Due fatali parole

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Come mi aveva promesso una volta che arrivò il compleanno di mio fratello maggiore Rose decise di accompagnarmi durante la visita alla sua vecchia abitazione.

In quel momento così delicato sentivo una bruciante necessità di poter contare sulla presenza della ragazza dei fiori sperando che la luce del potente sentimento che ci univa potesse distrarre la mia mente dall’onda di tristezza in cui mi sentivo avvolta.

Mentre il mese di Maggio si avvicinava con pigrizia le temperature cominciarono a divenire sempre più alte, colsi l’occasione per indossare una corta salopette di jeans ed una t shirt color porpora una volta appartenuta a Sebastián. 
Questa era l’unica delle sue possessioni che ebbi il coraggio di adottare dopo la sua scomparsa, innumerevoli notti l’ho utilizzata per asciugare amare lacrime e soffocare le mie urla colme di rabbia per poi stringerla a me sperando di sentire per l'ultima volta il lontano suono del suo battito cardiaco. 

Ricordo come uno degli episodi più dolorosi la volta in cui mi sentii costretta a lavarla per la prima volta: ai miei ingenui occhi questo gesto significava rinunciare allo speciale potere che questo oggetto aveva, ovvero quello di mantenere stabile il legame fra me e mio fratello nonostante abitassimo in due mondi diversi. 
Ben presto però capii che infondo ciò che mi legava a lui non era una semplice maglietta ma l’amore che provavo nei suoi confronti, questo non avrebbe mai abbandonato il mio cuore accompagnandomi fino a quando non sarei stata pronta per raggiungerlo.

Ci vollero circa venti minuti di viaggio in treno prima che io e Rose raggiungemmo il paesino in cui era situata la vecchia casa.  Stufo della vita di città intorno ai suoi venti anni mio fratello decise di trasferirsi altrove ed immergersi nella quiete della natura.
Nonostante molte caratteristiche ci accumunassero io e lui eravamo divisi da una forte differenza: mentre Sebastián era propenso ad esplorare la sua solitudine io da sempre ho cercato di scappare da quest’ultima come un coniglio fugge dal proprio predatore vivendo con il terrore di far fronte ai fantasmi che risiedevano nella mia mente.

Dall’esterno la dimora di mio fratello non sembrava affatto diversa dall’ultima volta che l’avevo lasciata: il giardino che prima della sua scomparsa era stato curato con amore e passione aveva un aspetto decisamente trascurato dopo essere stato  ignorato per cinque lunghi anni.

-Questo giardino avrebbe decisamente bisogno di essere sistemato- osservò la ragazza dei fiori notando le numerose erbacce che ricoprivano il territorio.
-Non hai tutti i torti- replicai con un forzato sorriso mentre lottavo con la mia mente per evitare di portare alla luce malinconiche immagini di quel luogo nel tempo del suo splendore.

Una volta entrate all'interno dell'abitazione fui avvolta da un fresco profumo di pulito, persino i vecchi mobili sembravano privi di polvere ed i vetri più lucidi. 

La mia mente fu annebbiata dalla confusione, non entravo in quella casa da quasi un anno e solo un'altra persona oltre me possedeva le chiavi per accederci. 
-Samantha…- sussurrai amareggiata 
-mia sorella. Deve aver avuto l'idea di fare un salto qui prima che noi arrivassimo- affermai incapace di spiegarmi il perché di questo gesto colmo di gentilezza. 
Decisi di non dare troppo peso a questa sua azione, dopotutto rimaneva sempre colei che seguendo le orme dei miei genitori dopo la scomparsa di nostro fratello aveva deciso di agire come se quest'ultimo non fosse mai esistito. 

-Rendere questa casa come nuova è stato davvero un pensiero gentile da parte sua. 
Forse non è così arida come l'hai sempre descritta- dichiarò Rose con cautela timorosa di urtare i miei nervi. 
-Non credo che sia una persona cattiva,ma non sono più in grado di fidarmi di lei. Nel corso del tempo più volte ho provato a recuperare il nostro rapporto ma in cambio ho ricevuto solo una marea di pugnalate alle spalle...se crede di poter conquistare di nuovo la mia fiducia attraverso questi piccoli gesti di cortesia è davvero un idiota- replicai irritata.
-Forse è solo confusa. Probabilmente indossare la maschera da figlia perfetta le dona una sensazione di sicurezza,ma nel profondo sente davvero la tua mancanza e cerca di mostrarla attraverso queste azioni.-
Con questa affermazione Rose mostrò per l’ennesima volta quanto fossero diverse le nostre menti. Ammiravo la sua immensa bontà e la facilità con la quale riusciva ad individuare i pregi di chiunque, un cuore come il suo non aveva idea di cosa significasse provare rancore.

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