Un nuovo inizio

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Un lungo momento di imbarazzante silenzio regnò nella stanza.

Skyler, dall'aria piuttosto sconcertata, osservava Jay come se avesse completamente perso il senso della ragione mentre lui guardava me e la mia migliore amica aspettando che ci presentassimo o dicessimo qualsiasi altra cosa. Akemi invece era così sollevata nel vedermi sana e salva che dubito si fosse resa conto della presenza degli altri due.

-Dunque..voi tre vi conoscete o Jason ha semplicemente perso la testa decidendo di presentarmi a chiunque come la sua cuginetta?- domandò la ragazza dai folti ricci scuri mantenendo un tono neutro ed educato nonostante la tensione fosse ben visibile nei muscoli serrati del suo viso.

Un velo di curiosità mista a stupore coprì il volto di Akemi nel momento in cui si accorse della presenza della nuova ragazza.

-Tu devi essere la famigerata cugina. Siamo giunte fin qui impazienti di conoscerti, dato che a quanto pare trascorreremo molto tempo insieme- esclamò con sicurezza, ma senza guardarla direttamente negli occhi. Ironicamente nonostante il suo look da ragazzaccia la mia migliore amica era timida come un pulcino imbarazzato e quando in contatto con nuove persone tendeva sempre a parlare con testa bassa.

Le sue parole più che rassicurare Skyler sembrarono confonderla ancora di più, la ragazza aggrottò le sopracciglia e squadrò lentamente la sua figura come se stesse giudicando silenziosamente se anche lei fosse matta come suo cugino.

La realizzazione giunse alla sua mente con la forza di un colpo improvviso e la gentilezza del suo sguardo fu oscurata da una certa severità mista a qualcosa di più grave, sembrava mia madre quando mi beccava a rubare i dolcetti nella dispensa poco prima dell'ora di pranzo.

-C'è qualcosa che mi devi dire, Jay?- esclamò incrociando le braccia. 

Jay chinò il capo come un bambino consapevole di aver commesso una grande marachella per cui meriterebbe due settimane in punizione.

-Beh...sai che farei di tutto per te, mia piccola Skittles, e quindi...-

-Quindi cosa? E non chiamarmi come una bambina, abbiamo solo tre anni di differenza io e te- lo interruppe alzando il tono di voce.

Superato l'imbarazzo iniziale Akemi cominciò ad osservare entrambi con un certo interesse, come se fosse spettatrice di una comica messa in scena. La mia attenzione invece fu completamente catturata da Skyler, nel modo in cui confrontò il cugino vi era qualcosa che non apparteneva affatto alla ragazza dolce e colorata come uno zuccherino che avevo incontrato poco prima, e questo lato da ribelle la rendeva ancora più attraente ai miei occhi.

-Quindi...ho pensato che forse, visto che ti trovi in una situazione piuttosto difficile, le mie amiche potrebbero darti una mano almeno finché non troverai...troveremo una opzione migliore- esclamò Jay così timidamente che a stento riuscii a cogliere le sue parole.

Vi fu un momento di tensione in cui lo sguardo della ragazza scivolò su di me e la mia migliore amica e poi di nuovo sul cugino, come qualcuno che osserva un'opera d'arte una seconda volta guardandola con occhi nuovi. Quando i suoi occhi incontrarono i miei le rivolsi un sorriso imbarazzato, ma lei persa in una silenziosa riflessione sembrò quasi non farci caso.

-Quindi, tu hai organizzato tutto questo?- domandò Skyler con una voce che non lasciava cogliere alcuna emozione. Ad un normale sconosciuto sarebbe potuta apparire calma, vi era solo una lieve rigidità nelle sue spalle che avrebbe potuto confutare questa ipotesi.

Era quella la cosiddetta calma prima della tempesta, oppure presto avrebbe dato un bacetto a suo cugino pentita del suo scatto d'ira?

-Esatto! Sono un genio, vero?- esclamò Jay sfoggiando uno sfavillante sorriso.

Passion FlowerOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz