Liam Dunbar [ Teen Wolf ]

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Sentendo l'estremo bisogno di allontanarmi da quella festa che si era rivelata tutt'altro che positiva, non potei fare a meno di continuare a correre per mettere sempre più distanza fra me e l'abitazione che mi ero lasciata alle spalle.

Una volta essermi addentrata nel bosco non ci misi molto a sedermi ai piedi di un albero, l'unico rumore che aleggiava nell'aria mentre i miei occhi si riempivano di lacrime era quello delle foglie che inevitabilmente venivano trascinate e spostate dal vento fresco.

Fu questione di attimi prima che i ricordi della scena appena vissuta mi tornassero alla mente, portandomi a poggiare entrambe le mani sul terriccio freddo mentre lacrime silenziose prendevano a rigarmi le guance arrossate.


Chiunque a scuola sapeva della mia relazione con uno dei componenti della squadra di Lacrosse, relazione che era in soli pochi minuti andata a puttane dopo averlo scoperto mentre mi tradiva.
Rimpiansi tutto il tempo che avevo sacrificato per poter stare con lui, le amicizie e i rapporti che avevo involontariamente finito per trascurare in quei tre anni di storia con lui.

Le lacrime presero a scendere più copiosamente, tentai di ignorarle ma con il passare dei minuti fui costretta ad asciugarle. Sollevai il capo non appena mi sembrò di udire dei passi, mi guardi attorno vigile alla ricerca della fonte di quel rumore.
Non mi ci volle molto dal momento che si prese da solo la briga di palesarmisi davanti agli occhi, attese qualche secondo osservandomi dall'alto prima di prendere posto affianco a me.


<<Di cosa hai bisogno, Dumbar?>> domandai tentando di camuffare la voce rotta dal pianto.
<<Nulla in particolare>> con la coda dell'occhio lo notai scrollare disinvoltamente le spalle, poggiandosi contro il tronco alle sue spalle.
<<Ti sarei grata se mi lasciassi sola>>

Non si accorse della nota leggermente infastidita del mio tono, o forse semplicemente scelse di non farci caso.
<<Tu da sola nel bosco, mentre piangi e pensi a quel coglione>> iniziò il suo piccolo elenco che non fece altro che stizzirmi maggiormente <<cosa ti fa crede che voglia alzarmi e ritornare sui miei passi?>>

<<Ci sono ottimi stuzzichini alla festa, tornare a mangiare quelli non è un'opzione più che valida?>> insistetti, ben consapevole che ci sarebbe voluto ben altro per smuoverlo.
Non conoscevo Liam da molto, ma ciò che durante quell'anno avevo avuto modo di constatare era che con me non si arrendeva facilmente.
Lo aveva dimostrato più e più volte, infastidendomi durante le lezioni, inventandosi qualche stupido scherzo per il puro gusto di vedermi infuriata, ed infine non rinunciando a me nonostante tutti i rifiuti ottenuti in risposta ai suoi inviti ad uscire assieme. 

Lo vidi pensarci qualche attimo, persi le speranze quando scosse la testa <<Nulla di troppo invitante>>
Scelsi di non rispondere tornando a concentrare l'attenzione sulle mie scarpe e scegliendo di ignorare la sua presenza, non sapevo spiegarmi il perchè ma era ormai da qualche mese che averlo nei paraggi mi faceva sentire nervosa, quasi a disagio.

Avvertii la sua mano posarsi con delicatezza sulla mia non appena si rese conto che avevo silenziosamente ricominciato a piangere, strinse leggermente la presa quando mi sentì ricominciare a parlare.
<<Ma guardami, seduta in un bosco a piangere per un idiota>> 
<<E non sei contenta che a consolarti ci sia io>> mi prese in giro mentre portava una mano a punzecchiarmi un fianco.

<<Calcolando che sei una matricola e io sono al mio quarto anno, dovrei essere io a consolare te>> risposi come se fosse la cosa più logica del mondo.
<<E perchè dovresti consolarmi?>>
<<Ma io che ne so Dunbar!>> la mia sfuriata lo portò a ridacchiare, non mi resi conto che la sua mano non aveva abbandonato neanche per un secondo la mia.

<<Andiamo, se sono qui è perchè non mi piace vederti giù di morale>>
<<E perchè ti interessa tanto>> sospirai poggiandomi a mia volta contro l'albero alle mie spalle, il busto ormai leggermente ruotato verso quello del minore.
<<Perchè che tu ci creda o no mi interessi Y/n, e non poco>>

Incatenò lo sguardo al mio non appena finì di pronunciare quelle parole, forse fu il mio silenzio che lo spinse ad avvicinarsi maggiormente, o forse fui io che non lo respinsi.
L'unica cosa che desideravo in quel momento era però che azzerasse quel minimo di distanza rimasta fra i nostri corpi, cosa che feci io non appena premetti senza troppo preavviso le labbra sulle sue.
Lo sentii sorridere, portando inevitabilmente anche me a farlo.


Ad oggi non ricordo bene per quanto rimanemmo assieme in quel bosco, l'unica conferma che ho è che avere Liam con me ci mise meno di zero a farmi dimenticare ciò che era da poco accaduto, e rendermi conto chi era che realmente volevo al mio fianco.

immagina multifandom [ in revisione ]Where stories live. Discover now