Ritorno a Manchester

240 8 2
                                    

POV PHIL

Mi trovo al campo per l'allenamento giornaliero. Sono appena passate le festa pasquali e devo dire che ho mangiato più del dovuto, visto che dobbiamo seguire una dieta specifica.
Per quanto riguarda la partita per le classifiche agli europei siamo messi abbastanza bene, anche se si sono svolte solo poche partite.
Adesso oltre a concentrarci per il campionato ci dobbiamo concentrare anche per la Champions League.
Siamo abbastanza carichi.

Per quanto riguarda quella ragazza, ogni tanto mi capita di svegliarmi la notte, di giorno con gli allenamenti ci penso di meno.
Non so come mai, ma è come se avessi una connessione.
Ogni tanto, quando capita, mi passa per la testa di passare in quello orfanotrofio, mi fermo lì fuori a quel parco e mi siedo. Non so come mai, ci vado e basta.

Credo che questo fine settimana porterò in quel parco Ronnie. Sarà sicuramente felice.

POV MATILDE

"Sicura che te la senti?" mi chiese Madison.

"Si. E oltretutto mi sono anche sentita con la signora Cox per incontrarmi con Ginevra. Starò con lei e mi servirà un po' di aiuto da parte sua. almeno questo è il mio punto di vista. E per finire gli avevo anche promesso che la sarei andata a trovare" chiudendo la mia valigia. Si, sto tornando a Manchester, me la sento di tornare e credo che sia un ottima occasione. Ginevra è anche un ottima scusa per tornarci e credo che devo anche ringraziarla. In questo periodo l'ho sentita, è molto felice, mi racconta di tutto e di più. C'è sempre questo piccolo intoppo che con gli altri non si apre molto. E a quanto pare io sono l'eccezione.

"Se ci sono problemi mi chiami?" mi chiese preoccupata. E non solo lei, anche Jennifer e Thomas sono preoccupati. E li capisco, dopo l'ultima volta e anche il fatto di tutto quello che ho passato è comprensibile.

Mi avvicinai a lei e l'abbracciai "Si, ti chiamerò in caso di necessità e ti terrò aggiornata su tutto. Anche quando vado in bagno se necessario" rise.

"Ti accompagno all'ingresso" e così fece. Mi accompagnò all'ingresso e aspettare il taxi con me. Gli altri sono a lezione, oggi è venerdì e tornerò domenica sera, non voglio saltare tanti giorni di lezione e credo che il fine settimana basti. Oltretutto quando tornerò devo essere più concentrata per prepararmi agli esami di quest'anno.
Adesso che ci penso, per il prossimo anno scolastico dovrò tornare in Italia. Ginevra no. Non adesso. Mi ripeto, so cosa succederà se comincio a pensare a ciò e non è il momento sinceramente.

"Devo andare" appena noto il mio taxi fermarsi di fronte a noi e girandomi verso Madison. Ci abbracciammo, mandai un messaggio anche Thomas e a Madison. Salii sul taxi che mi portò all'aeroporto e successivamente andai al gate per poi salire sull'aereo.

Dopo 4 ore sono arrivata. Sono appena scesa e ho una necessità di stiracchiarmi, non riuscivo più a stare in quella posizione. Mando un messaggio a tutti e mi dirigo verso l'uscita e trovai il primo taxi disponibile.

"Salve, dice la porto?" mi chiese il tassista. Gli dissi la destinazione e mi andammo. Appena arrivammo, pagai e lo ringraziai. Mi diressi verso l'hotel e posai la valigia.

Guardai l'orologio e notai che fossero le 4 di pomeriggio. Sono un po' stanca, però visto che domani sarò quasi tutto il giorno con Ginevra e vorrei visitare almeno un minimo quello che posso.

Ritorno in albergo verso le 8 dopo aver mangiato qualcosa. Sono abbastanza stanca e domani sarà anche una giornata impegnativa.

***

POV MATILDE

Mi trovo davanti all'orfanotrofio e sto ricontrollando per la millesima se ho tutto. Ho un piccolo regalo per Ginevra e ho portato dei pasticcini per la signora Cox.
Dopo aver ricontrollato tutto prendo un respiro profondo ed entro.
Appena mi trovo nell'atrio principale, incontro la stessa ragazza dell'ultima volta. Appena mi vede mi sorride.

LA SORELLA DI UN CALCIATOREWhere stories live. Discover now