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Blake

《Moore evita di fare pasticci, la porti nel bar e i piani li conosci
《Le farai del male, James》
《E che ti aspetti che faccia, carità? Se tanto ci tieni a lei vedremo cosa farai》
~
《Che cazzo hai fatto Moore!》
《Cosa volevi fare eh? Tremava dalla paura!》
《E con questo? Tutte lo facevano. È l'ennesima volta che blocchi i miei piani, si presentano ragazze che persino tu puoi farti e.. bum! Ti tiri indietro
《Forse perché non ho bisogno di scopare ogni giorno》
《No Moore, non hai le palle. Da quanto tempo non lo fai? Dalla primissima che acciuffai. O la finisci di tirarti indietro oppure ti metto in panchina》
《C-cosa?》
《Fox prova qualcosa. A scuola verrà a vedere se avessi fatto una rissa e tu la allontanerai una volta per tutte. Chiaro?》
《Sarà l'ultima volta che mi minacci con il mio posto in squadra》

𑁍

L'avevo sempre protetta e non se ne era mai resa conto.
Quel giorno al bar, alla sua prima trasformazione, al suo mutamento quando lei non sapeva neanche se stesse sognando e persino tutt'ora dalle grinfie di James.
Mi odia e non posso farci altrimenti eppure avevo la conferma che provava qualcosa per me, dai sorrisi, dallo sguardo, da quello che ho cercato di fare per farle attirare l'attenzione su di me.
Volevo che si focalizzasse al sottoscritto.
Non riuscivo a capire cosa ci fosse tra me e lei, poteva vedermi come un semplice amico rovina tutto ma io la vedevo molto più di quanto pensasse, sin dalla prima volta che ha posato gli occhi su di me percepivo qualcosa.
Ho percepito il suo animale interiore che ancora non conosceva, volevo stuzzicarla per farle capire che lo avevo capito.
Il mio lupo aveva scelto il suo.
Pensa che non l'abbia vista la prima volta come lei aveva visto me?
Persino Ashley avrà sospettato di noi.
Sono consapevole di tutto il dolore che le avevo procurato, le avevo fatto una promessa che manterrò.
Corce sul cuore, se il destino vuole lei al mio fianco, la tratterò come si merita.
Come ha sempre desiderato.
La mia prima volta al villaggio fu esaltante, volevo sfogare la mia rabbia contro un misero animale, un tronco d'albero o persino con un essere umano ma loro mi hanno aiutato, il villaggio mi ha fatto notare che non eravamo cattivi, dovevamo proteggere anziché ferire ed ora devo solamente ripetere questa narrazione a lei.
Proseguivo tra i corridoi, dopo aver lasciato mia sorella di un anno inferiore nella sua classe, proseguì alla ricerca.
Aveva la stessa età di Jessica, Kira.
Essendo stato bocciato frequentavo il loro stesso anno.
Spintonai vari studenti adocchiando le sue ciocche bionde ondeggianti coprirle le spalle, sorrisi andandole in contro.
《Come va?》appoggiai la spalla accanto all'armadietto chiuso, fu neutra, dovevo farne di strada ancora.
《Mi seguirai persino la notte ora?》posò i quaderni sul primo davanzale.
《Chi, io? Non so di cosa tu stia parlando》volevo vederla sorridente, dal primo giorno ad oggi si notano i cambiamenti, per colpa mia la sua felicità cadeva feroce.
《Quindi non è un problema se controllassi nel tuo zaino?》
《La privacy!》stringevo la spallina dello zaino consapevole di avere la sua dolce e profumata coperta nascosta sotto i libri.
Quando fece un piccolo sorriso, lo ricambiai subito.
Con me è al sicuro.
Chiuse l'armadietto puntandomi uno sguardo intimidatorio ma con un sorriso spregevole e vendicatorio, poggiò al petto i libri della lezione; mi accorsi di un dettaglio che la intimidiva davanti agli altri.
La guardavano troppo con me.
《Oggi pomeriggio avrai l'onore di avere la tua prima lezione con me》
《Solo con te?》
《E con chi altri?》non rise.
Forse non le piaceva la mia compagnia.
O forse perché stava arrivando James.
Devo tenerlo lontano da lei.
《È il momento per me di andare, ci sentiamo dopo》azzardai a farle l'occhiolino salutandola e raggiungere il mio armadietto.
Come una mitragliatrice, il suo ragazzo piombò accanto a lei chiedendole un sacco di cose, in lontananza lo sentivo, la curiosità era troppo per non sfruttare l'udito sviluppato.
《Moore indossa la giacca, andiamo a lezione.》
L

o seguì con gli altri dietro, le ragazze ci salutavano e alcune, persino le più belle, ridevano e scherzavano puntandomi.
Ho altro per la testa.
《Ancora a guardare la nuova stai?》mi ero incantato su di lei e Liam, mi accertavo che tutto andasse bene e che lei sapesse reagire.
《Ovviamente no》
《Meglio. Da quando c'è lei ti comporti in un modo strano》già, me ne sono accorto anch'io.
Passammo accanto a loro, osservai ogni particolare e Jes sembrava arrabbiata e più preoccupata di prima.
Non ho ascoltato l'ultima conversazione, mi ero perso il pezzo fondamentale.
Osservai serio Liam per poi tenerlo fisso su di lei, se avesse avuto bisogno di me, sapeva dove trovarmi.
A quest'ora avevo le sue stesse lezioni, sedevo in diagonale a due banchi di distanza da lei, sedeva sempre lì quando c'ero anch'io, accanto ad Ashley con avanti Liam.
Non cambierà mai.
La cosa positiva era che potevo attirare l'attenzione senza che il suo ragazzo se ne accorgesse, potevo rivolgerle un sorriso di sicurezza ogni volta che si girava e garantirle protezione anche se c'erano persone che temeva nella stessa stanza.
Per Dio, l'unica cosa che doveva possedere era la paura.
Non appena si sedette al suo posto in anticipo puntai le sue ondine bionde, ci giocavo con lo sguardo e, sentendosi osservata, mi fulminava quando aveva l'occasione di girarsi senza sembrare goffa.
Non riesco a levarmela dalla testa, la sogno di notte, non mi stacco da lei di mattina e adesso dovrei passare interi pomeriggi, non riesco a dimenticarla e passare avanti, il mio cervello è costretto a subire questo trattamento e tutte le stupidaggini che escono dalla mie labbra per via dell'agitazione o dell'emozione.
Quando tutti entrarono, persino il suo marmocchio, non giocò più, non mi sfidò e non mi fulminò.
C'entravo io, lui era geloso di me.
E bene, doveva esserlo, doveva avere timore di me perché avrei valorizzato la sua ragazza rendendola mia.
《Hai preso appunti sul discorso di prima?》guardai uno studente che si era girato per chiedermi cosa avesse detto il professore.
《Pensi che abbia segnato qualcosa fino ad adesso?》sbuffò, li chiese a Liam e come immaginavo, li diede passando uno sguardo duro su di me.
Stava osservando ciò che stavo facendo, guardavo la sua ragazza e credo lo abbia capito.
Per tutta la lezione tamburellavo la matita sul banco provocando un rumore assordante per gli altri alunni della classe, dovevo mantenere la calma, senza esporre la mia trasformazione.
Liam si stava divertendo troppo per i miei gusti, me lo sentivo sulla pelle.
Sto impazzendo.
Voglio sapere cosa si erano detti i due amanti.
Dopo la solita giornata scolastica provai a cercare Jessica per le solite vie periferiche, mi era sfuggita all'uscita, conoscendola voleva stuzzicarmi.
Calcolando il giusto tempo e l'uscita che ha fatto dovrebbe essere al solito punto dove ci incontravamo sempre bensì al mio posto c'era ancora lui a tormentarla e a parlarle a vuoto.
Lei stava guardando il vuoto.
Raggiunsi la coppia attirando l'attenzione.
Ora avevo voglia di giocare.
《Jes! A casa tua questo pomeriggio?》il mio intento era di combinare qualche guaio e far ingelosire Liam.
《Jes? E da quando ti fai chiamare Jes da lui eh?》rispose a tono marcando la debole voce di lei.
《Ricordo male o l'ultima volta c'era stata una rissa giù casa tua solo perché questo qua ti avevo dato questo nomignolo?》lei annuì alzando le spalle.
《Se non sbaglio ti eri subito tirato indietro》esclamai proteggendo le sue paure, il mio intento era far ingelosire lui e non farle del male.
Doveva capirlo.
《Ma per favore, Jessica ha messo in chiaro di non fare nulla》
《Peccato che tre secondi fa hai esplicitamente detto che c'era stata quasi una rissa》sbuffò mettendosi davanti ai miei piedi minaccioso.
《Per una ipotesi, io avrei il timore di battermi contro di te?》ringhiò《Oh sì..eccome》lo sfidai. La sua faccia fu impeccabile.
Rimanevo in silenzio a gustarmi la scena e a servirmi del bis.
《Blake! Liam! È solo studio dannazione》inventò, il suo sguardo perso nel vuoto di un ragionamento disordinato.
《Visto? Solo studio》
《Taci ammasso di muscoli》
《Non sarai tu a dirmi cosa fare.》
Afferrai le sue spalle notando la grande differenza d'altezza, loro inutili cervelli non erano nessuno per dirmi cosa fare.
《Allora allontanati dalla mia donna》la sua donna? Ma chi vuole prendere in giro.
Per gustarmi la sua gelosia si stava servendo della mia ira.
Gettai uno guardo provocatorio a Jessica per informarla di mettere tregua a questa storia, ne avrebbe pagato sfidandomi ancora.
Lo avrei reso preda di una mia personale caccia.
《Liam, è solo studio. Fidati di me.》
Sghignazzai.
Ebbi l'orario preciso e lui ne rimase secco, non si aspettava tutto questo e, volendo guadagnare un riunito da parte mia, lo ha avuto lui.
《Voglio venire anch'io》
《E perché?》
《Studio, no?》vidi Jessica sbuffare, ne rimasi con un sorriso, sapevo non sarebbe rimasto con noi.
Mi avvicinai a lui verso il suo orecchio, sussurrai dolcemente una affermazione; quando me ne andai potevo sentire tutte le domande che bisbigliava, ringhiava e minacciava.
Senza palle.

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