L'angelo è qui

By book_ismy_life

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Evelyn è l'unica ragazza umana nata nelle terre di Astria. Vive in un piccolo villaggio apparentemente tranqu... More

Amore e odio
Prologo
Litigi
Una rosa nera
Piuma nera
Un destino scritto
Incontro inaspettato
Candida come la neve
Il gioco è iniziato
Risveglio
Perdita di memoria
Una nuova amica
Un cuore spezzato
Un'insopportabile mancanza
Incertezze
Pietra di luna
Un altro mondo
Sospetti
Luna nera
Due metà differenti
Ancora non è il momento
La chiave di tutto
Il confine
Hai paura?
Amici solo per oggi
Due pezzi di puzzle
Chi sono io?
Coraggio o bugie
Nascondersi dalla luce del sole
Da quale parte stai?
Il bacio dell'angelo
Uccidimi per favore
Non possiamo stare insieme
Il potere della creazione
La festa
Le porte dell'inferno
Dedica

Una nuova avventura

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By book_ismy_life

<< Ei sveglia! Non ci credo che dormi così tanto. Evelyn alzati che è tardi poi il professore Carter si arrabbia e sarà la volta buona che ci butterà fuori dall'aula.>> mi tolgo le coperte e ancora assonata le dico << Ora mi alzo tranquilla, non pensavo che fossi una persona molto attenta e ordinata.>> al che lei ride e risponde << E questo è niente, c'è di peggio.>> << Va bene aspetta 15 minuti e dovrei essere pronta.>> appena mi alzo dal letto la vedo già pronta e vestita << Come, hai già finito di preparati!>> lei sospira << Sono le 7:40 se alle 8 non siamo lì solo gli Dei sanno cosa succederà. Ti ho chiamata così tante volte ma continuavi a ronfare.>> nel mentre ride mi dirigo in bagno per indossare l'uniforme e sistemarmi un po' questi capelli che sembrano paglia. Dopo un po' Alisia mi chiede << Hai finito? Sono passati già 15 minuti.>> le rispondo << Si, si arrivo!>> appena esco lei mi guarda ed alza un sopracciglio << Pure il fiocchetto rosso ti sei messa nei capelli. Lo sai che tutto quel rosso stona con il blu dell'uniforme.>> Mi guardo allo specchio e le dico << Cavolo, si hai ragione aspetta un attimo.>> alza gli occhi al cielo e dice << tutto il tempo che vuoi.>> mi tolgo il fiocco e ne metto uno bianco così di intona con i colori dell'uniforme. Mi giro verso Alisia e le chiedo << Così vanno bene?>> << Si ma ora andiamo.>> mi prende la mano e corriamo giù verso le scale. Appena entriamo nell'aula suona la campana e tutti gli studenti prendono posto, io e Alisia ci sediamo nella fila a sinistra nei penultimi banchi. Vedo il professore di ieri che varca la soglia e saluta a tutti, si sistema dietro la cattedra e dice << Oggi abbiamo una lezione importante, ognuno di voi con il vostro compagno di banco dovete concentravi sull'energia dell'altro e riuscire a visionare la sfera che risiede in voi perché una volta fatta questa procedura si possono fare tante cose per colpire l'avversario e ciò tornerà utile in un capo di battaglia.>> si ferma per qualche secondo per guardarci tutti e poi continua << Ora chi sa dirmi cos è quella sfera che ognuno di noi ha?>> alla domanda si seguono attimi di silenzio << Solo Keller sa la risposta?>> nel mentre mi sporgo verso Alisia e le dico << E io che pensavo foste una classe di studiosi>> mi rivolge un occhiata ma veniamo interrotte << Vedo che hai molta voglia di parlare Riley, la sa la risposta?>> faccio cenno di no con la testa e lui si rivolge al ragazzo dietro di me << Keller rispondi tu per favore e voi altri ascoltate attentamente.>> << La sfera che noi abbiamo rappresenta la nostra fonte di energia e se riusciamo a connetterci a essa possiamo manipolare l'energia delle altre persone ma questo è estremamente difficile bisognerebbe avere pieno controllo dei 4 elementi.>> il professore batte le mani e dice << Bene ora scambiatevi con i compagni dietro solo i partner di destra. Uno passa dietro e l'altro avanti.>> Mi alzo titubante e guardo Alisia che è totalmente disinteressata, questo non è per niente confortante. Mi sposto dietro e il ragazzo Keller passa avanti sedendosi al mio posto e noto che Alisia gli lancia un'occhiataccia. Appena mi siedo sospiro esasperata perché non so fare proprio niente ma nessuno qui come sono veramente e prima o poi ne uscirà fuori qualcosa. << Immagino tu non sappia fare niente>> mi giro e vedo Nicholas che mi sorride come se avesse capito tutto. << No io non so praticamente nulla sulla magia.>> si gira e alza il braccio per chiamare il prof, subito mi avvento su di lui e cerco di abbassarglielo << Shh che fai? Abbassa questo braccio non vorrai mica dirlo al professore.>> I suoi occhi incontrano i miei e scendono verso la mia mano << Come fai a non sentire questa energia che scorre dentro di te eppure fino a qualche giorno fa non l'avevi. Ora sei come tutti gli altri.>> la sua espressione diventa dura e io lo guardo confusa << Non so cosa sia successo e non credo davvero che io posso essere come gli altri, ancora non sono riuscita a fare niente.>> << Smettila di parlare e inizia.>> mollo la presa e gli dico << ma io non->> sbuffa e dice << chiudi gli occhi e concentrati su te stessa.>> seguo le sue indicazioni e così faccio aspetto uno, due minuti ma non sento nessuna energia. Riapro gli occhi e guardo Nicholas che mi fissa con la faccia annoiata appoggiato al pugno della sua mano << Tu hai una sfera bianca, ciò vuol dire che non sei riuscita a fare niente.>> lo guardo male << si certo lo so che non sono riuscita a fare niente mentre tu lo hai fatto senza battere ciglio.>> << Sono un esperto niente da fare.>> questa situazione mi fa venire in mente le parole dure di mio padre e tutta la sua frustrazione che mi riversava spesso addosso per il mio modo di essere. È stato davvero difficile mandare giù tutti quei momenti e questo esercizio fra crollare tutte le mie difese rendendomi vulnerabile agli altri. Mi viene quasi da piangere e mi alzo dalla sedia per andare subito in bagno perché non voglio che nessuno mi veda così ma vengo subito fermata da Nicholas << Ferma qui, se non vuoi che nessuno scopra il tuo talento di non saper fare niente ti conviene stare qui e quando passerà il professore dirai che hai visto una sfera blu.>> In effetti non ha tutti i torti, mi risiedo e gli chiedo <<Perché mi aiuti?>> mi guarda in modo serio e dice << mi fai pena.>> << Ti faccio pena! Ma dico io c'è l'hai un cuore?>> mi sorride beffardo e risponde << No, in effetti non lo ho.>>

<<Sono sempre tutti così antipatici?>> Alisia non risponde ma è intenta a creare una bolla d'acqua. << Uffa, puoi rispondermi?>> lei apre gli occhi e la bolla viene dritta verso di me e riesco subito a schivarla di poco << È possibile che non si può stare in pace! Dimmi che è successo sta volta?>> << Quel Nicholas è così...>> << Esuberante? Irritante? Spavaldo?>> le rispondo << Si, si tutte queste cose. Non c'era bisogno di trattarmi così.>> << Lui sì che è un tipo strano ma ha sempre fatto così con tutti, odia stare con gli altri quindi non gliene importa nulla dei sentimenti altrui, il preside lo tiene qui perché è uno dei studenti migliori dell'Accademia ed è un vantaggio per noi.>> Sento qualcuno di dietro che mi abbraccia avvolgendomi le spalle e vedo la faccia di Alisia farsi più seria. Mi giro e vedo Daniel lo saluto e ricambio anch'io con entusiasmo << Allora Evelyn, come stai? E' da un po' che non ci vediamo.>> <<Io sto bene e tu?>> << Io pure, scusa se sono stato assente in questi giorni ma ho avuto molte cosa da fare sai com'è.>> << Sta sera sei libero per passare del tempo con me?>> << Mi piacerebbe moltissimo ma non posso se non faccio i miei doveri tuo padre mi ammazza.>> << Si lo so hai ragione non preoccuparti.>> mi guarda dispiaciuto e dice << Se vuoi possiamo stare insieme un po' ora dato che sono in pausa.>> guardo prima Alisia e mi dice << Ci vediamo dopo mi troverai in stanza.>> lei e Daniel si scambiano due sguardi intensi e poi se ne va. << Vi conoscete per caso?>> lui rivolge l'attenzione a me e risponde << No è la prima volta che la vedo. Comunque ti ho portato una cosa.>> Mi porge una busta rossa e la riconosco subito, è riuscito a recuperare il regalo che mi aveva dato mia madre. Lo guardo con occhi pieno di gioia e lo ringrazio << E questo è un regalo da parte mia.>> mi mette nel polso un braccialetto con tanti ciondoli a forma di fiori << Auguri Evelyn anche se è un po' in ritardo ma spero tu possa perdonarmi quel giorno ero fuori città.>> Infine mi dà un bacio nella fronte e le mie guance diventano subito rosse. Chissà se Daniel mi ha mai guardata nel modo in cui lo guardo io, << Tutto bene?>> mi risveglio dalla trance dei miei pensieri e rispondo di sì. Oh cielo, si notava sicuramente che stavo fantasticando di questo passo un giorno capirà tutto meglio non pensarci ora. << Senti, in questi giorni hai visto mia madre? Mi aveva detto che ci saremo viste ma non l'ho più sentita.>> << No mi dispiace non l'ho vista magari appena sono libero ti aiuto a trovarla.>> Ci penso un po' su ma declino l'offerta non posso aspettare tanto tempo, devo andarci subito. << No Daniel grazie farò da sola, ci vediamo.>> mi giro e mi incammino << Evelyn non da sola!>> mi urla Daniel in lontananza, lo guardo un attimo e gli dico << Non preoccuparti!>>

Entro dentro l'ala di corsa ma vado a sbattere contro qualcuno creando un impatto violento quasi cadendo a faccia in giù. Noto che il braccialetto cade a terra e si rompe << Oh no! Già l'ho rotto, accidenti!>> la persona davanti a me sospira << Dovresti stare più attenta.>> alzo lo sguardo e vedo due occhi neri come la pece << Ciao anche a te Nicholas.>> il suo sguardo si posa sul braccialetto e mi chiede << Come l'hai avuto questo?>> << E' un regalo, me l'ha dato Daniel.>> << Quel Daniel Gray?>> << Si perché?>> distoglie lo sguardo dal braccialetto e dice << Niente, è conosciuto da tutti. Ci vediamo fragolina.>> << Ei! Non chiamarmi così, ho un nome vedi.>> << Lo so.>> lo vedo sparire in una nuvola di fumo, mai vista una cosa del genere. Dopo aver salito le scale entro subito in camera << Alisia andiamo nel villaggio dei campi.>> si volta di scatto verso di me mentre butta giù nel letto il libro che teneva in mano << Sei pazza? Là fuori è pericoloso. Non lo so Evelyn potremo venir attaccate in qualsiasi momento.>> << Sono sicura che la fortuna è dalla nostra parte come lo è stato con me.>> << Tu scherzi con il fuoco lo sai?>> << Si per questo mi piace l'avventura.>> lei mi sorride e dice << allora siamo in due!>>

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