La famiglia di Thomas Pt1

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POV THOMAS

Io e Matilde stiamo tornando in Inghilterra.
Con noi ci sono anche Phil e la sua famiglia. Il calciatore ha voluto farle un regalo di essere in prima classe. Inutile dire che Matilde gli diceva di non poter accettare.
Nonostante tutto, lei non si è approfittata neanche una volta della fama di Phil.
Non è da tutti, se fosse stata un'altra persona sicuramente sarebbe andate diversamente.

La vedo giocare con i nipotini. Mi fa strano e devo dire che fa strano anche a lei. Di questo cambiamento, nonostante sia passato più di un'anno ancora non si è abituata, non ha intenzione di approfittarsene in un futuro di tutto ciò e ne sono sicuro. Più andiamo avanti e più conosco meglio Matilde, se devo dire la sincera verità, anche prima che succedesse ciò, sapevo che non si sarebbe approfittata di niente e di nessuno. E' troppo buona e una persona leale perchè fare una cosa del genere. Le ho detto che a volte deve pensare anche a se stessa e poi mettere gli altri e che non è egoista se alcune volte fa questo ragionamento, perchè è pur sempre di se stessa che stiamo parlando.

"Sapete quando ritornerete a Manchester?" mi chiese Phil riportandomi sulla terra.

"Non saprei. Credo molto presto, dovremmo iniziare a fare le pratiche. Dopo che le avremmo avviate passiamo allo step successivo, faremo una cosa tra noi due, quello ufficiale lo faremo più in la. L'importante per il momento è fare ciò. Dopo aver fatto tutto, avvieremo l'inizio dell'attività e a quanto sono i calcoli dovremmo esserci con la cosa più importante. Come tu sai senza una cosa stabile non è possibile e so che Matilde non se lo perdonerebbe mai" girandomi verso quest'ultima.

"Lo immagino. Credo che dopo tutti i sacrifici che farete sarà una soddisfazione enorme. Soprattutto per mia sorella. So che sarà molto felice per una cosa del genere" anche lui spostando lo sguardo verso la sorella.

Dopo pochi secondo la vediamo arrivare verso di noi.

"Di che parlate fanciulli" con il suo meraviglioso sorriso. Da quel bacio sono diventato ancora più innamorato di questa ragazza. Se prima ero abbindolavo quando la guardavo, adesso ancora di più.

"Di quanto ho una sorella brutta" in tutta risposta Matilde si mette la mano sul petto in modo teatrale aprendo la bocca. Risi per la cosa.

"Ma come osi" successivamente lo guarda dall'alto in basso "Eh comunque se io sono brutta anche tu sei brutto" venendosi a sedere vicino a me con fare da snob e con le braccia incrociate.

"Come ti permetti" rispose il fratello.

"Io rispondo e come fratello" accomodandosi bene sulla poltrona.

Phil sta per ribattere quando viene una testolina bionda vicino a noi.

"Papà, la zia non è brutta. Tu sei brutto" facendogli la linguaccia e mettendosi davanti a lui con le braccia incrociate.

"Ma come ti permetti. Vieni qui" cercando di prenderlo. Ma Ronnie si gira verso la zia per far intendere che vuole essere preso in braccio, infatti lei fa ciò e lo protegge da un probabile solletico. "Non vale. La prossima volta me la pagate" in tutta risposta zia e nipote gli fanno la linguaccia. Ciò comporta in seguito una risata da parte di tutti.

***
"Ciao. Speriamo di rivederci prima possibile" disse Rebecca salutandoci tutti e due.

"Speriamo di si. L'importante è toglierci il pensiero delle scartoffie e poi possiamo leggermente rilassarci" disse Matilde.

Ci salutammo tutti e noi ci dirigemmo verso casa mia. Per arrivare a casa mia abbiamo dovuto prendere un treno e qualche mezzo ma ci siamo riusciti.

"Arrivati" dopo aver camminato un po'. Casa mia non è tanto distante dalla stazione e devo dire che è molto comodo.

POV MATILDE

Mi avvicino a Thomas e gli prendo la mano. Essere nervosi è a dir poco. Non so come comportarmi, cosa devo fare. Credo che il ragazzo di fianco a me se ne sia reso conto perchè si gira verso di me, posa la sua valigia sulle quattro ruote, fa posare anche la mia e mi prende tutte e due le mani.

"Stai tranquilla ok" sorridendomi.

"E se non gli piaccio? E se sono di troppo? E se ..."

"E se niente Matilde. Sei una ragazza fantastica. Una ragazza che è impossibile non essere amata e non pensare neanche un secondo a quello che ti è capitato perchè tutte le persone che sono intorno a te ti guardano con una luce stupenda e sono tutti orgogliosi di te" mi scende una lacrima ma lui la raccoglie subito. "Ed è anche questo che mi ha colpito molto di te" lo guardo negli occhi e non posso fare a meno di baciarlo. Amo lui e le sue labbra, ma shhhh, non lo diciamo in giro.

Prendo un respiro profondo e "Sono pronta"

"Cosi mi piaci" dandomi un bacio sulla testa, prendendo con una mano la mia e l'altra la sua valigia che di conseguenza porta anche me a fare lo stesso gesto.

Arriviamo davanti una casetta non tanto grande, con lo stile inglese, qualche mattoncino sul muro esterno e parete bianca. Un piccolo giardino che ricopre tutta la casa e un bel recinto. Arriviamo alla porta principale e Thomas bussa.

Dopo qualche secondo viene ad aprirci una signora sulla cinquantina, se non qualche annetto di meno.

SPAZIO AUTRICE

Dopo tanto tempo sono tornata. Mi dispiace per l'assenza ma ho avuto tanto da fare. Sono riuscita a scrivere con una serata e tutto insieme. Devo dire che è uscito carino e me lo aspettavo peggio. Anche perchè ultimamente sto avendo molta difficoltà anche su come scrivere i capitolo. Bando alle ciance, cosa ne pensate di questo capitolo? Cosa sarà mai questo segreto che hanno tutti, soprattutto i nostri innamorati? Perchè devono tornare per forza a Manchester? Fatemelo sapere nei commenti, sono curiosa di sapere anche la vostra. Mi dispiace ancora e spero di non aver fatto perdere il vostro interesse nella storia e grazie per essere arrivati fino a qui e di non averla abbandonata. Questa parte l'ho divisa in due parti come si po' ben notare e ho già iniziato a scriverlo, quindi arriverà prima dell'ultimo periodo il prossimo capitolo. Un bacio e alla prossima

LA SORELLA DI UN CALCIATOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora