Fantasmi del passato

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-Scusami...non volevo spaventarti- dichiarò mortificata.

I miei occhi si posarono su di lei ed ogni residuo dello spavento iniziale si convertì in un emozione totalmente diversa, facendo scatenare le farfalle nel mio stomaco.

C'era qualcosa di speciale in lei...aveva curato la sua apparenza con ancora più attenzione, rimasi così ammaliata dalla sua bellezza che fu davvero difficile allontanare i miei occhi dal suo delicato viso.

Rose arrossì portando il suo dolce sguardo altrove.
La sua timidezza ed apparente innocenza erano le caratteristiche che mi attraevano di più...dopo il suo accento francese, quello era davvero il mio punto debole.

-Credo che averti incontrata sia stata una fortuna,sai..ho un pessimo senso dell'orientamento- confessai onestamente. Nonostante il suo viso fosse ancora paonazzo ma condusse di nuovo i suoi occhi nella mia direzione.

-Beh,allora qualcuno deve volerti davvero bene lassù per averti condotta da me- esclamò con un timido sorriso

Tu sei il mio angelo guida pensai fra me e me mentre ci incamminammo verso la fermata metropolitana più vicina. Durante il cammino le nostre dita si sfiorarono più volte, fu dura  combattere contro l'istinto di intrecciare le mie dita fra le sue.

Fu solo mentre cominciammo a scendere le scale che portavano alla stazione che la ragazza dei fiori decise di interrompere il silenzio

-Posso avere l'onore di sapere dove siamo dirette?- mi domandò con tono pacato,rabbrividii. Com'era possibile che una persona avesse tale effetto su di me..utilizzando solo la sua voce.

-Beh,è un locale a solo tre fermate da qui...anche se è molto semplice,ha un grande significato per me- affermai notevolmente insicura.

-Beh,credo che le cose più semplici spesso siano le più profonde- confessò cercando di rassicurarmi.

Ero completamente d'accordo,ho sempre ritenuto che gli amanti delle grandi cerimonie non sappiano apprezzare abbastanza le piccole cose.

Una volta nella stazione tentai di fare un gesto carino pagando il suo biglietto,ma scoprii che come me usufruiva dell'abbonamento annuale.
Ero davvero imbarazzata, ma qualsiasi emozione sembrava irrilevante di fronte all'immensa gioia di stare al suo fianco.

Devo ammetterlo,il mio sguardo si posò su di lei ancora più volte di quanto avrei voluto.
Ad un certo punto,notando il colletto della sua camicia mi resi conto di un piccolo dettaglio che fece gioire il mio cuore

-La tua camicia...è la stessa del giorno in cui ci siamo incontrate- esclamai senza pensarci due volte.
-Hai un ottima memoria fotografica- dichiarò Rose con un dolce sorriso.
-Come avrei potuto dimenticarla...- esclamai istintivamente a voce bassa.

Lei mi rivolse uno sguardo interrogativo ,evidentemente aveva un buon orecchio ed era riuscita a cogliere le mie parole.
-Intendo...è..adoro le fantasie a fiori- affermai con voce tremolante, fra tutte le menzogne che esistono avevo scelto la più stupida.

L'espressione confusa del suo viso si trasformò in divertita.
-Eppure non avrei mai intuito rientrassero nel tuo stile- confessò ironicamente mentre il mio viso raggiunse il colorito di un peperone arrostito.

A breve la metro arrivò, come immaginavamo non c'erano molti posti a sedere e per questo fummo costrette a proseguire il tragitto in piedi.

A pochi minuti dalla nostra fermata Rose mi chiese qualcosa,per colpa del frastuono nel treno non riuscii ad udire la sua domanda e per questo mi sporsi verso di lei,perdendo miseramente l'equilibrio.

Passion FlowerWhere stories live. Discover now