La borsa di studio

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POV MATILDE

Sto dormendo beatamente nel mio letto. Fortunatamente ho finito tutti gli esami universitari che dovevo dare, ho cercato di farli prima possibile in modo tale da iniziare prima l'estate.
All'università ho tutti voti alti ed è anche per questo che spero vivamente che mi diano la Borsa di Studio. Sapevo che era un po' difficile averla perché anche altri ragazzi l'avevano richiesta e ovviamente non potevano accontentare tutti.
È metà luglio quindi significa che, dopo aver finito tutti gli esami, sono stremata, la sottoscritta vorrebbe dormire ma ovviamente no.

"MATILDEEE" ecco, ci risiamo, mia madre ovviamente figurati se mi lascia dormire in santa pace; ora se ne uscirà con una scusa del tipo -devi aiutarmi a fare questo-

"Mamma, ancora 5 minuti ti prego" rispondo con tutta la voglia del mondo.

"OK,ALLORA BUTTO UNA LETTERA CHE TI E' ARRIVATA E DEVE ESSERE VERAMENTE IMPORTANTE PER QUANTO CI DEVE ESSERE SCRITTO SOPRA" grida dal piano di sotto.

Io a quello parole scatto in piedi e corro in cucina a più non posso.

"Dov'è?!" rispondo a mia madre ancora con il fiatone e in attesa che mi dia la lettera.

"Buongiorno eh ... comunque tieni, ecco a te" mi da la lettera con un sorriso splendente.

Apro la lettera tutta emozionata come quando si danno le caramelle ad un bambino e la leggo

Sig.rina Matilde Lombardi,
la informiamo tramite questa lettera che ha vinto la Borsa di Studio da lei meritata.
Avrà la possibilità di andare all'Università di Lingue di Londra come lei aveva richiesto.
La preghiamo di riconfermare la sua scelta entro questo fine settimana.
La sua permanenza sarà situata all'interno della struttura universitaria.
Cordiali saluti.
Università di Lingue di Firenze.

Dopo averla letta, urlo dalla pazza gioia a più non posso, corro per tutta casa e vado ad abbracciare subito mia mamma.

"Oh sono così contenta per te tesoro" mi disse mia madre

"Grazie mille mamma" le dissi e ci staccammo dall'abbraccio.

***

Era sera, io e i miei genitori, dopo che rientrò mio padre da lavoro e gli dissi che mi avevano dato la Borsa di Studio di cui ne è stato molto fiero, avevamo deciso di andare a cena per festeggiare.

In questo momento sto decidendo cosa mettere per l'occasione, manca mezz'ora e sono leggermente in ritardo però questa volta mi sono superata, mi sono sistemata i capelli e ho messo almeno il fondotinta; dopo circa 10 minuti decido di mettere un vestito azzurro con il bordino bianco tutto in torno al vestito.

Scendo le scale per raggiungere i miei e dirigerci al ristorante.

"Sei bellissima tesoro" mi dicono insieme i miei genitori.

"Per favore, cosi mi fate arrossire" dico diventando tutta rossa in volto

"Ma è la verità" mi dice mia madre venendomi ad abbracciare.

***

Arrivammo al ristorante, ci fecero accomodare e dopo un po' cominciammo ad ordinare.

"Allora, come ti senti?" disse mio padre.

"Elettrizzata. Non so cosa aspettarmi. E' tutto nuovo per me, stare lontana da voi per un'anno mi ... non so ... mi mancherete. Dico questo perchè non riesco a trovare una parola adatta a tutto questo" facendo scendere una lacrima.

"Oh tesoro, stai tranquilla ok. Noi saremo sempre qui, non andremo da nessuna parte" disse mia madre prendendomi la mano.

"Tu sei una persona straordinaria e siamo orgogliosi di te" disse mio padre prendendomi l'altra mano.

"Dai asciugati queste brutte lacrime, che non servono a nulla e facci un bel sorriso perchè sei più bella quando ridi" mi disse mia madre e cosi feci. "Ecco. Cosi ti vogliamo" facendomi anche lei un sorriso. Subito dopo infatti arrivarono i piatti e iniziammo a mangiare.

Passammo una bella serata, dopo cena andammo a fare una passeggiata vicino l'Arno. Si stava benissimo. Parlammo, ridemmo e scherzammo ovviamente. Ci prendemmo un gelato e continuammo la nostra lunga passeggiata. Per fortuna non tirava molto vento, solo quel frescolino d'estate ma nulla di che, anche se qui si sta si e no abbastanza bene, non dico che l'aria sia arieggiata perchè c'è da dire che siamo in una città grande, ma anche perchè qui d'estate di muore di caldo. Da una parte credo che questa esperienza in un Paese un po' più fresco mi farà bene.

***

Siamo tornati a casa da poco e mi sto preparando per andare a letto. In questo momento la mia voglia di struccarmi e tutto è pari a zero, sono stanca, in questo periodo con il fatto che ero impegnata con lo studio non sono uscita più di tanto e di conseguenza non sono più abituata. Dopo essermi preparata per andare a letto esco dal bagno, ma prima di andare nel mondo dei sogni vado nella camera dei miei.

"Ei come mai questa visita?" rise mio padre appena mi vide entrare nella camera da letto, mi limitai a alzare le spalle e ad avvicinarmi a loro dandogli un bacio sulla guancia e un abbraccio.

"Buonanotte piccolina" mi disse mio padre dopo avermi dato un bacio sui capelli.

"Buonanotte tesoro" mi disse mia madre facendo la stessa cosa.

"Buonanotte" dissi prima di ritornare in camera e stendermi definitivamente sul mio letto e crollare nel sonno profondo.

LA SORELLA DI UN CALCIATOREWhere stories live. Discover now