Adorabile

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Dopo un breve periodo di attesa finalmente arrivò il giorno dell'appuntamento. 

Ero tormentata da una sensazione di inquietudine che mi impediva di distrarmi dai pensieri che dominavano frequentemente la mia mente.

-Mi fai paura sai,quando fai così- esclamò Akemi vedendomi pensierosa davanti la mia tazza di cereali 

-Che?- chiesi spaesata, come se fossi stata appena svegliata da una secchiata di acqua ghiacciata.

-Quando sei così pensierosa ho sempre l'impressione che tu stia tramando qualcosa-
-Nulla di troppo pericoloso scorre nella mia mente- affermai facendo spallucce.

Altro che pericoloso,la protagonista dei miei pensieri era una ragazza dagli occhi nocciola fin troppo dolci..

E dopo quest'ultimo pensiero sbuffai,mi alzai e abbandonando la mia colazione non terminata mi recai in bagno per cambiarmi in degli abiti caldi.

Indossai delle calze a rete e dei jeans strappati accompagnati da una delle mie camicie preferite.

-Ti congelerai con quelli,lo sai vero?- mi rimproverò Akemi indicando i miei pantaloni,alzai gli occhi al cielo senza protestare mentre infilai un giubbotto di jeans con una morbida imbottitura.

Oltre ad essere inquieta ero anche decisamente emozionata,la mia temperatura corporea era così alta che i palmi delle mie mani erano umidi dal sudore ed a stento ricordai di essere in pieno inverno. 

Tuttavia,appena uscii dall'appartamento dovetti darle ragione. Un'ondata di freddo colpì le mie ginocchia scoperte facendomi leggermente tremare.

Come ogni volta che prediceva qualcosa le sue labbra curvarono in un soddisfatto sorriso colmo d'orgoglio.

Trascorsi i 15 minuti del tragitto in metro accompagnata dalla musica dei miei auricolari. Non ero così concentrata da comprendere il testo delle canzoni,a stento riuscivo a distinguere quale stessi ascoltando..ma almeno la musica riusciva a darmi una sensazione di protezione,come se mi alienasse dal mondo esterno ed alleggerisse momentaneamente i miei pensieri. Mi sentivo completamente immersa nel mio mondo, ero così intenta a navigare nelle mie fantasie che a stento badavo a ciò che mi accadeva intorno.

Il ritmo del mio cuore continuò ad accellerare man mano che ci avvicinavamo alla giusta fermata, avevo fatto centinaia e centinaia di tatuaggi negli ultimi anni ma mai mi ero sentita così nervosa prima di entrare sul posto di lavoro.

Forse solo quando una sera prima ricevevo una chiamata inaspettata dai miei genitori che ogni tanto mi cercano solo per assicurarsi che la loro figlia sia ancora viva...non capivo cosa sarebbe cambiato per loro se da un giorno all'altro avessi deciso di eliminare il loro numero per sempre,il fatto che non avrei mai più cercato di integrarmi nel loro circolo familiare era una delle mie poche certezze al momento. 

Fu solo quando Akemi scosse la mia spalla con violenza che mi accorsi di essere arrivata alla nostra fermata.

Afferrai il mio zainetto ed insieme salimmo le scale verso l'uscita,trascorremmo i pochi minuti di camminata che ci distanziavano dal negozio in silenzio ed a mia sorpresa.

Man mano che ci avvicinavamo scorsi una figura distante dai riccioli ambrati che attendeva fuori dal negozio.

Immediatamente accelerai il mio passo,tanto che la povera Akemi dovette quasi correre per raggiungermi.

Mi sentivo come se stessi correndo verso un traguardo che stavo aspettando da una vita.

ROSE'S POV

6:15 era l'orario che segnava l'orologio nel momento in cui aprii gli occhi.

Era decisamente più presto del mio solito orario, almeno un'ora prima dell'allarme della mia sveglia.

Tuttavia non mi sorpresi,il volo di ieri sera era stato così pesante che appena tornata a casa sono collassata sul mio letto, senza nemmeno cambiarmi nel mio pigiama.

Sbuffai quando mi resi conto di indossare ancora uno dei miei stivali e zoppicando mi recai verso il mio piccolo bagno,tutto ciò che mi serviva era una lunga doccia calda.

Il mio appartamento era notevolmente stretto ma non chiedevo di meglio, ci vivevo da quasi 3 anni ormai ed in questo piccolo buco pian piano avevo imparato a sentirmi a casa.

Mi cambiai in dei vestiti puliti, indossai un semplice maglione color viola chiaro e dei mom jeans con ricami floreali.

Quella per il verde è una passione che mi accompagna sin dai tempi della mia adolescenza e credo che le nostre piante da compagnia,come mi piace chiamarle, possano essere molto più empatiche e sensibili di gran parte della popolazione umana.

Le piante sono come dei bambini...anzi,forse anche più adorabili. Dopotutto non urlano, non piangono e soprattutto non ti svegliano nel bel mezzo della notte.

Una volta che tu comprendi i loro bisogni e cominci a curarle come si deve,posso giurare che in cambio delle attenzioni che tu gli rivolgi donano una quantità innumerevole di benefici per il tuo spirito ed anche corpo.

Per poco mi affogai bevendo il mio tè verde quando mi ricordai che fra poche ore avevo fissato l'appuntamento per il mio primo tatuaggio.

Negli ultimi giorni ero stata così impegnata che a stento ci avevo pensato.

Tuttavia durante questa pausa ero riuscita a distrarre la mia mente, fu utile mettere da parte le mie preoccupazioni per un breve periodo di tempo.

Nonostante ciò,l'immagine della ragazza dai capelli azzurri continuava a comparire nella mia mente, il suo sguardo rassicurante riusciva  a donarmi molta  tranquillità anche se solo nella mia mente.

Onestamente fu una grande sorpresa quando ricevetti un suo messaggio proprio un giorno prima al mio ritorno.Non posso negare che le sue parole scaldarono il mio cuore, ed anche le mie guance che si dipinsero di una lieve sfumatura di rosso.

Mi resi conto che l'idea di rivederla mi emozionava quasi di più del pensiero legato al mio primo tatuaggio, è normale?

Arrivai fuori al suo negozio circa un quarto  d'ora prima dell'orario di apertura, solo una volta lì fuori cominciai a percepire la vera agitazione.

Proprio quando cominciai a pensare di mandarle un messaggio scorsi la sua figura all'estremità del marciapiede.

La salutai con un movimento della mano ed appena si accorse della mia presenza accelerò il ritmo della camminata,tanto che la ragazza dietro di lei fu costretta a correre.

Questa scena mi fece sorridere, esiste su questa terra un essere più adorabile?

Passion FlowerWhere stories live. Discover now