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Jessica

Fissai lo schermo del telefono aspettando delle risposte; avevo chiamato Kira ben dieci volte, scritto ad Ethan e contattato per brevi minuti Brooke.
Nessuno mi rispose.
Sapevo però, che se avessi voluto delle risposte sarei dovuta andare da lui, e con questo avrei aspettato.
L'odore di peperoni al forno in cucina, si innescò persino nella mia stanza, con lo stomaco che brontolava lasciai perdere per girarmi dall'altro lato del letto; alla punta avevo River, il cucciolo salvato dalla sottoscritta.
Prima che il mio gruppo scomparisse, Ethan mi ritenne fortunata per le ferite, possedevo una fasciatura lungo tutto il busto e delle creme spalmate sulle cosce, diceva che per miracolo uno dei nostri vantaggi era la guarigione ad effetto temporaneo.
La schiena mi bruciava però, rispetto a prima, riuscivo a metterla in uso.
《Jes? Ti va di mangiare qualcosa?》mia zia mi porse il suo sorriso migliore per convincermi ad andare giù a tavola, avrei voluto eppure mi vergognavo di farmi vedere così, anche se le bende non si vedevano, anche se riuscivo a muovermi con facilità, River ed io non dovevamo farci vedere.
Guardai gli occhi marroni del cucciolo prima di sospirare, la fame mi mangiava più di quanta io ne avessi.
《Prima è venuto Blake a suonare alla porta, Noah gli ha fatto un bel po' di domande》alzai lo sguardo ponendolo a mio fratello, seduto difronte.
《Che gli hai chiesto eh?》lo fulminai con i nervi a fior di pelle.
《Io? Nulla! Nicole sta scherzando!》osservai mia zia impegnata in una risatina a bocca piena.
Lanciai uno sguardo a River nel tento di mangiare la sua carne, leccava il suo muso assaporandone ogni morso.
Chissà da quanto non mangiava, chissà da dove proviene e se sua madre era la complice di quel bastardo.
《Fatto sta che gli avevo chiesto di entrare e lui aveva rifiutato》poneva i suoi controlli anche a distanza, come suo solito, senza neanche garantirmi un confronto dopo tutto quello che era successo.
Questione di territori..stavo per morire e loro pensavano ai territori?
Con la bocca piena, Nicole cercò di sfiorarmi il fianco ed io indietreggiai amara, non mi doveva toccare la benda, sarei andata al villaggio per cambiarla, non volevo farmi vedere così.
《Non mi piace vederti così Jessica》
《Come?》
《Distante. Un giorno sei allegra, poi triste, speranzosa e colma di rabbia. Ti vedo uscire sana e rientri mezza morta》posai la forchetta sul bordo del piatto, fissavo la carne macinata fatta a polpetta all'interno del peperone, il mio stomaco si richiuse.
《È la mia vita zia, nulla di più e nulla di meno》mi alzai dalla sedia con il suo aiuto invano, la guardai male.
《Ti prego, non toccarmi. Vado a cambiare le bende e farmi una doccia》Noah negò con il capo, non voleva mi lavassi con le ferite nel tento di richiudersi, si era proposto di aiutarmi a cambiare le bende mentre Nicole poteva lavarmi attentamente.
In quell'attimo, mi vergognai del mio corpo.
Aspettai la digestione prima di farmi il bagno.
Dopo aver preso il mio pigiama e il mio intimo mi rinchiusi nel bagno a chiave, ogni volta che vedevo la chiave nelle mie mani e la porta chiusa mi sentivo male, non riuscivo a dimenticare, la paura mi inghiottiva passo dopo passo; posso ancora sentire le urla del mio ex e i suoi pugni contro la porta mentre restavo con Blake.
《Qualcosa non va Jes?》guardai mia zia rimboccarsi le maniche legandosi i capelli, mi voltai per smettere di fissare l'immagine di me accovacciata per terra, con le mani fra i capelli e le lacrime sbocciare come fiori.
Era notte fonda e il rumore dell'acqua voluminosa nella vasca mi rilassava, Nicole versò il bagnoschiuma nell'acqua mentre si riempiva, se ne uscì una grossa quantità di schiuma lungo i bordi; con un sorriso nascosto, vidi come la mia vita scorreva.
Fui titubante a farmi vedere da lei nuda, senza bende, senza intimo; mi coprivo il seno con le braccia incrociate stringendo le cosce per farmi piccola.
《Ti vergogni?》
《I-io? Nah..》balbettavo a disagio, mi accarezzavo i fianchi guardando oltrove.
Il suo sguardo era posto su di me, mi fece cenno di entrare ed io sospirai immergendo piede per piede, il mio corpo nella vasca.
《Fa male..》dissi a denti stretti toccandomi la parte superiore della schiena fragile, appena l'acqua la sfiorava, vedevo le stelle.
《Lo so cara..cercherò di rimuovere il sangue intorno. Ok?》annuì.
Usava la spugna per il corpo, non rifiutai il suo gesto prendendo la responsabilità, non ero in grado di fermarla neanche quando con le dita umide, sfiorava la ferita.
Annusai nell'aria, l'odore del bagnoschiuma all'orchiedea invadere la stanza tastando la mia pelle delicata, rendendola morbida come la seta; guardai spenta, il led della luce sullo specchio attirata scambiandola per un chiaro di luna.
《Ti sei fatta male con gli allenamenti?》non le avrei detto che un branco sconosciuto fiutato da Blake poteva essere un pericolo, tanto meno essere cascata nella trappola di un alpha e una omega, specialmente di Steve, il cacciatore.
Sono cose che non riuscirei neanche a dire a me stessa.
《Volevo mettermi in gioco》
《E guarda come ti sei ridotta!》le tolsi i ciuffi di capelli davanti agli occhi e lei rimase ad osservarmi con un dolce sorriso.
《Potresti dire al tuo allenatore di andarci piano? Sei un licantropo ma il tuo è pur sempre un corpo umano》accennai una affermazione in risposta, non volevo dare risposte vaghe e tanto meno mentirle, le avrei detto che avrei cercato di farlo soltanto.
《Ok Jes, non vorrei farti male ma..potresti lavarti il viso?》feci come disse, immergendo per brevi secondi il viso nell'acqua della vasca, prima di uscire con goccioline e lacrime di dolore mischiate.
La schiuma si immerse nei capelli strofinati da Nicole, con le mani prendevo queste bolle di sapone e le soffiano come se fossero petali di fiore; mi divertiva quando ero bambina.
《Nicole?》
《Ti faccio male? Hai ancora la schiuma, le orecchie tappate?》risi negando cona testa.
《Ti voglio bene》sorridemmo.
Finito il mio bagno, misi tutto in ordine vestendomi con l'intimo, i capelli cadevano divisi in ciocche bagnate sul petto mentre riflettevo allo specchio, i miei occhi inguardabili.
《Pronta?》mi ero seduta su una sedia della cucina accanto a Noah, rimasi zitta quasi per tutto il tempo durato dal bendaggio.
Non volevo parlargli, non ne avevo voglia.
Era più delicato del solito, i suoi polpastrelli erano carezze sulla pelle e dopo aver chiuso tutto, mi diede un bacio sulla fronte; lo osservai dal basso con le pupille centrare le sue.
Perché mi stava mostrando affetto?
Mi aveva reputato un mostro.
《Stai attenta Jessica, zia Nicole potrà pure crederti ma io non ci casco. Stai nascondendo qualcosa, quella ferita è micidiale》alzai di poco le spalle proseguendo verso la mia camera.
La notte calava portandosi con sé, tutte malinconie; dopo essermi asciugata i capelli e averli pettinati, mi rifugiai nella stanza dopo aver dato la buonanotte a tutti, e dato a River un cuscino in più cosicché potesse dormire comodo accanto al mio letto
Mi imboccai nelle coperte riscaldando la parte destra del mio letto bensì con la mano toccavo la sinistra, dove l'ultima volta era presente Blake.
I brividi nel ricordarmi di un bacio sconosciuto, di un calore nel cuore e nell'intimità che ancora oggi non riesco a dimenticare.
Che ci succede eh?
Perché ci stiamo allontanando quando il nostro unico obbiettivo era avvicinarci?

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