora utile alla missione ma desideravo solo farlo fuori. L'odiavo così tanto e non potevo credere che provassi qualcosa per lui e che era riuscito ad entrarmi in testa in qualche modo. Non potevo proprio crederci, ma il fatto è che era la verità.
Grazie all'intervento di Aiden non gli sparai contro, ma sparai evitandolo di poco.
Dave iniziò a ridere malvagiamente ed io buttai a terra la pistola andandomene e superando Aiden.
Dovevo uscire da lì e dovevo calmarmi.
Fortunatamente nessuno mi seguì, neanche Aiden. Forse capiva e mi conosceva bene. Sapeva che ora avevo bisogno dei miei spazi e di pensare a mente lucida su cosa fare davvero.
La convenzione mi aveva solo teso una trappola dicendomi che la loro operazione sarebbe stata tra pochi giorni.. mi voleva rendere una trappola ma fortunatamente ora so che è tra una settimana..
Il piano che avevo prima è praticamente da considerarsi un buco nell'acqua..
Salgo in macchina e chiudendomi forte la portiera ed iniziai a colpire il volante senza far suonare il clacson, fortunatamente.
Appoggiai la testa sul volante ed infine cercai di pensare a come poter farcela.
Ora il piano della convenzione si era allargato molto. Non c'era solo la convenzione da fermare ma anche impedire che le bombe della convenzione potessero esplodere e far morire molti civili..
Sospirai e alzando il capo e guardando fuori dal finestrino una specie di idea mi iniziò a gironzolare nella testa..
Presi il cellulare dalla tasca della mia felpa e lo chiamai.
" piccola tutto bene?" Mi domandò con tono dolce.
"Ho bisogno del tuo aiuto... ci sono state delle complicazioni e.. " iniziai a dire tristemente e nervosa.
"Non ti preoccupare qualunque cosa sia c'è la faremo. Noi ce la facciamo sempre.. vediamoci a casa mia tra venti minuti. Va bene?" Mi disse lui tranquillamente ma con un briciolo di preoccupazione nella voce.
"Va bene.. parto ora." Dissi prima di riattaccare.
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Pov's aiden
Mai l'avevo vista così. Sam sembrava un'altra persona una specie di furia.
Gli altri erano ritornati a lavorare sul resto della missione, mentre io ero rimasto solo con Dave, ancora legato e che perdeva sangue.
L'aveva proprio ridotto male Sam.. anche se ne ero soddisfatto, rimanevo ugualmente colpito dal suo nuovo lato.
"Vuoi sfogarti anche tu come la tua ragazzina?" Mi prese per il culo il bastardo.
Alzai le sopracciglia infastidito e risposi " no mi fai abbastanza pena, penso che ti lascerò li soffrire e basta, dato che ci ha già pensato lei a ridurti male... "
Lui fece una smorfia "nobile da parte tua Aiden. Vedo proprio che la ragazzina ti ha tagliato le palle eh... l'aiden che conosco io mi avrebbe già ucciso." Rispose accennando una specie di sorriso.
Camminai lentamente verso di lui con aria tranquilla e dissi mettendomi le mani nelle tasche dei pantaloni.
"Sai è divertente Dave perché l'unico motivo per cui ho fermato Sam dall'ucciderti è che ancora tu ci servi e principalmente perché della tua morte me ne occuperò io.. ho pensato a tanti modi con cui ucciderti ma l'unico che mi sembra più giusto è farti soffrire come un cane mentre ti ricordo della morte della tua ex fidanzata. Aspetta, come si chiamava Dana, giusto?"lo provocai sorridendo divertito.
"Non la devi nominare lurido bastardo." Urlò lui dimenandosi infuriato.
Risi amaramente e avvicinandomi di più a lui, quasi ad essere a pochi centimetri dissi " sai quale è il bello di tutto questo? Che quando ti ucciderò dopo averti fatto soffrire peggio di ogni scarto che ho ucciso, ti dirò anche chi ha assassinato la tua Dana e che tu non sei ancora riuscito a scoprire.. e quando penserai che non potrai neanche renderle giustizia e ti attaccherai allo spiraglio di poterla rivedere una volta morto, riderò così tanto perché tu l'unico posto in cui andrai davvero dopo il male che hai fatto, sarà l'inferno. E non ti preoccupare che anche io non sono santo ma se dovessi lasciarci le penne quel giorno e verrò all'inferno con te, non ti darò pace neanche li. " gli dissi con tranquillità forse anche troppa, perché potevo leggere la sua paura nei suoi occhi.