Il Tuo Punto Debole

By ameliaeiris

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SEQUEL DI ''Il Mio Punto Debole'' (Vi consigliamo fortemente di leggere prima quello). NON LEGGERE SE NON VUO... More

CAST
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60 - Epilogo
A voi.
NUOVA STORIA❤️‍🔥

Capitolo 44

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By ameliaeiris

[Isabelle's POV]

''Dai! Alzati dal letto! Dobbiamo scegliere che vestito metterci.'' urla Amelie venendo verso la mia stanza.

Ora mi butta giù dal letto.
Me lo sento.

Ma a precederla è Callie che si butta su di me e comincia a massacrarmi col solletico, sapendo che è il mio tallone d'Achille.

''SMETTILA!'' grido ridendo e cingendomi la pancia.

''Te l'ho detto che ti conveniva alzarti.'' ridacchia Amelie riprendendo il tutto con il telefono.

Mi alzo senza fiato e tutta rossa in viso.
''Callie, non farlo mai più.'' rido e lei scrolla le spalle.

''Beh, quindi, fatemi vedere che opzioni abbiamo.'' dico riferendomi ai vestiti e Amelie apre l'armadio.

Andare a una festa in piscina è l'ultima cosa che vorrei fare data la situazione già complicata, ma se rifiutassi Callie e Amelie si insospettirebbero.
E siccome le conosco bene, forse capirebbero anche che il problema è Eric.

''Io penso che mi metterò dei jeans e una maglietta. Qualcosa di molto tranquillo.'' alzo le spalle ma entrambe mi guardano subito con un'espressione scioccata.

''Ma cosa stai dicendo! Un bel vestitino rosso per te.'' afferma Amelie con sicurezza tirando fuori dall'armadio un abito.

È rosso fuoco, corto e con uno scollo a cuore.

''Ma quando l'ho comprato...?'' rifletto a voce alta e Amelie scrolla le spalle.

''L'avrò lasciato io qui una delle mille volte in cui sono venuta. E ho fatto bene perché viste le tue opzioni... diciamo solo che ti ho salvata per stasera.'' afferma e io giro gli occhi al cielo.

Loro due si scelgono i rispettivi vestiti mentre io vado in bagno a provarmi l'outfit.
Non è sicuramente il mio genere e nemmeno il vestito che avrei scelto per questa sera, ma ormai non penso di avere molta scelta.
La festa è fra circa mezz'ora e se non comincio a truccarmi e a mettere a posto i capelli, non arriveremo mai in tempo.

Decido di optare per un look leggero sugli occhi con un rossetto rosso sulle labbra che richiama anche il colore del vestito che indosso.
I miei capelli sono sciolti e ricadono a boccoli lungo le spalle leggermente scoperte.

Callie e Amelie sono entrambe già pronte.
''Ma dov'è questa festa? E poi per quale occasione? Mi avete obbligata a venire ma non mi avete detto nulla.'' sbuffo mentre rifletto a voce alta.

''È una festa qui a Manhattan per festeggiare l'inizio dell'estate e...'' comincia Amelie ma si ferma a metà.

''Glielo diciamo?'' le sussurra Callie proprio come se io non le potessi sentire.

''Ma cosa?!'' sbotto io aggrottando la fronte.

''Semplicemente che è una festa organizzata da un amico di Ethan e Jake che infatti ci accompagneranno.'' annuncia Amelie tutto d'un fiato.

Dannazione.
Se è un amico di Ethan e Jake, questo automaticamente vuol dire che...

''Ci sarà anche Dylan?'' domando spontaneamente per poi mordermi il labbro in ansia per la risposta.

Loro si guardano per qualche secondo e poi è Callie a rispondermi.
''Ma no, tranquilla! Ci saranno solo Jake ed Ethan.'' mi rassicura senza però padroneggiare sicurezza lei stessa su questa risposta.

Annuisco incertamente e mentre prendiamo tutte le ultime cose io non riesco a non dubitare del fatto che Dylan ci possa essere stasera.

Amelie e Callie mi hanno assicurato che non ci sarà, ma mi viene impossibile non dirottare la mia mente all'eventualità di vederlo.

Entriamo in macchina e in meno di quanto pensassi arriviamo alla festa.
La casa di David, di cui sia Jake ed Ethan mi hanno parlato, è letteralmente enorme.
Ci sono persone ovunque e la musica è talmente forte da sembrare di sentirla rimbombare nelle vene.

''QUESTO POSTO È STUPENDO!'' grida Amelie mentre Jake ed Ethan vanno a salutare David.

Io annuisco sorridendo e poi vedo che oltre David si fa spazio una figura che riconosco.

Una figura che riconoscerei anche fra miliardi di persone, quella di cui ogni singolo nervo del mio corpo ha sentito la mancanza e quella che ho cercato a lungo, seppur negandolo perfino a me stessa.

Sul viso ha un sorriso stampato, i suoi capelli risultano perfetti anche se leggermente scompigliati e la sua camicia bianca sbottonata lascia intravedere i pettorali lucidi di sudore.

Rimango qualche secondo a fissarlo, ma poi mi accorgo che il suo sguardo incontra il mio, perciò incrocio le braccia al petto tentando di mostrare un disinteresse e un'insensibilità che però non sto realmente provando.

Riesco a percepire i suoi occhi che percorrono il mio corpo lentamente, nonostante io non lo stia guardando.

''Isa, giuro che non sapevo ci fosse, mi dispia-'' inizia a scusarsi Amelie ma io la interrompo prontamente.

''Mi potreste andare a prendere un drink?'' domando ignorandola e lei annuisce prontamente.

''Allora mentre lei va a prendere i drink corro in bagno.'' afferma Callie e io annuisco tentando vanamente di non dar spazio alle emozioni che mi stanno assalendo.

Entrambe mi danno le loro borse e io mi siedo su una sdraio fuori, proprio davanti alla piscina, dove alcuni ragazzi si stanno tuffando mezzi ubriachi.

Affondo la testa fra le mani poggiando i gomiti sulle ginocchia, quando sento qualcuno sedersi accanto a me.
Il suo inconfondibile profumo si fa spazio nelle mie narici e apro gli occhi, trovandomi accanto lui.
Dylan.

''Ci stiamo ancora cercando?'' è la prima cosa che mi domanda, una frase che mi confonde ma allo stesso tempo mi fa rabbrividire.

''Non lo so, dimmelo tu.'' ribatto freddamente senza il coraggio di guardarlo.

Sospira rumorosamente e poi torna a guardarmi, inclinando la testa verso di me.

''Dal modo in cui il tuo sguardo cercava il mio poco fa, direi di sì.'' afferma passandosi le mani fra i capelli.

''Ma tu mi avevi detto di non farlo.'' sbotto inarcando un sopracciglio per poi girarmi verso di lui.

''Mi hai lasciato una misera lettera mentre dormivo dicendomi di non cercarti. Quindi perché sei venuto qui?'' gli dico contro arrabbiatamente, tentando di non urlare per non fare scenate.

''Ho avuto i miei motivi.'' replica semplicemente senza dare spiegazioni.

Vengo distratta dal rumore di un telefono che squilla, ma decido di ignorarlo.

''Pare tu li abbia sempre.'' controbatto scuotendo la testa mentre giocherello con le dita nervosamente.
Non è sicuramente la piega che mi aspettavo prendesse la serata.

''Un giorno te ne parlerò, Isabelle.''

''Magari in un'altra vita.'' rispondo utilizzando la nostra frase per poi passarmi le mani fra i capelli, spostandoli tutti di un lato.

Il telefono di Callie continua a squillare nella borsa fino a quando non decido di prenderlo, preoccupata dall'idea che possa essere un'emergenza.

Guardo lo schermo e ciò che vedo inizialmente sono 4 messaggi non letti.

Sono tutti da parte di un contatto che non riconosco, una certa Lexi.

Non penso sia nulla di grave, fino a quando il mio occhio non cade sui messaggi per un millisecondo.

- Tu indaga su Ethan e Isabelle. -

- Io sto ancora lavorando su Dylan, mi manca poco e otterremo ciò che vogliamo. -

- Perché non mi rispondi? Richiamami quando puoi. -

Leggo i tre messaggi e le mani incominciano a tremarmi, fino a lasciar cadere il telefono per terra.

Sento Dylan che mi parla ma non riesco a percepire cosa stia dicendo.
La testa comincia a girarmi, la stessa identica sensazione che ho provato quando ho scoperto che Lexi aveva contattato Eric.

Vedo Dylan che prende il telefono di Callie da terra e nonostante la mia vista sia parzialmente offuscata dalle lacrime che si stanno formando, capisco che sa chi è Lexi.

In quel preciso momento, realizziamo che non ci possiamo fidare più di nessuno, se non l'una dell'altro.

Ormai i miei dubbi sono sempre pronti a distruggere le mie illusioni, la mia voglia di fidarmi, la speranza che qualcuno, anche per una sola dannata volta, non mi ferisca.

''Isabelle, ISABELLE!'' mi risveglia la voce di Dylan.
Sussulto e rivolgo lo sguardo verso di lui che mi prende per mano e mi obbliga ad alzarmi.

''Dobbiamo andarcene adesso.''

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