Catarina pov's
Il mio cellulare continuava a squillare sul comodino.
Guardai il display: numero sconosciuto.
Chissà chi fosse alle 7.30 del mattino.
- Pronto? -risposi sbadigliando.
- Sono il proprietario dell'auto che il tuo ragazzo ha rovinato. - rispose una voce maschile.
Mi ero dimenticata completamente della riparazione che Sung gyu doveva rimborsare. Il proprietario da allora non si era ancora fatto sentire, mi sembrava strano.
- Oh...si! Buon giorno, come sta? - chiesi per fare conversazione.
- Si si non fare la simpatica e parliamo di cose serie- rispose freddo.
- Certo- cercai di rispondere con il mio tono di voce più falso possibile.
-Ho ricevuto la conta di tutte le spese che mi avete fatto fare, quindi dovete venire a pagarle oggi stesso! Ti manderò l'indirizzo e l'ora. Ora scusatemi ma devo andare a lavorare. Arrivederci.-
-Ma.....- l'uomo mi attaccò in faccia e mi mandò per messaggio l'indirizzo del posto;
" Garage Gigi a Busan alle 11.30 e non tollero ritardi"
Busan???? Ma è lontanissimo da Seuol, è impossibile arrivare per le 11.30, almeno che non si prende il treno fra un ora.
Mi misi a sedere sul letto e chiamai Sung gyu;
-Pronto? - mi rispose. Sembrava anche lui mezzo addormentato.
- Sono Catarina. Scusa se ti chiamo a quest'ora, ma il tipo della macchina a cui sei andato a sbattere mi ha chiamata. A detto che oggi devi andare a pagare le riparazioni. -
- Dove?- Mi chiese.
- Al Garage Gigi 53 a Busan e devi essere lì verso le 11.30-
-Busan?-chiese sorpreso.
- Si..Busan-
- Ahh Chincha! ( si legge "gingia" e significa dannazione in Coreano)- lo sentì reclamare.
- Senti prepara i soldi per il treno ci incontriamo in stazione fra 40 minuti - ordinò lui.
- Io non ci vengo arrangiati- Non avevo voglia di sprecare del tempo a cercare un garage in un posto che non conoscevo neanche, insieme a una persona antipatica.
- Invece si che vieni, sei tu che hai parlato con lui non io e quindi non lo posso conoscere! Mi raccomando vieni, se no saranno guai per te!- deve sempre fare di testa sua, non lo sopporto! In più mi ricatta!
Andai in bagno a fare una doccia veloce e vestì dei jeans e un pullover nero. Scesi di sotto per mangiare qualcosina prima di andarmene.
- Buon giorno, come mai ti sei svegliata presto in un giorno di vacanza? - mi chiese Anna.
- Ciao... ho delle cose da fare, quindi mi sono svegliata prima......Anna te hai una di quelle mascherine nere?- chiesi
- Si, perché? -
-Ecco mi servirebbe, non è che me la puoi imprestare solo per oggi per favore? Puoi te la riddò-
-Certo vado a prenderla. - in quanto lei andò a prendere la mascherina, morsicai un pezzo di pane, e presi la giacca e la borsa.
- Ecco tieni......-
- Grazie mille! Vado a dopo. - La salutai e mi avviai verso la stazione principale di Seuol.
Sung gyu mi stava aspettando in una panchina, anche lui con una mascherina.
- Perché stai indossando una mascherina?- chiese
-Non voglio di certo farmi vedere con te-
Prendemmo il treno. Il viaggio durò circa 2 ore.
Avevo già sentìto parlare di Busan, dicono che sia una città di mare, piena di spiagge bellissime e avevano ragione.
Ci mettemmo a cercare il garage Gigi, ma ci perdemmo subito. Eravamo finiti in una specie di mercato di pesce.
- Dove siamo? - chiesi.
-Al PIFF Square.- mi rispose Sung gyu.
- Come fai a saperlo? - gli chiesi di nuovo.
- Ci ero già venuto... - pareva triste, forse si era ricordato qualcosa di doloroso.
- Aigoo.....Aigoo..- una signora più o meno di 50 anni, cade a terra facendo cadere tutti i suoi sacchi.
- Lascia che la aiuti- Sung gyubaiuto la donna ad alzarsi da terra e raccolse tutte le cose che aveva fatto cadere a terra.
- Omo grazie mille giovanotto! -
- Sì figuri-
-A questa età non faccio altro che cadere....Aigoo..- Si lamentò lei.
- Dovrebbe andare in giro con qualcuno che l'aiuti a portare tutti questi sacchi- Non lo avevo mai visto così....gentile.
- Mi sa che hai proprio ragione-
- Ajumma ( significa signora in Coreano), noi stiamo cercando un garage chiamato Gigi. Lei sa per caso dove si trova.- le chiese.
- Garage Gigi? Certo che so dove si trova! È proprio davanti a casa mia! Venite vi ci porto io.- ci rispose lei, prendendo in mano i sacchi.
- Allora mi lasci portare questi.- lui gli prese tutti i sacchi dalla mano e io andai ad aiutarlo.
- Ti aiuto..- Prendemo due sacchi a ciascuno e seguimmo l'Ajumma. Ella continuava a guardarci, molto probabilmente a causa delle nostre maschere nere, sembravamo una coppia di ladri.
- Ecco quello è il Garage Gigi - non era molto lontano dal PFF Square.
- Grazie mille - portammo i sacchi a casa della donna e la ringraziamo.
- Bene io ti aspetto qui fuori.- Sung gyu si sedette in un grosso sasso davanti al garage.
- Cosa? Devi venire anche te-
-Non posso...sono un idol. Poi non ci metterai tanto, basta che gli dai i soldi e poi te ne vai. Vai su, io ti aspetto qui..tieni - mi diede una busta con dentro i soldi.
-Mi devi in favore...- gli dissi.
Entrai dentro, e in quel momento la radio stava trasmettendo la canzone "Overdose " degli EXO.
- Ma che radio è questa?! Continuano a trasmettere musica orribile! Dov'è finita la musica di una volta?!- Si lamentò l'uomo. Si trovava dietro a un'auto rossa, credo che la stesse aggiustando.
- Buongiorno! - lo salutai togliendomi la maschera dal viso.
- Finalmente! Pensavo che non sareste venuti!! Io fra un pò dovrei chiudere! - Si lamentò di nuovo, cominciavo a pensare che quell'uomo non sia mai contento.
- Chiudere? siete voi il proprietario di questo garage? -
-Si, ma ora non cambiare argomento.
Dov'è il tuo ragazzo? -
-Ecco lui......-
-Non voglio sentire scuse! Che razza di ragazzo è se non ha coraggio di venire lui stesso?! Io voglio che venga qui di persona! - Non avevo scelte, Sung gyu doveva venire di persona. E
- Si certo, era andato a parcheggiare la macchina per questo non c'è. Lo vado a chiamare - Inventai una scusa. Parve sorpreso, molto probabilmente non credeva sin dall'inizio che sarebbe venuto. Andai a chiamare Sung gyu.
- Hai già finito? - mi chiese appena mi vide.
- No, lui vuole che vai tu, non credo che cambierà idea.-
-Cosa? Ma io non posso. -
-Tranquillo non credo che ti conosca.-
- Come fai a esserne certa? -
-Quando sono entrata, la radio stava trasmettendo K-pop e lui non smetteva di lamentarsi dicendo che faceva schifo e Bla bla...quindi è molto probabile che non ti conosca.- ci pensò un pò.
- Supponiamo che non mi conosca, c'è sempre il meccanico.-
-Neanche a quello c'è bisogno che ti preoccupi, il meccanico di questo garage è lui stesso. -
-Davvero?-
-Si..-
-Non ho altra scelta...spero bene che tu abbia ragione....andiamo...- Si avviò verso l'entrata.
- Aspetta! - lo fermai.
- Cosa c'è anc....- gli tolsi la mascherina dal viso.
- Senza questa fai più paura- dissi.
- Non toccarmi mai più! - mi ordinò prendendomi la mano.
- O....ok- lasciò la presa. Avevo ragione, riesce a far paura alle persone solo con lo sguardo.
- Allora chi è il proprietario di questa baracca?- chiese entrando e sedendosi in una sedia.
- Sono io. Tu sei quello che è andato a sbattere contro alla mia auto? Finalmente ti vedo, volevo tanto parlare con te a facci a faccia!- anche lui si sedette di fronte a Sung gyu.
- Io invece non ci tenevo affatto ad incontrarti, è colpa tua se ti trovavi nel posto sbagliato al momento sbagliato. - disse freddo.
- Mi stai prendendo in giro?!- sembrava che stesse per iniziare una guerra.
-No, sto solo dicendo che ora, un ragazzo non può uscire una sera con la sua ragazza che si ritrova un tizio in mezzo alla strada che non sa guidare-
-Come?!-
-Mi hai sentito bene, non fare il finto tonto! Come però sono molto gentile pagherò quello che la mia macchina a rotto. Allora quanto devo pagarti? -
- Ecco qui la conta..- l'uomo gli diede un foglio bianco. Non sembrava molto felice di aver conosciuto Sung gyu.
-Mmmm......bene....ecco quello che gli devo.- Sung gyu gli ridiede il conto insieme hai soldi, guardandolo sempre nei occhi, con quel sguardo che sa fare solo lui.
- Bene ora se non gli importa dobbiamo andare. Arrivederci. - mi prese per mano e mi portò fuori. Appena usciti largò la presa.
- Come questa faccenda è stata risolta, andiamocene via, ho fame.- disse.
-Aspetta! Devo fare una cosa visto che siamo a Busan e tu mi devi aiutare - prima quando eravamo alla PFF Square mi era venuta in mente un idea per il regalo di Sharon.
-Io?-
-Si, mi devi un favore ricordi? -
-Ma io ho fame-
-Mangiamo dopo, ora seguimi. - raggiungemmo il Yongdusan, ovvero il parco dove si trovava la torre di Busan che è praticamente identica alla Seoul Tower, ma anche lei con il suo fascino. Sung gyu non doveva fare molto, solo tenere in mano il mio cellulare e filmare.
Quando fini andai da lui.
-Allora come è uscito?- chiesi incuriosita.
-Niente male, sei soltanto un pò troppo dolce, sembri che tra un paio di giorni morirai- rispose lui scherzando
- Ha ha ha che spiritoso!-
- sei tu che mi hai chiesto come fosse uscito il video! Quindi non lamentarti!-
-Sung gyu? Sei tu?-lo chiamò una donna, dietro di noi.
Continua....