Un nuovo inizio (2)

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Trattenni la mano di Skyler fino a quando giungemmo al nostro tavolo.

Notando le nostre mani intrecciate Akemi inarcò un sopracciglio come se colta da un'inaspettata sorpresa, Jay prese posto al suo fianco mentre io invece sprofondai in una poltrona accanto alla ragazza dai scuri capelli ricci.

-La nostra leoncina si è calmata, a quanto pare- commentò Jay con tono scherzoso provocando la cugina.

-Ciò non vuol dire che ti abbia perdonato!- replicò lei puntando minacciosamente un dito nella sua direzione, tutto ciò che ricevette in cambio fu una immatura linguaccia degna di un dodicenne.

-Oh, prima o poi sarà il Signore a perdonarmi con la sua infinita misericordia!- recitò il cugino con tono drammatico portando una mano verso il petto.

Spesso ho pensato che se mai avesse voluto conseguire una carriera da attore Jason avrebbe avuto infinito successo.

-Sei sempre così melodrammatico, che razza di drama queen. E poi, non eri ateo?- esclamò Akemi confusa.

-Veramente ho cambiato idea, vorrei diventare suora.- affermò scrollando le spalle, la sua risposta era così spontanea e naturale che non potemmo fare a meno di ridere.

-Beh, ti ci vorranno anni ed anni di pratica per diventare puro e casto- esclamai divertita, lui sbuffò annoiato rivolgendo la sua attenzione verso il menù.

Lo guardai intenerita, essendo una delle persone più vicine a lui sapevo perfettamente che dietro quella maschera da sfacciato burlone si nascondesse una personalità tanto dolce quanto sensibile.

Appena ebbi l'opportunità di osservarlo meglio notai che aveva tracciato un filo di matita nera intorno agli occhi, gli donava alla perfezione mettendo in risalto il ghiacciato azzurro delle sue iridi. Inoltre, dei glitter colorati erano sparsi sulle sue palpebre e le sue labbra avevano un effetto luccicante grazie a una pennellata di gloss trasparente.

La prima volta che trascorremmo insieme l'estate in una delle sue case al mare io e la mia migliore amica ci divertimmo a dipingere il suo viso con diversi cosmetici, lui è stato così soddisfatto dal risultato che da quel momento in poi raramente l'ho visto senza un filo di trucco. Uno dei motivi per cui stimavo più Jay era proprio la sua sicurezza, lui riusciva a indossarla come un re indossa il suo mantello reale e la sfoggiava con orgoglio conducendo la sua vita come meglio credeva anche se questo significava sfidare l'opinione altrui, compreso quella delle persone più vicine.

Quando ci conoscemmo durante il nostro primo anno di accademia fui davvero colpita dal suo carisma da ragazzo sfacciato ma tenero, tanto che sviluppai una lieve cotta per lui.

Uscimmo persino insieme per qualche settimana, ma visto che eravamo fin troppo giovani e credevamo di essere liberi come due aquiloni presto ci annoiammo l'uno dell'altra e nulla di complesso nacque dalla breve fiamma che condividemmo.

Una volta superata questa quasi insignificante avventura romantica io e Jay coltivammo una sincera amicizia e lui ben presto divenne parte indelebile della mia vita.

Akemi, con cui avevo già costruito un solido rapporto, si sentì così minacciata dalla presenza di Jay da trattarlo quasi come se fosse un intruso ed infatti per mesi lo guardò con gelida indifferenza. Tuttavia, con il tempo affezionandosi in maniera inevitabile alla sua presenza aprì il suo cuore lasciando che lui fra tanti fosse l'unico ad integrarsi nel nostro gruppo piuttosto chiuso.

-Allora, Sky, racconta un po' di te- esclamò Jay distraendomi dai vecchi ricordi.

Skyler sospirò portando il suo sguardo timido verso i lacci colorati delle sue scarpe.

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