Fred Weasley (Harry Potter)

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Chiusi il baule mentre sentii la porta del mio dormitorio aprirsi, vidi la testa del mia amica fare capolino mentre mi sedevo sul letto.
"Mi mancherà questo posto" disse raggiungendo la finestra.
"Hermione, staremo via solo per tre mesi" dissi ridacchiando.
"Oh andiamo, mi stai dicendo che non ti mancherà passare i pomeriggi in sala comune, assistere alle lezioni di trasfigurazione, fare come tuo solito scherzi a Piton..." chiese avvicinandosi a braccia conserte.
"Ok forse un pochino" mi dondolai con il busto inclinando la testa.
"Oppure ti mancherà qualcuno?" un sorriso malandrino le si formò in volto.
"Andiamo te lo concedo, mi mancherà" ammisi.

Entrammo in sala grande e raggiungemmo Ron che si stava abbuffando con del pollo mentre Harry lo osservava sconcertato.
"Che schifo Ronald" dissi al ragazzo tirandogli un leggero pugno sulla spalla con fare scherzoso.
"T/n ha ragione, non ti sembra di averne mangiato un po' troppo?" chiese il prescelto facendo scorrere lo sguardo dal volto del suo migliore amico al piatto.
"Non credo, piuttosto, cosa farete durante le vacanze?" chiese il rosso tentando di cambiare argomento.
"Io starò a casa e T/n verrà da me" mi precedette Hermione.
"Io le solite cose, litigare con i miei zii e mio cugino"
"Avresti bisogno di un po' di riposo visto che sei quasi morto in un torneo" dissi.
"Bhe dovrò accontentarmi" sorrise il corvino.
Continuammo a parlare mentre gli altri mangiavano, io non riuscii a farlo. Avevo lo stomaco chiuso al solo pensiero di non poterlo vedere per ben tre mesi.
Udimmo dei passi, mi voltai per trovare due teste rosse che prendevano posto davanti a me. Mi alzai di scatto prendendo il libro che avevo portato giù dal dormitorio e tentai di andarmene senza nemmeno salutare, ma la mia amica mi afferrò per un polso facendomi sbilanciare. Barcollai e mi risedetti indossando uno sguardo omicida , il tutto accompagnato dalle mie guance che aveva iniziato a prendere un colorito rossastro.
"Sempre con questo pollo tu è Ron?" chiese George.
"Sarei tentato di dire alla mamma di non prepararlo più perchè non ti piace" ridacchiò il gemello.
"Tu azzardati a farlo e non tornerai vivo qui per il tuo ultimo anno" lo minacciò.
"Bene Ronald, era necessario ricordarlo?" pensai.
"Ricordare cosa?" chiese Harry.
Spalancai gli occhi e non proferii parola, non riuscivo a capacitarmi di averlo seriamente detto ad alta voce.
Mi avvicinai un poco alla piccola so-tutto-io notando che i gemelli avevano iniziato a ridacchiare.
"Posso alzarmi adesso?" le sussurrai con la voce rotta a causa del panico.
"Si...vai" rispose trattenendo a stento le risate. Corsi via lasciandomi la sala grande alle spalle, riflettendo sperai che in quei tre mesi sarei riuscita a dimenticare la figuraccia fatta con il ragazzo di cui ero perdutamente innamorata.

"Controlla che non sia in sala comune" dissi.
"E' la settima volta che vado a controllare, non c'è!" rispose spazientita Hermione.
"Bene possiamo andare" scesi le scale in tutta fretta dirigendomi verso il ritratto della signora grassa.
"T/n!" esclamò una voce alle mie spalle.
"Si?" non appena lo notai non esitai ad uscire dalla sala comune, maledicendomi mentalmente per le figuracce che ero riuscita a fare negli ultimi due giorni.
"Stupida! Ma che ti salta in mente? Sei una sciocca T/n!" continuavo a blaterare per i corridoi.
"Vuoi rallentare?" mi richiamò la ragazza.
"Avevi detto che non c' era!" risposi scioccata.
"Perchè non c' era! andiamo T/n non puoi continuare ad ignorarlo per sempre" disse.
"E chi me lo vieta? appena apro bocca faccio una figuraccia e vorrei sotterrarmi, ma naturalmente non posso...o c' è qualche incantesimo?".
"T/n!" mi riprese.
"Va bene, da oggi non fuggirò più" promisi più a me stessa che a lei.
Continuava a farmi strani gesti, ma la lasciai fare.
"D'altronde arriverà prima o poi il giorno in cui Fred Weasley scoprirà che sono cotta di lui" sbraitai allargando le braccia.
"E quel giorno è proprio oggi, ora."
"Cosa?" la ragazza indicò alle mie spalle. Mi voltai lentamente per trovarlo con le braccia conserte, poggiato con una spalla al muro. Un sorrisetto stampato in volto, lo stesso sorrisetto che mi aveva fatta innamorare di lui al mio primo anno.
"Vi lascio soli" disse la ragazza iniziando a camminare.
Tentai di fermarla ma invano perchè aumentò il passo.
Il rosso mi raggiunse.
"Senti, non so cosa hai sentito ma non è v-" venni interrotta dalle sue labbra che si posavano sulle mie. Spalancai gli occhi e non esitai a ricambiare il bacio.
Quando ci allontanammo incatenò il suo sguardo al mio.
"Buone vacanze" ammiccò dirigendosi verso la sala comune.
"Anche a te" rispose sorridendo come una cretina.

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