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✨Ops, non avete idea di cosa vi aspetta. Buona lettura! All the love✨


A Harry

Possiamo parlare?

Rinfilai il cellulare i tasca tenendolo stretto in mano aspettando di percepire la vibrazione del messaggio in risposta. Camminai ancora, troppo infreddolita per fermarmi, cercai il nome della via in cui mi trovavo, guardandomi in torno. Controllai il telefono ma non c'era nessuna notifica. Non riconoscevo niente del posto in cui mi trovavo quindi decidi di chiamare un Uber, non mi sentivo ne coraggiosa né al sicuro. Attivai il gps e attesi che la vettura arrivasse. Quando la macchina arrivò mi ci catapultai dentro sperando che avesse il riscaldamento acceso.

"Signorina dove la porto?" mi chiese osservandomi dallo specchietto. Gli indicai l'indirizzo di casa mia mentre controllavo ossessivamente il telefono in attesa di una risposta.

"Fa un bel freddo fuori, vero?" disse l'uomo per fare conversazione

"Si, non pensavo." commentai 

"Sembra abbia passato una brutta serata" giudicò curioso, lo guardai stupita 

"Mi scusi se le sono sembrato fuori luogo "

Stavo per aprire bocca e rispondere quando la suoneria del mio cellulare mi interruppe. Abbassai lo sguardo trovando esattamente il nome che speravo di scorgere.

"Harry" dissi rispondendo

"Ciao" la sua voce era roca, sembrava stanca ma sembrava così calda e famigliare che socchiusi gli occhi ad ascoltarla.

"Ti ho disturbato?" chiesi piano, incrociando le dita che mi contraddicesse.

"Tu non mi disturbi" 

Stai attento Harry, così mi illudi ancora.

Rimasi in silenzio un attimo, assorbendo ogni attimo, facendone scorta.

"vorrei parlarti" sussurrai, aprendo gli occhi e trovando l'autista Uber ad osservarmi dallo specchietto.

"Certo, dimmi"

"Sarebbe possibile parlare dal vivo?" domandai, forse osavo troppo, ma non mi sarebbe bastato sentire la sua voce scarsamente riprodotta dall'altoparlante del telefono. La volevo sentire veramente, guardarlo negli occhi, se possibile abbracciarlo.

"Vengo da te?" sentirlo pronunciare quelle parole con il suo caratteristico accento mi fece il battere il cuore.

"Sono su un Uber adesso." se fossi stata a casa sarei morta nell'attesa del suo arrivo

"Allora ti aspetto qui." concluse, e non c'era conclusione più logica eppure non ci avevo neanche pensato.

"Arrivo."

"A dopo, Erica" sentirlo dire il mio nome era un antidoto così dolce al mio mal umore che portai una mano al petto, cercando di far rallentare il cuore. Sentendomi ancora più una ingenua adolescente.

"A dopo, Harry" mormorai piano, e il suo nome ebbe un suono diverso, come nuovo.

Informai l'autista del cambio di destinazione e aspettai con ansia di arrivare.

Camminai per il famigliare vialetto della villa stringendomi nella giacchina leggera che avevo indosso. Arrivai alla porta e con mano tremante suonai il campanello. Sentii dei rumori e poi la porta si aprì, mostrandomi Harry, spettinato, indossava una t-shirt bianca con una scritta "Women are smarter.", un paio di pantaloni della tuta. Mi rivolgeva un sorriso complice mentre mi guardava intensamente

Blind for Love - H.S.Where stories live. Discover now