epilogo

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POV MATILDE

Oggi è il suo primo compleanno con noi. In quest'ultima settimana è stata di un'energia che non mi spiego. Ci troviamo al casale in Toscana. Abbiamo deciso di festeggiarlo qui con tutti i parenti, compresi anche i genitori di Thomas. Quando ritorneremo a Londra farà una piccola festa con i suoi amici. Sin da subito ci ha detto voleva fare una grande festa con noi e una più piccola dopo. Noi non abbiamo potuto rifiutare, anche perchè è il primo compleanno che festeggia in modo differente e volevamo farlo sembrare magico. Con noi ci sono Phil con la sua famiglia e devo dire che Ginevra e Ronnie si stanno divertendo molto insieme.

Ci stiamo godendo anche gli ultimi giorni d'estate prima che riinizi la scuola. Oltretutto oggi è anche una bella giornata e si sta bene.

"Vi va di mettere un po' di musica" alza leggermente la voce Alessandro per farsi sentire. Annuimmo tutti e da li la festa fu ancora meglio.

"Sicura che non vuoi che dia una mano tesoro" mi chiese mia nonna.

"Sta tranquilla nonna. Va bene cosi. E poi vi dovete anche riposare ogni tanto, che dite" guardandole entrambi. Mi presero la mano e mi fecero un bel sorriso. Abbiamo chiamate delle persone che preparassero un catering. L'unica cosa che hanno voluto fare è stata la torta. Li ho dovuto alzare le mani, non accettavano un no come risposta e poi le loro torte sono micidiali.

"E' proprio una bella bambina. Nonostante stia con voi da un anno e voi siete giovani state facendo proprio un ottimo lavoro. E' molto educata e rispettosa" continuò mia nonna. Mi appoggiai con la guancia sulla sua spalla e con la mano tenni la mano dell'altra.

"Di che cosa state parlando?" disse Gabriele avvicinandosi a noi e sedendosi sulla poltrona.

"Del fatto che mi siete mancati tutti quanti" alzandomi e andandomi a sedere su di lui accompagnato da un abbraccio. Lui mi strinse a se.

"Anche tu ci sei mancata tanto raggio di sole" appoggiai la mia guancia sulla sua spalla. Adoro quando mi chiama cosi.

Guardai l'orario e mi alzai.

"E' l'ora della torta" sorridendo. Sono molto emozionata. Le mie nonne si stavano per alzare ma le fermai subito. Cercai mia madre, devo dire che anche con una festa di soli parenti, soprattutto quando ne si è tanti è tosta. "Mamma" quando la individuai. Lei si girò verso di me, le feci gesto con la mano che era arrivato il momento e ci avviammo dentro.

"Sei riuscita a vederla?" mi chiese dirigendosi verso il frigo.

"Ma figurati. Mi hanno minacciato di avvicinarsi, come credo tutti" ridendo.

"Sono tremende"

"Appena la pasa sul tavolino rimanemmo senza parole.

"Wow" disse mia madre.

"E' stupenda" continuammo.

L'ammirammo un altro po' e ci mettemmo in moto per mettere le candeline e cercare di non cadere mentre ci dirigemmo fuori.

Cominciammo a cantare la canzone e la vidi emozionarsi. Era in imbarazzo come ogni persona al proprio compleanno, ma ha una luce diversa e so cosa si prova. Sento i miei occhi pizzicare. Poco dopo un braccio mi circonda il fianco. Mi stringo a lui e quando finisce ci avviciniamo a Ginevra.

"Tanti auguri tesoro" dimmo io e Thomas abbracciandola.

Quando ci staccammo mi girai verso la torta per portarla dentro e tagliarla ma qualcosa mi bloccò. O meglio qualcuno. Girai leggermente il busto verso Thomas e lo vidi inginocchiato, sentii di nuovo gli occhi prudere nel mentre mi giravo intorno per vedere gli altri. Tutti mi stavano guardando con un sorriso ed emozionati. Dopo aver dato un'ultima occhiata il mio sguardo ritornò sulla figura del ragazzo che amo, leggermente lo sposto anche su Ginevra che mi sta guardando.

"Matilde. So che abbiamo fatto il grande passo" era emozionato e in ansia. Lo lasciai continuare. "Ma, questa volta voglio farlo bene. L'ultima volta l'abbiamo fatto tutto velocemente, ma questa volta voglio che sia meraviglio ... quindi ... Matilde Ginevra Lombardi, mi vuoi sposare?" annuii senza esitazione, con le lacrime che mi scendevano sulle guance. Lui si alzò e mi mise l'anello al dito e successivamente mi baciò. Sentimmo tutti che applaudirono intorno a noi. Aspettammo un po' prima di separarci. Volevamo goderci il momento. Ad un tratto, non so come, anche Ginevra entrò nell'abbraccio. Tutti e tre insieme.


SPAZIO AUTORE

Volevo ringraziare infinitamente tutti quanti. Non mi aspettavo che la mia storia arrivasse a questi livelli di lettura. Dopo poco più di un anno sono riuscita a concluderla. Devo dire che è stato un po' difficile scriverla per me, per un modo che per un altro mi si è allungata. Si certo, ognuno ci mette il tempo che ci mette. Ma mi dispiaceva allungarvi con i tempi. Devo dire che mi dispiace averla finita, ma si sa all'inizio c'è sempre una fine. Spero che questa storia vi sia piaciuta. Un bacio grande.

LA SORELLA DI UN CALCIATOREWhere stories live. Discover now