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Buona lettura bellezze, mi è piaciuto tanto scrivere questo capitolo e spero che piaccia anche a voi! All the love ✨


"Erica! Devi dirmi tutto!" la sua voce che mi sgridava nell'altoparlante del telefono mi stava facendo impazzire.

"Michelle, giuro che è tutto" sospiro aprendo il portone del mio condominio trafficando con le chiavi e la borsa mentre telefono il telefonino all'orecchio.

"Si ma io intendo che devi spiegarmi non accennarmi. é importante!" 

"Lo so, lo so"

"Appunto lo sai anche tu, se ti stai frequentando con qualcuno e sta diventando una cosa seria la tua migliore amica deve saperlo."

"Hai ragione Michelle, e infatti lo sai."

La sentii sbuffare, "sai cosa intendo!" si lamentò ancora.

"Senti tesoro facciamo che te ne parlo dal vivo va bene?" così era sicuramente meglio.

"Va bene, ma non me lo dimenticherò. Nel frattempo ti dirò che stavo pensando di prendere un cane!" nella sua voce percepivo tutto l'entusiasmo che so che stava provando in quel momento.

"Oh wow! è fantastico Michi!"

Proprio mentre salivo le scale e la ascoltavo perdersi in monologhi su quale razza e quale sesso fosse il migliore e il più compatibile con il suo carattere incontrai Norah, la mia vicina che appena mi vide mi prese per le spalle facendo un piccolo urletto di eccitazione.

"Erica! Ti stai frequentando con qualcuno?" i suoi occhi fissi su di me. 

"Non proprio, Norah" nonostante fossimo amiche, non me la sentivo di confessargli questo grande segreto. La ragazza che abitava nell'appartamento sotto il mio era un amino gentile, tanto buona quanto goffa. Appena trasferita mi aveva fatto una torta, terribile e mezza cruda, ma decorata in modo adorabile. 

"Perché ti ho visto uscire con un ragazzo l'altro giorno. Devi raccontarmi tutto!" mi confessò, la voce piena di euforismo.

Mi scappò una risatina mezza divertita mezza confusa.

"Mi hai spiato?" le domando e lei spalanca immediatamente gli occhi 

"No No, certo che no-insomma-io...io guardavo dalla...sì dalla finestra" farneticò in cerca delle parole imbarazzata. 

"Non preoccuparti, immaginavo" la rassicurai. Michelle dall'altro capo del telefono la sentii ridere divertita.

"E prima qualcuno ha suonato il tuo citofono." aggiunge alzando le spalle. Nella nostra palazzina i muri erano abbastanza spessi da non doversi preoccupare che i vicini sentissero quando parlavamo ma i citofoni...uno suonava e tutti lo sentivano. 

"Io non ero in casa" mormoro alzando le spalle.

"Si infatti, immaginavo ma qualcuno deve aver aperto la porta lo stesso perché poi ho sentito il campanello. Ma non ho visto chi era" 

"Grazie Norah"

"Niente, e comunque oggi stai benissimo! fantastica questa giacca!"

"Ti ringrazio, buona giornata Norah" le dico sorridendole e dirigendomi poi verso il mio appartamento.

Proprio quando pensavo di aver trovato la mia pace sentii la voce di Michelle richiamarmi dall'altoparlante del mio telefono.

"Chi sarà stato alla tua porta?"

"O è stato mio fratello oppure..." lascio in sospeso, entrambe sapevamo che poteva essere stato anche Harry.

"Sono praticamente scappata da casa sua l'altro ieri. é stato tremendo."

Blind for Love - H.S.Where stories live. Discover now