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Blake

Riuscire a capire il passato di una persona è sempre stato diverso da come te l'avevano raccontato; ho conosciuto molte persone, le ho viste soffrire, maltrattare la propria nutrizione, il proprio corpo ma mai arrivare al limite. Non l'avevo mai vista così.
Passerò giorni interi insieme a lei, notti insonne a guardare film in soggiorno per assicurarmi che faccia sogni tranquilli, pranzeremo insieme il fine settimana e sfideremo sua zia nei giochi da tavola.
La sua compagnia, la sua allegria, la felicità con cui lo farà, porterà gioia nel mio cuore.
Non ho mai tenuto così tanto a una persona in vita mia tranne che lei, era come se mi fosse stato imposto l'obbligo di proteggerla, una legge creata da me.
Nicole venne con passo lento verso di me faccia a faccia, la guardai sospetto e poi fiatò.
《So chi siete, licantropi del cazzo.》
Avanzai con aria di sfida guardandola dall'alto, detto questo cosa avrebbe intenzione di fare, uccidermi?
E chi salverà Jessica?
Io sono più importante di quanto pensa.
《Tranquillo cane, non farei mai del male a mia nipote tantomeno ad un punto fondamentale nella sua vita》sogghignai, avevo perso la testa eppure Nicole non sapeva da che parte stare.
《Lei è con o contro di noi?》
《A mio malincuore devo stare zitta con la testa bassa. Subentra la mia vita se parlo》annuì.
Ascoltai seduto sul divanetto del salotto la signora Fox mentre continuava a ricordare gli eventi di Jessica precedenti di tutta la sua gioventù, provò a minacciarmi bensì non avrei mai avuto intenzione di fare del male a sua nipote.
《Jessica..era diversa dagli altri bambini, mi affascinava il suo mistero, diciamo che la vivacità non le mancava》si chinò per accendere il fuoco bruciando qualche foglio di carta dentro il camino e porgere i pezzetti di legno sopra, il fuoco era piccolo nemmeno e intenso, bruciava davanti ai miei occhi.
《Da quando ci siamo trasferiti poi, si chiuse a riccio senza fare amicizia, senza più raccontarmi le sue giornate e di cosa provava》
《Perché vi siete trasferite, se posso》
《La madre di Jessica, Kate, è un licantropo. Mia sorella per problemi con il branco mi ha ceduto mia nipote crescendo come poteva Noah, l'altro figlio》fissai lo scoppiettare delle fiamme.
Jes non mi aveva mai raccontato ciò.
《E poi, i suoi genitori sono scomparsi affidando a me i loro figli per proteggerli da un male che non mi avevano specificato. Sapevo che Jessica si sarebbe trasformata, a differenza di Noah, speravo che ci fosse qualcuno come te accanto a lei.》
La sofferenza di Nicole non faceva altro che riempire la stanza dalle sue lacrime dolorose e di quell'energia negativa evaporare lungo il soffitto.
Era triste, si sentiva in colpa, non voleva più credere in se stessa.
《L'ultima frase di Kate prima di lasciarla fu di metterla a sicuro. Così ci siamo trasferite a Tacoma》accennai un breve sorriso compiaciuto per aver risposto alla mia domanda.
《Ammetto di aver provato invidia nei confronti di Kate.》
Sua sorella è un licantropo, non ho ancora avuto a che fare con questo nome e non ho visto nel branco nessun lupo con quel nome; se solo riuscissi a trovare sua madre..forse potrei aiutare sua nipote.
Dovrò rimanere attaccato a lei come un cucciolo smarrito, devo essere come vuole lei e voltare le spalle all'arroganza, ci tengo, sono con lei, la proteggerò per sempre non è una missione ma una parte della mia vita.
《Possiede un branco, i suoi figli, un marito, ed io?..Sono la sorella umana. - morsi il labbro a disagio - Sono fiera però, di aver cresciuto sua figlia come avrebbe desiderato.》
Solare, coraggiosa, bella, audace con delle capacità da tirar fuori.
Associò molti dettagli alla sorella, iniziò a descriverla come una divinità, esprimeva la bellezza con la gioia e l'invidia, mentre sussurrava il carattere superficiale e altruista, poteva essere anche invidiosa ma ha sempre ringraziato di avere una sorella così, era più piccola di lei di pochi anni; è uguale identica alla figlia ma in Jes non c'è più tutta l'allegria della madre.
《Devi aver pazienza Blake. Falle capire che tu ci sarai e lei mostrerà la sua sicurezza..solo allora conoscerai la Jessica che ho sempre ammirato》pazienza, solo quella.
《Non hai idea di quanto sono grata che abbia trovato una persona come te. Si sta aprendo, stalle vicino. Non vivrò per sempre》annuì lasciandola da sola con i suoi pensieri, alla fine aveva ragione, crescere una nipote non è facile, devo riuscire a riconoscere la speranza che è in lei.
Decisi di andare a controllare di routine Jessica, salivo le scale a chiocciola silenziosamente per via del silenzio tombale che c'era al piano di sopra.
Socchiusi la porta per vedere, nella camera buia, se stesse bene.
Sbiancai quando il letto disfatto fu vuoto.
《Jessica, porca troia!》
《Sono qui sta calmo!》
Allargai lo sguardo posando gli occhi sui boccoli annodati risplendere dai piccoli scalini del letto a castello, si rilassava abbracciando le gambe con gli occhi chiusi; in un piccolo attimo di panico cercai di evitare il trambusto ponendole il miglior sorriso che potessi fare.
Mi avvicinai leggermente mettendomi di fianco per osservarla attentamente.
《Pensavo volessi riposarti..》le tolsi le ciocche di capelli dalla faccia mentre apriva leggermente gli occhi per mettermi a fuoco, sorrise leggermente, non stava bene.
《Non riesco a dormire.》
Non sapevo come continuare la conversazione senza passare all'argomento di qualche minuto fa, non dovevo parlarle dei suoi genitori, nemmeno della sua doppia vita e specialmente non dovevo toccare il suo limite; una cosa impossibile direi, non sono qui per discutere di fiori o altro devo andare diretto e girarci intorno allo stesso tempo.
《Sai Blake, me lo chiedo da un po'..perché hai saltato la scuola per me? Come sapevi che ero lì? Perché mi hai salvata?》sciolse i suoi nodi dalla testa e posò il capo sulla mia spalla.
《È successo un trambusto con Ashley, non vedendoti ho pensato ad eventuali trasformazioni e ti cercavo》sorrise un po' incrociando le gambe.
《Non hai risposto all'altra domanda》
《Quale?》
《Perché lo hai fatto》
《Ti voglio bene Jessica. Non lascerò che niente ti faccia del male》I suoi occhi brillarono quando incrociarono i miei, furono pieni di emozione e tenerezza dalle parole che le dissi.
《Grazie Blake. Sei il mio primo amico che vuole il mio bene》io non sono un semplice amico, sono ben altro eppure l'apparenza inganna.
《Tua zia conosce tutto, se magari fossi assente nei giorni a venire, poco probabile, puoi andare da lei》annuì giocando con le dita, sfregando i palmi.
《..E mi ha chiamato cane》il suo petto vibrò poco, stava ridendo piano, in maniera silenziosa bensì questo era già un grande passo.
《Come?》
《Hai sentito bene, c-a-n-e..cane!》scoppiò in una fragorosa risata che gioì anche me, la accompagnai fino a farmi mancare il fiato.
《Mi manca solo imparare ad abbaiare e ci siamo》
《Non sei lontano da questo》borbottò facendo l'occhiolino.
《Pure tu mi dai del cane ora?》le feci un po' di solletico sui fianchi e la sua risata armoniosa mi riempì il cuore.
Nessuno le farà del male ora.
Passarono alcuni minuti di silenzio per prendere fiato, il sorriso le era ancora stampato sul volto e la emozione di aver fatto la cosa giusta mi gasava come un bambino in procinto di mangiare il suo gelato preferito.
Poi, richiamò il mio nome.
《Blake..come fai ad essere così..così leggero. Dimmi come resisti a tutto ciò》nascosi una risposta, se avessi detto tutto non mi avrebbe preso sul serio.
Le giornate miglioravano con lei.
《Vivo Jessica, non mi impongo alla vita, lascio scorrere tutte le opzioni》
《Non voglio essere un lupo.》
Mi alzai di seguito notando il suo passo pesante nel scaricare la rabbia pronta ad evaporare, non avrei voluto toccare ora un punto dolente eppure se dovevo andare fino in fondo, le avrei detto le cose come stanno.
Crescere era l'unica soluzione.
Si morse le unghie restando lì impalata davanti a me, quando mossi di poco le spalle vibrò; allargai le braccia e, titubante, affondò.
Mi strinse forte non facendo caso al respiro, scioccato le accarezzai i capelli guardando la sua emozione nel stringermi.
《Riposati Jessica. Cambierai idea quando saremo nel villaggio..ti prometto che sarà elettrizzante》le accarezzai un'altra volta i capelli prima di salutarla e uscire.
Riposo era la parola chiave di oggi.

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