Innamorata di un Idol

By kete333

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Una ragazza Un sogno Un amore proibito More

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By kete333

Giada pov's
Il primo mese di scuola passò velocemente, io e Anna ci troviamo bene con la nostra classe. Abbiamo compagni molto allegri che hanno fatto subito amicizia con noi. Solo Jess non sembrava desiderare far amicizia, è sempre sola. La prima volta che l'avevo vista credevo fosse una di quelle ragazze sempre circondata da persone, ma mi ero sbagliata.
-Ragazzi la lezione é iniziata, sedetevi.- ci ordinò il prof appena entrò in classe. Avevamo conosciuto anche gli altri prof, ma devo dire che Dylan Thuser era senza dubbio il migliore e il più simpatico.
-Oggi prima di iniziare la nostra lezione, vi devo dare tutte le informazioni riguardo la gita che farete.- qualche giorno fa, il professore ci aveva avvisato che avremmo fatto una gita, ma non ci disse più nulla a riguardo. Da quel giorno tutti non fanno altro che parlarne, siamo curiosi di dove andremmo, cosa visiteremo, ecc.
Non ho ancora parlato di questo con V, non l'ho vedo da giorni a causa della mia scuola e del suo lavoro, quando io vado in ospedale lui se ne é già andato alla Big hit entertainment  e quando lui arriva di sera io me ne sono già andata a casa, per poter studiare un pò prima di dormire. Mi manca, voglio vederlo, molte volte di sera chattiamo  su line, pero non era la stessa cosa.
-Incomincio per consegnarvi questi fogli con il programma che faremmo.-  ci consegnò i fogli. In prima pagina c'era scritto " Gita di studio a Los Angeles ".
-Andremmo a Los Angeles?!- chiese stupita Annamaria. In classe scoppiò un rumore di bisbigli, non immaginavo che saremmo usciti dal continente Asia.
-Si, Los Angeles è la città dalle mille facce e attrazioni, al tempo stesso eccitante e un po’ intimidatoria;  uno dei centri urbani più stimolanti da visitare con i suoi tanti luoghi di interesse. Il viaggio è previsto per il primo marzo e il ritorno per 14. Tutti sono obbligati a venire, almeno che per un motivo particolare non potete. La gita sarà pagata la maggior parte dalla Accademia, voi dovete solo pagare per l'hotel. Il prezzo e la data di consegna dei soldi sono scritti nel foglio che vi ho dato, così come tutte le attrazioni che visiteremo durante quelle due settimane. Ora vi spiego qual'è il motivo principale di questa gita: l'ispirazione. Quando ritorneremo avrete tempo due settimane per creare una coreografia ispirata al viaggio che faremo e dovrete anche spiegare il motivo del perché avete scelto di farla in quel modo. Insomma cose che avete già fatto, soltanto che dovrà essere insperato a Los Angeles e in più questa volta questo progetto lo si farà a gruppi e non singolarmente. I gruppi possono essere di quanto volete, basta che in questo gruppo ci siano almeno due persone con stili diversi di ballare.- ci spiegò. Sembrava una sfida interessante.
-Con questo ho finito di spiegarvi quello che dovevo, il resto è scritto nei fogli. Ho bisogno che qualcuno spieghi tutto questo anche a Park Hyun Shik.- Ora che ci facevo caso, non c'era. Avrà combinato una delle sue e ora sarà nell' ufficio del preside.
-Lo farò io Sore.- Si offri Annamaria. In questi giorni Anna era diventata  molto amica di Hyun Shik e anch'io.
A pausa pranzo Annamaria e io decidimmo di non mangiare in mensa, ma in giardino sicome era una giornata stupenda.
Quando uscimmo dall'edificio, vedemmo Hyun Shik che dipingeva il muro della scuola di bianco, per coprire il graffito che vi era stato fatto.
-Che cosa hai combinato sta volta?- chiedemmo, andando da lui.
-Niete di che....ho solo pensato che questa accademia fosse troppo  bianca e quindi l' ho voluta colorare un pò, ma a quanto pare al preside non è piaciuto.- rispose sarcasticamente. Ecco spiegato il perché non fosse  in classe, era impegnato a rimpingere il muro.
-Oggi a lezione, abbiamo parlato della gita...- Anna gli spiegò ciò che ci aveva detto Thuser.
-Uhmm...sembra che ci sarà da divertirsi.-  disse alla fine con aria di qualcuno che ha qualcosa in mente.
-Ora andiamo- dissi io, salutandolo.
-Cosa?! Mi lasciate qui da solo? Oh no, ora voi due resterete qui con me...- ci minacciò con in mano in secchio pieno di tinta bianca.
-Che hai intenzione di fare?- chiedemmo allontanandoci sempre di più. Lui ci rispose  sorridendo, poi si mise a rincorrerci. Noi scapammo, ma fu inutile, dopo neanche 5 minuti i nostri vestiti erano tutti bianchi.
-Ora sei morto!- lo avvisamo ridendo.
-Ehy Ehy! Così non è giusto due contro uno!!- urlò mentre scappava da noi.
Passamo il pranzo così. Solo quando mancavano 10 minuti alla campanella, mangiammo.
Durante l'ultima lezione, la professoressa di storia di danza, ci continuava a fissare, sia lei che i nostri compagni, per colpa dei nostri abiti.
Dopo lezione Annamaria andò a casa a cambiarsi, mentre io andai in biblioteca a fotocopiare dei fogli. Quando ebbi finito, corsi a prendere il bus per andare a lavoro, non avevo tempo di cambiarmi. Arrivai alla fermata troppo tardi, il bus era già partito. Ora mi sarebbe toccato aspettare circa un ora per il prossimo.
-Aigoo.... arriverò in ritardo.....- Mi dissi.
-Hai bisogno di un passaggio?- un ragazzo in moto, si fermò davanti a me.
-Hyun Shik?- chiesi. Dalla voce ero certa che fosse lui.
-Tieni il casco e sali su.-
-Grazie mille.- lo ringraziai e mi misi il casco.
Non era la prima volta che salivo in una moto e mi era sempre piaciuta la sensazione di liberata che si provava.

Arrivati di fronte all'entrata dell'Ospedale, lo ringraziai di nuovo.
-Lavori qui?- mi chiese.
-Si-
-Non ti avevo mai visto...- osservò.
-Eh?- chiesi  confusa.
-Mio padre è il proprietario di questo edificio. - rispose.
-Chincha?! Daebak! Neanch'io ti avevo mai visto prima.-
-Sarà perché non vengo spesso qui. Ora devo andare, ciao e buon lavoro. - lo salutai e entrai dentro. Non mi sarei mai aspettata, che questo ospedale fosse di suo padre.

Andai a visitare Luca, come ogni giorno. I medici dicono che sta peggiorando sempre di più, ho paura che li succeda qualcosa di brutto. Prima o poi lo dovrò dire alle altre, anche se lui non vuole.
Uscì dalla sua stanza  dopo averlo salutato.
-Ehy Giada, come stai?-
-Ciao Min Sun, sto bene te?- Min Sun è una donna più o meno di 50 anni, è lei che si prende cura di Luca e pulisce le stanze del 4° piano.  Da quando lo conosciuta ho fatto subito amicizia con lei.
-Stanca, non vedo l'ora di finire il mio turno, devo ancora cambiare le lenzuola in due camere.-
- Porto io queste in lavanderia, così non devi trasportare tanto peso.-
Le presi le lenzuola che aveva in mano.
-Grazie mille Giada, sei sempre così gentile.-
- Ora vado, ciao.- la salutai e mi incaminai in lavanderia.
- Non dovresti prenderti cura di mia zia, invece di aiutare gli altri?-  mi domandò quel stupido dottore. Da quando lavoro part-time per Taehyung, continua a girarmi attorno come un cagnolino dandomi fastidio. Nonostante sia cugino di V, non riesco a non provare odio e disprezzo nei suoi confronti.
-Vado subito da tua zia non preoccuparti. Ma che cosa te lo dico a a fare a  te non importa niente di lei....- risposi fredda.
-Tu..- stava per dirmi qualcosa ma fu interrotto da qualcuno.
-Giada ha ragione, quindi non fare finta di preoccuparti- dietro di noi spuntò V.
-Taehyung- lo chiamai felice.
- Andiamo che qui sprechiamo solo il nostro tempo.- Io e V c'è ne andammo via. Credevo che mi avrebbe abbracciata ma continuò camminare davanti a me sensa dire una parola.
-Perché sei tutta sporca di bianco?-  chiese ad un tratto fermandosi in mezzo al corridoio.
-Ahh ecco.....ho un compagno pazzo in classe...- rissi pensando alla scena di me, Anna che rincorevamo Hyun Shik.
-Per caso quel tuo compagno pazzo è lo stesso che ti ha portato qui in moto?- mi domandò. Sembrava abbastanza arrabbiato.
-Come.....- stavo per chiederli come sapeva che fossi venuta in moto, ma mi rispose senza che ebbi finito di fargli la domanda.
-Vi ho visto dal balcone di mia madre.- rispose freddo.
-Sei geloso per caso? Tranquillo  è solo un compagno.- dissi sorridendo.
-Cosa?! Non sono geloso è solo che quel tipo mi sta antipatico...- brontolò.
-Si...come no..- Era così carino geloso.
-Dammi questi li porto io, te vai a lavarti nel bagno di mia madre. -  prese le lenzuola che avevo in mano.
-Ma non ho vestiti di ricambio..- gli feci notare.
-Io si, sono nell'armadio di mia mamma puoi prenderli, ora vado. Ci vediamo dopo.- Mi fece l'occhiolino e se ne andò via.

-Aspetta....i tuoi vestiti?....- domandai timidamente, ma lui se ne era già andato.
Dopo avermi fatto una doccia veloce, aiutai con gli allenamenti per il corpo, Jung-Hwa. Era alquanto imbarazzante stare davanti a lei con adosso gli abiti di suo figlio. In più V non smetteva di fissarmi e mi metteva di più in imbarazzo, sua madre non aveva smesso di ridere per tutto il tempo.
Più tardi, mentre Jung-Hwa dormiva, io e Taehyung eravamo seduti nel balcone, mentre bevevamo una cioccolata calda.
-Domenica sei libera?- mi chiese all'improvviso.
-Credo di , perché?-
-Vorresti venire a casa mia?- rimasi paralizzata.
-A......a....casa tua...soli?- l'idea di andare a casa sua e stare solo con lui, mi metteva molto nervosa.
-A che cosa stai pensando? Voglio invitarti a cenare con me, sicome è San Valentino - disse ridendo. Ci pensai un pò ma accettai l'invito.
Verso le 20.30 mi avviai a casa.
"Che cosa mi metterò domenica?" Era l'unica cosa che mi passava per la testa. Mi ero pure dimenticata di parlargli della gita, lo farò domenica.
Mentre continuavo a pensare a cosa indossare, vidi Marianna seduta in una panchina che piangeva.
-Mari? Cos'hai?- 
Marianna pov's
A cuasa dei pre esami, le lezioni finivano più tardi. E per colpa di ciò mi sento molto più stanca.
-Marianna ti accompagno a casa- mi disse Shin woo appena uscimmo fuori.
-Grazie mille...-
-Scusi è lei Marianna?- mi domandò un uomo che non avevo mai visto prima.
-Si....lei è...?- lui si inchinò per salutarmi e io feci altrettanto.
-Sono venuto per accompagnarla a casa-
-A casa?...- mi indicò un auto. Conoscevo fin troppo bene quella macchina.
-Ahh si...Mianhe Shin woo sta sera non posso venire con te.- Mi scusai con lui.
-Fa niente, buona serata e pensa a quello che ti ho chiesto.-  dopo averlo salutato segui l'uomo e entrai in auto, nella quale c'era Minho.
-Hello- mi salutò.
-Ma sei pazzo?! E se qualcuno ti riconosce?- dissi appena mi sedetti dietro con lui.
-I vetri sono oscurati e poi è sera nessuno mi riconosce.- rispose fiducioso.
-Se lo dici tu....- notai che l'autista che stava guidando, stava facendo una strada totalmente diversa di quella per andare a casa mia.
-Dove stiamo andando?- chiesi preoccupata.
-Sorpresa- rispose lui.
-Portami a casa non ricordi cosa è successo la scorsa volta che sono uscita con te?- gli ricordai.
-Si che me lo ricordo, ma vieni con me solo per questa volta. Se vieni ti prometto che non ti darò più fastidio.- Sembrava sincero.
-Va bene...-
Dopo circa 10 minuti, arrivammo  davati al fiume Han, dove in un piccolo posticino nascosto c'era  asciugamano bianco per terra con sopra un cesto e attorno a tutto quello  c'erano delle candele accesse. Era bellissimo, sembrava di essere in un film.
-Allora ti piace la sorpresa?- mi chiese sorridendo. Non sapevo cosa rispondergli, non me l'aspettavo.
-Vieni a mangiare.- ci sedemmo sull'asciugamano e incominciamo a mangiare, era tutto delizioso.
-Dovrebbero iniziare ora...- disse quando finimmo di mangiare. Lo guardai confusa. In quel momento iniziò uno spettacolo di colori nel fiume Han.

Da quando abito a Seoul non sono mai venuta a vedere il fiume Han. Ho sentito molte persone che parlavano di quanto fosse meraviglioso, ma non credevo che lo fosse veramente. Continuai a guardare quello spettacolo di colori.
-Marianna mi piaci....- Mi voltai di scatto verso Minho.
-C.....cosa?- domandai perplessa.
- Quando ti ho conosciuto la prima volta, non avrei mai pensato che mi sarei innamorato di te. Poi quando ho saputo che avresti lavorato con noi SHINee, o iniziato a  conoscerti meglio, e finì per innamorarmi.
Quando ti hanno cacciato dalla SM entertainment per colpa mia, non sai quanto sono rimasto male. Volevo vederti, starti vicino, ma te non volevi e non potevi, per questo sono venuto direttamente da te.
Non riesco a sopportare l'idea di vederti con altri ragazzi, sopratutto con questo Shin woo... Marianna io.....sono innamorato di te..- in quel preciso momento le lacrime mi scesero dal viso.
-Mianhe.....Minho......- Mi scusai ancora piangendo. Anche a me Minho piace un sacco, ogni volta che lo vedo il mio cuore batte all'impazzata ma facio finta di niente perché non posso stare con lui e questo mi fa sentire così male, perché vorrei solo stargli vicino ma finisco sempre per allontanarlo da me.
-Perché piangi? Che  hai?- mi domandò preoccupato.
-Scusa....voglio solo andare a casa.....- risposi.
- ti accompagno..-
-No....voglio andare da sola....scusa. Ciao......-
Mi alzai e me andai sensa guardarmi indietro.
Quando fui lontana mi sedetti in una panchina e chiamai Shin woo.
-Pronto?- mi rispose.
-Pronto Shin woo, sono Mari-
-Che cos'hai? Stai piangendo?-
-No...non preoccuparti....ti ho chiamato per dirti che accettò di uscire con te domenica..-
-Davvero. Sono veramente felice che tu abbia accettato.-
-Già.....ora attacco....buona serata, ci vediamo dopo domani.- terminata la chiamata ricominciai a piangere di nuovo.
Perché fra tutti i ragazzi del mondo mi dovevo innamorare proprio di Minho?! Perché?!
-Mari? Che cos'hai?- Giada corse da me e mia abbracciò. Mente io continuai a piangere come una fontana.
Continua...

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