Giornata tra cugini

257 4 0
                                    

POV MATILDE

Sono le 15:00 del 29 Dicembre, ciò vuol dire che oggi io e i miei cugini dovremmo andare a fare la spesa.
La cosa positiva è che dopo averla finita, la porteremo direttamente al casale e dormiremo lì, so che poi domani verranno Madison e Jennifer, ma verranno nel metà pomeriggio quindi sarò più che altro riposata, diciamo.

Sto finendo di studiare le ultime cose, con i miei cugini ci incontreremo tra un'oretta, perché così presto? Perché siamo 12 cugini, compresa io che dobbiamo fare una sorta di spesa, che per persone che si aggiungono.
Ma a parte questo, fare la spesa con i miei cugini è pesante.

***

Sono fuori il supermercato ad aspettare il restante della ciurma, devo dire che quando dobbiamo fare delle cose di gruppo, dobbiamo organizzarci per bene, perché chi tra lo studio e chi per il lavoro, perché si, alcuni miei cugini lavorano, è abbastanza difficile per organizzarci, ma devo dire che alla fine per quello che lavorano l'orario più o meno è sempre lo stesso.

"Oh eccola, alla buon'ora" annunciò Silvia riportandomi alla realtà.

"Scusate il ritardo, avevo da sistemare le ultime scartoffie da compilare" rispose Elena.
Elena lavora come commercialista, mia madre e i miei zii si sono affidati a lei e questo per noi è importante, almeno ci possiamo affidare ad una persona che conosciamo come le nostre tasche.

"Bene. Possiamo andare" disse Valerio.
Valerio, che dire si trova al quarto anno del liceo geometra e se non fosse per la sua sbadatagine è bravo.

"Dai, altrimenti si fa notte" cominciando a prendere il primo carrello.

Entrammo e iniziammo a scegliere le cose che ci sono all'ingresso. Cioè panettone e pandoro.

Siamo da 10 minuti in questo reparto e ancora non riusciamo a decidere il gusto pandoro.

"Va bene se ci compriamo ad avviare più avanti" proposi alle mie cugine.

"Si ti prego" mi supplica Elena.

"Noi cominciamo ad andare a prendere le altre cose, altrimenti non finiamo" riferii agli altri.

"Ok" ci liquidarono i nostri cugini.

"Perfetto allora, quando avrete finito qui. Andare a prendere quest'altre cose" dando il foglio della lista a Samuele.
Si per loro abbiamo fatto una lista a parte, perché sapevamo che sarebbe successa una cosa del genere.

"Come va con Emanuele?" chiesi a Gaia.
Lei è una brava ragazza, dolce, serena, aiuta sempre le altre persone, soprattutto i bambini, per questo motivo è voluta diventare una pediatra.
Ha uno bello studio adatto ai bambini.
Quando ancora non partivo per Londra l'andavo a trovare quando potevo e le facevo compagnia.

"Bene. Ha detto che non vede l'ora di rivederti"

"Digli che anche io non vedo l'ora di rivederlo" sorridendogli.

Lei ed Emanuele stanno insieme dall'università, lui però è odontoiatra.
Hanno lo studio vicino e quando a volte volevo andarlo a salutare non ci mettevo nulla.

"A te invece Bea?" continuando a spingere il carrello e fermandoci di tanto in tanto per mettere le cose nel carrello.

Mi girai verso di lei e vidi che era in imbarazzo.

"Bea?" la richiamò Gaia.

Abbassò la testa a quanto pare imbarazzata.
Beatrice è sempre stata una ragazza abbastanza timida, anche con noi nonostante fossimo cugine.

"Ehm.. poddarsi che c'è un ragazzo della mia scuola che mi interessa" ci chiese timidamente.

Io, Gaia, Sofia, Eleonora ed Elena rimanemmo in silenzio a metabolizzare quello che ha appena detto.
Dopo pochi secondi mi ripresi, sorrisi leggermente e l'andai ad abbracciare con un sorriso enorme che mi si era ingrandito sulla faccia.
Così poi fecero le altre.

LA SORELLA DI UN CALCIATOREWhere stories live. Discover now