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✨Buona lettura bellezze! Personalmente questo capitolo è uno dei miei preferiti! Ma non avete idea di quante volte lo abbia riletto prima di esserne convinta

Colpi di scena a go-go.... 

Quando ci incamminammo lungo il marciapiede avrei voluto avere una felpa con la tasca, giusto per nasconderci le mani dentro, invece mi torturai le mani tra di loro. La bruciante curiosità che mi spingeva a lanciare occhiate sottecchi al ragazzo che mi camminava accanto, e la stessa curiosità insisteva per farmi fare domande sul suo pseudo-fidanzato. Mentre il mio buon senso pretendeva che io tenessi per me tutte le mie domande, provando a preservare il mio cuore spezzato che lentamente sembrava risanarsi. Presi un profondo respiro

"Allora...come va con Louis?" domandai provando ad essere delicata ma pentendomene immediatamente dopo. Lui alzò le sopracciglia scuotendo la testa. Poi si fermò costringendomi a fermarmi sul marciapiede accanto a lui per non lasciarlo indietro.

Aprì la bocca per parlare ma dopo un paio di secondi la rinchiuse scuotendo la testa. Osservai curiosa le sue espressioni senza essere sicura di come interpretarle. Nascosi le mani dietro la schiena incrociando le dita in modo immaturo e infantile. Riponendo la mia speranza nella sua risposta.

Alzai le sopracciglia impaziente aspettando la risposta.

"Sai cosa?" chiese con la voce roca guardandomi, fece una smorfia quasi scocciata "Non mi va di parlarne" e cominciò a camminare spedito co le braccia dietro la schiena. Rimasi impalata e perplessa dal suo comportamento. Lui si girò tornando sui suoi passi.

"Anzi" alzò un dito in aria in gesto riflessivo. "ti meriti una risposta." riflettè ad alta voce, mi trovai a sperare ancora più forte, incrociando le dita fino a farmi male.

"Non va molto bene" ammise tutto d'un fiato come se fosse una confessione che non si voleva permettere di fare. Come se non volesse ammetterlo a se stesso. Tirai un sospiro di sollievo e lui mi guardò divertito, notandolo.

"Mi dispiace" provai a dire tentando la mia miglior espressione dispiaciuta. Nonostante avevo sperato che non andasse bene la sua relazione con qualcun altro questo non rendeva ovvio che sarebbe andata bene con me. Questa consapevolezza ridimensionò il mio improvviso buon umore.

"Ah davvero?" chiese sarcastico "mi sembrava di averti sentito tirare un sospiro di sollievo, ma non vorrei sembrare presuntuoso" ridacchiò piano sapendo di aver colpito in pieno.

"Okay forse non mi dispiace così tanto" gli concessi sottovoce imbarazzata "però non penso che questo cambia le cose" gli feci notare. 

Lui mi guardò, ancora fermo in mezzo al marciapiede di fronte a me.

"Ah no?" chiese guardandomi dubbioso, gli occhi verdi più che mai, una felpa larga indosso che in cui avrei voluto intrufolarmi. Ricambiai il suo sguardo incerta.

"Le cambia?" domandai esitando.

Lui sembrò pensarci qualche secondo e scrollò le spalle infilando le mani in tasca. La sua bellezza era così semplice e spontanea. Poi mi sorrise dolcemente. Sembrava che nessuno dei due avesse veramente voglia di incamminarsi fino a casa mia, che distanziava meno di duecento metri. Nessuno dei due probabilmente aveva voglia di salutarsi. 

Mi sentivo vicina a lui, di nuovo legata ed ero cosciente che il nostro legame non sarebbe stato facile da spezzare. Nell'aria sembrava aleggiare la chiara consapevolezza che nessuna delle nostre ultime discussioni e litigi avevano intaccato ciò che avevamo. Sembrava che tutto fosse tornato come prima, in un paio di minuti i suoi occhi magnetici avevano abbattuto ogni mia difesa e volontà.

Blind for Love - H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora