LA SORELLA DI UN CALCIATORE

Oleh Leggimmagina

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Cosa accadrebbe se una ragazza qualunque si ritrovasse ad essere la sorella di un calciatore? Matilde ha 22 a... Lebih Banyak

PROLOGO
La borsa di studio
Piccolo dubbio
La partenza
L'università
Partita
Nuove amicizie
Convocazioni per i Mondiali
Pub
Halloween
Corso extracurricolare
Confidenze E Confessioni Pt1
Confidenze E Confessioni Pt2
Biblioteca
Pista Di Pattinaggio
Un idea dal cuore
La Proposta
Il primo concorso
Uscita fra ragazze
Casa dolce casa
Giornata tra cugini
L'arrivo in Italia
Un capodanno da ricordare
Le ultime ore della fine dell'anno
Una conversazione dal cuore
Una chiacchierata tra amiche
Una giornata impegnativa
L'arrivo a Manchester
Il concorso e il tour
L'orfanotrofio pt1
L'orfanotrofio pt2
L'attacco di panico
I ricordi
Una sorpresa per un'amica speciale
il compleanno di Charlie
Ritorno a Manchester
L'ospedale
la verità pt.1
La verità pt.2
Il periodo buio
Il sole prima della tempesta
La tempesta pt1
La tempesta pt2
La resa dei conti
Un regalo di compleanno
la NOSTRA giornata pt.1
la NOSTRA giornata pt2
Io e Te
La famiglia di Thomas Pt1
La famiglia di Thomas pt.2
Il negozio a Londra
Il grande giorno
Prima dell'incontro
Ginevra
Ritorno in 3
L'emozione più bella
epilogo
Novità
Social

Italia-Inghilterra

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Oleh Leggimmagina

POV MATILDE

Sto preparando la valigia per ritornare a casa, tra qualche giorno inizieranno le vacanze pasquali se vogliamo chiamarle cosi visto che oltre ai giorni pasquali comprenderà almeno una decina di giorni prima. Infatti quando ritornerò a casa dopo due giorni dovrò ripartire per andare a vedere Italia-Inghilterra a Napoli. Sono felice sia perchè trascorrerò più tempo con i miei ma anche perchè per qualche giorno starà con me Madison. Come si può ben intuire siamo a Marzo inoltrato diciamo, non è successo nulla di che in questi giorni, giornate monotone e solita routine.

"Sono felice di rifarmi un bel viaggetto" disse Madison, si stiamo facendo la valigia insieme, in modo tale da vedere se a qualcuna delle due manca qualcosa.

"Sei felice perchè stai con me oppure ti manca il fidanzatino" costatai. So perfettamente che sono tutte e due, l'unica volta che si è vista con mio cugino è stata a capodanno e tutte le altre volte fanno le videochiamate e un po' dispiace. Vedrò di organizzarmi con Gabriele in odo tale da fargli passare una giornata insieme da soli.

"Beh, ma io mi riferivo a te" facendo lo sguardo da cucciolo e meritarsi il mio perdono.

"Mhmh" facendogli uno sguardo di chi non gli crede ma allo stesso tempo giocoso.

"Mi perdoni" avvicinandosi a me. Cercai di continuare con il mio teatrino ma scoppiai a ridere e mi fiondai su di lei. Con l'abbraccio che gli stavo dando perse l'equilibrio e ci ritrovammo a terra. Scoppiammo entrambe a ridere. 

***

Siamo appena atterrate e devo dire che queste due ore sono passate velocemente. Con Madison non mi annoio mai e tra una chiacchiera e un'altra il tempo è trascorso subitissimo.

"Chi ci viene a prendere?" mi chiese Madison dopo aver recuperato le valige e avviandoci all'uscita dell'aeroporto.

"Per la tua gioia il tuo fidanzatino" lei mi diede una piccola spinta scherzosa. Ho intenzione di lasciarli da soli per un po' e che scusa migliore per dirgli che devo andare in bagno urgentemente. 

Appena lo individuammo ci dirigemmo verso di lui con dei sorrisi sul volto. Lo abbracciammo e mi sentivo a casa.

"Ragazzi, per voi c'è qualche problema se faccio un salto in bagno" chiedo speranzosa.

"Certo, devo accompagnarti?" mi chiese Madison.

"Nono. Faccio subito" subito dopo li lasciai li dirigendomi verso i bagni. In realtà devo andarci veramente, ma dettagli.

POV GABRILE

"Sai che l'ha fatto apposta vero?!" spezzai leggermente l'imbarazzo.

"Si lo so" sbuffando leggermente e alzando gli occhi al cielo.

La devo ringraziare a quella furba. E conoscendola bene so che starà escogitando anche qualcos'altro e devo dire che mi fa piacere e sono anche felice che lei abbia accettato questa relazione con Madison. Io invece per quanto riguarda lei e Thomas devo ancora abituarmi, il fatto che non sono li con lei mi dispiace. Quando ho saputo che ha avuto l'attacco di panico mi sono allarmato tantissimo come tutti del resto. Siamo abbastanza legati, lei è come se fosse una sorella e so che lei pensa lo stesso di me, nulla da togliere a mio fratello Samuele sia chiaro ma con lei non so come spiegarlo. In questo periodo ho parlato anche con Thomas e non lo ringrazierò mai abbastanza per quello che ha fatto per lei. Spero vivamente che in questi giorni stacchi la spina e so per certo che ci faremo una bella chiacchierata. Nel mentre che aspettiamo Matilde io e Madison passiamo quei pochi minuti per noi.

POV PHIL

"PHIL" mi richiamò il mister. Ci troviamo a Londra e tra pochi giorni abbiamo la partita d'andata contro l'Italia per gli Europei. In questo periodo mi capita di essere assente, nonostante le partite. Si mi riesco a concentrare perchè penso solo a quello, però durante gli allenamenti sono proprio sottoterra. Mi girai verso quest'ultimo e mi avvicinai. "Che ti succedere ragazzo. Non ti ho mai visto cosi" posandomi una mano sulla spalla.

"Nulla di che. Mi dispiace molto che sono assente. Cercherò di evitare" 

"Lo spero per te ragazzo. Vai ad allenarti" e cosi feci.

"Tutto bene?" mi chiese Mason quando li raggiunsi.

"Si è solo che ultimamente non ci sto con la testa" cominciando a correre con Mason al mio fianco.

"Se ti va dopo mi racconti" annuii solamente e continuammo l'allenamento.

Appena finimmo l'allenamento andammo nello spogliatoio per farci una lavata.

"Beh. Ti va di raccontaci?" mi chiese Mason sedendosi sulla panchina dello spogliatoio. Mi sedetti anche io e notavo che anche gli altri si stavano sedendo. Vedevo i loro sguardi preoccupati, in questo periodo ho leggermente evitato di parlarne. Soprattutto con Jack e Kalvin visto che stiamo in squadra insieme. Ho sempre rimandato l'argomento ma credo di doverne parlare.

"Allora ... Vi ricordate quella ragazza del pub di qualche tempo fa?!" non sapevo come iniziare il discorso e l'unico modo è iniziare almeno da questo. Alcuni mi guardano confusi. Come potrebbero saperlo, non c'erano ma gli avevo accennato qualcosa, beh diciamo Jack gli accennato qualcosa.

"Poco. Se puoi dirci qualcosa in più. Sai com'è non è che ci possiamo ricordare tutto" disse scherzando e cercando di ricordare Kalvin.

"Vi ricordate quando sia al pub che alla discoteca abbiamo incontrato due ragazze e ogni volta quando ci vedevate insieme ci guardavate come se fossimo degli alieni?"

"Ah si. Adesso ricordo. Ma perché? Cosa c'entra" mi chiese Mason.

"Beh. Verso fine gennaio l'ho incontrata a Manchester" iniziai e i miei compagni di squadra mi guardarono sia con punto interrogativo e con ansia di continuare "In poche parole l'ho incontrata per puro caso in giro. Jack... Kalvin" guardando questi ultimi "Avete presente dove si trova il parco con vicino l'orfanotrofio?" loro ci pensarono un secondo e poi annuirono "Beh, l'ho vista dirigersi al suo interno e so cosa state pensando, che mi sono comportato da maleducato, ma non so il perché l ma aveva un suo chi sa che cosa. È come se mi attrae, non in senso sentimentale sia chiaro ma come se avessi una piccola connessione. Che poi ogni volta che ci vedete insieme ci guardate strano ed è successo la stessa cosa quando ci hanno visto li dentro" mi fermai e li guardiai vedevo i loro sguardi intenti a capire per filo e per segno quello che stessi dicendo "Abbiamo parlato poco e quando doveva parlare con la direttrice sembra in imbarazzo ma comunque ha continuato e sembravano che si conoscessero da sempre. Quello che voglio dire è che mi ha talmente segnato questa cosa che non riesco a togliermela dalla testa. E devo dire che quel poco che abbiamo parlato, abbiamo la stessa opinione de fatto che è strano tutta questa situazione" fini e mi sentivo più leggero.

"Non so cosa dire. L'unica cosa che mi viene in mente è si, credo che l'abbiano capito anche i muri, ma amico siete 2 gocce d'acqua e credo che con questo che ci stai dicendo il nostro cervello non riesce a crederci. C'è già a prescindere non dovrebbe interessarci nulla, perché chi la conosce, ma se tu ci hai raccontato questo la situazione cambia" fece presente Kalvin.

"Lo so. È strano. Ma è una cosa che mi ha talmente tanto colpito e rimasto impresso che non riesco a spiegare" mi sta scoppiando la testa però mi sento meglio.

"Credo che tutti siamo senza parole. Non è una cosa da tutti i giorni sinceramente" disse Ben.

"Già. La cosa che possiamo dirti è grazie per esserti aperto con noi" questa volta fu Mason a parlare.

Gli altri confermarono quello che aveva appena detto Mason.

"Io adesso sinceramente mi sento molto meglio. Credo che non la rivedrò più però come cosa mi ha colpito molto, soprattutto il fatto che sia entrata nell'orfanotrofio" guardando i miei compagni uno ad uno.

"Credo che avremmo avuto i tuoi stessi dubbi e curiosità. Soprattutto perché sappiamo che lei è italiana e è una cosa abbastanza strana" disse Declan. Tutti annuirono.

Dopo questa conversazione ritornammo in hotel e per prepararci per partire.

***

POV MATILDE

Ci troviamo allo stadio e stiamo aspettando che inizi la partita. Sono abbastanza in ansia. Io sono vicino a mio padre e a Madison, poi c'è Gabriele che è vicino a quest'ultima. Con noi ci sono anche i miei cugini, le mie cugine hanno preferito non venire. Mi dispiace un po'.

Appena siamo arrivati a Napoli ci siamo fatti un giro visto che è la prima volta per tutti. Devo dire che mi ha colpito molto, siamo arrivati ieri quindi abbiamo visitato quello che ci era possibile. Ma devo dire che è spettacolare.

"Ci facciamo una foto?" proposi. Mi andava di immortalare questo momento.

"Certo" mi rispose mio padre con un sorriso che io ricambiai. E così facemmo, una bella foto che sicuramente farò stampare.

In questi pochi giorni che sono tornata ho parlato con Gabriele di portare Madison a cena. Devo dire che ho insistito un po', anche lui ci aveva pensato ma sono stata io a spronarlo ancora di più. Infatti appena ritorneremo a Firenze e prima che Madison riparta, la porterà fuori a cena per trascorrere una bella serata.
Penso che i miei zii, soprattutto mia zia sarà molto felice di incontrare Madison. Ero felice.

Dopo pochi minuti cominciarono ad entrare tutti in campo e poi ci fu l'inizio della partita

***

Siamo al giorno prima di Pasqua. Ciò vuol dire che risiamo a Firenze. Madison è tornata a casa e mi ritocca mangiare come non si sa che cosa. Non che mi dispiaccia assolutamente.

In questi giorni sono successe un po' di cose, Gabriele e Madison sono usciti fuori a cena. Sono andata a farmi delle belle camminate con le mie cugine e ho rifatto una bella chiacchierata con Gabriele. In più ho voluto recuperare un po' di tempo con le mie nonne visto che è da un bel po' che non lo facevo.

L'Italia alla fine ha perso, ma spero che ci rifaremo con le prossime partite.

Sono stati dei gironi impegantivi ma belli. E non posso esserne più felice. Ho parlato che con i mei, gli ho raccontato meglio la situazione e mi sono stati vicini.





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