26

418 29 59
                                    

Ciao bellezze BUON NATALE! ❤️ buona lettura, spero che vi piaccia! Quello è lo sguardo di Harry mentre aspetta all'altare? Direi di sì...


"Certo che sei proprio uno stronzo" conclusi.

Lui mi guardò arrabbiato, in cuor mio sapevo che non era uno stronzo. Ma con me si era comportato da tale.

"che ho fatto?" domandò trattenendo la sua voce cercando di non farsi sentire da nessun orecchio indiscreto.

"Mi hai usata" lo accusai puntandogli l'indice al petto, furibonda ed emotiva. Lui indietreggiò di un passo.

"Non ti sto usando" mormorò poi, sembrava colpito dalle mie parole.

"Non ti importa niente di me, mi hai usata, illusa e umiliata!" continuai con la voce rotta mentre cercavo in tutti i modi di rimanere forte. 

I suoi occhi si scurirono, sembrava arrabbiato.

"Mi importa eccome di te" scandì, la voce roca e graffiata mi arrivò in faccia come una ventata di aria gelida. Mi sforzai da fare una risata ironica ma mi uscì un risolato che suonò più isterico che altro.

"Harry, non voglio avere più niente a che fare con te" scossi la testa indietreggiando. Gli mancava poco a farmi ricadere ancora nella sua trappola. Bastava un sorrisetto con le sue belle labbra, un tocco con la mano, un'occhiata intensa o qualche parolina dolce.

"Erica, non voglio perderti." borbottò prendendomi il braccio e ritirandomi vicino a se. Con forza, mi irrigidii sotto il suo tocco severo e se ne accorse. Ammorbidì lo sguardo e allentò la stretta. 

Io lo guardai dal basso, in soggezione e restia a credere a ciò che stava dicendo. Confusa, ancora ferita da come mi aveva fatto sentire.

"Erica, veramente. Non ti ho mai mentito." insistette, mi guardava con sofferenza.

"Ma mi hai nascosto diverse cose" gli feci notare piccata, riprendendo una piccola parte della mia grinta. Lui distolse il suo sguardo mollandomi il braccio, sembrava in difficoltà.

"Sì, è vero." ammise sottovoce "ed ho sbagliato" continuò stupendomi. Non me lo aspettavo.

"Tu ami ancora Louis" lo dissi come se fossa un accusa, una colpa. Lui deglutì abbassando lo sguardo, quando lo rialzò vidi che aveva gli occhi lucidi, aveva la mascella tesa e una strana tristezza gli si leggeva in viso. Quel suo sguardò mi fece quasi rivalutare quello che avevo appena detto. 

Non rispose, ma la sua espressione era stata eloquente, nonostante non l'avessi compresa del tutto.

"Non hai mai amato me." aggiunsi sussurrando, forse era questo il vero problema, mi dissi.

"Questo non è vero" ribattè con aria sofferente e lanciandomi un occhiata sincera. Mi aveva amato? Mi amava? Cosa voleva dire la sua risposta? Lo guardai confusa e curiosa.

"Torniamo dentro, qui fa freddo" mormorò piano facendomi un cenno con il capo verso la villa ancora alle nostre spalle. 

"Non ho voglia di tornare lì" borbottai capricciosa. Lui strinse le labbra trattenendo una piccola risata.

"Almeno dovremmo salutare, per cortesia." quando rispose il tono era quello con cui si spiega a una bambina. Io mi intenerii un poco, per la dolcezza con cui mi stava parlando.

Lo guardai male, ancora non pienamente convinta. 

"Poi promesso che ti riporto a casa" mi disse sorridendo.

Io spostai lo sguardo su di lui, mi sorrideva, la sua espressione sembrava rassicurante e sincera. 

"Sono ancora arrabbiata con te." farfugliai cercando di sembrare decisa.

Blind for Love - H.S.Where stories live. Discover now